Benčić: «Un hotel sarebbe un pugno nell’occhio»

Il Consiglio cittadino si è riunito ieri in forma ridotta con un rappresentante per ciascun partito. Il resto dei consiglieri ha seguito la seduta online votando tramite posta elettronica

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Benčić: «Un hotel sarebbe un pugno nell’occhio»

La 30ª sessione del Consiglio cittadino si è svolta ieri nel rispetto di rigide misure antipandemiche, come del resto tutti gli eventi pubblici dell’ultimo periodo. Il presidente dell’organo, Andrej Poropat, ha convocato pertanto la seduta con un numero ridotto di consiglieri, ovvero invitando un solo membro di ciascun partito. Anche se alcuni hanno avuto da ridire su tale modalità, Poropat ha voluto sottolineare che la decisione è stata presa su suggerimento degli epidemiologi e che a tutti i consiglieri è stato comunque dato modo di seguire la sessione online e di conseguenza votare tramite mail.
Stavolta niente question time. Si è passati subito al primo punto dell’odg relativo alla Proposta di modifica degli emendamenti sul piano di sviluppo dettagliato dell’area “Benčić”, il quale prevede, concretamente, la costruzione di un albergo all’interno del complesso di Potok. L’opposizione ha reagito da subito affermando che nella zona dell’ex fabbrica una struttura ricettiva sarebbe come un pugno nell’occhio. D’altra parte, fino a poco tempo fa – il progetto nel frattempo è fallito in seguito al ritirarsi dell’investitore – un albergo sarebbe dovuto sorgere sul lotto del demolito edificio amministrativo dell’Elektromaterijal, nelle immediate vicinanze del complesso Benčić. Ci sono spazi in disuso, come ad esempio quelli delle Ferrovie di Stato, inagibili da oltre 30 anni, che potrebbero venir trasformate in alberghi, come proposto da Tihomir Čordašev (Azione dei giovani). Altri hanno proposto invece l’assestamento di uno spazio verde, che a Fiume manca. Insufficienti in città anche i posti parcheggio, che dovrebbero venir assicurati in caso di costruzioni di nuovi hotel. Sandra Krpan (SDP-SDSS-Laburisti) ha affermato invece che un albergo porterebbe a nuovi investimenti e posti di lavoro, cose di cui bisogna tener conto.

Minima presenza di consiglieri alla seduta di ieri

Nel prosieguo della riunione sono stati illustrati i resoconti sull’attività finanziaria delle municipalizzate fiumane nel 2019. A rompere il ghiaccio, l’Autotrolej, di cui ha parlato il direttore Alberto Kontuš, dichiarando che lo scorso anno i veicoli in dotazione dell’azienda hanno percorso complessivi 8.650.000 chilometri, rispetto ai 9.700.000 del 2018. Le entrate sono state pari a 150 milioni e le uscite a 1,5 milioni di kune in più che l’anno precedente. “Compito di un direttore è mantenere in vita l’azienda. Noi abbiamo lavorato a rigor di legge dopo gli accordi con le unità d’autogoverno locale. Durante il periodo di lockdown abbiamo modificato più volte gli orari degli autobus e dopo avere raggiunto un accordo non ci sono più stati problemi. Purtroppo negli ultimi 15 anni lamentiamo un costante calo dei fruitori. Non siamo spreconi bensì tentiamo di far funzionare il tutto in questo difficile momento”, ha detto Kontuš.
È seguito il resoconto della Energo che ha registrato invece un calo delle entrate pari a 1,5 milioni di kune a causa, come precisato dal direttore Sanjin Kirigin, delle temperature al di sopra della media, motivo per cui i fruitori hanno fatto minor uso di energia termica.

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