C’è grande attesa e altrettanto grandi sono le aspettative espresse dal sindaco Marko Filipović in riferimento alle misure che il premier Andrej Plenković illustrerà oggi alla Nazione. In primo piano c’è la questione della crisi energetica causata in buona parte dalla guerra in Ucraina e dal blocco delle forniture di gas da parte della Russia, con l’aumento dei prezzi e, di conseguenza degli importi delle bollette per i cittadini e per aziende e istituzioni.

In questo clima di incertezza, comunque, il sindaco ha presentato ai media la relazione sull’andamento del Bilancio di previsione per il 2022 per i primi sei mesi dell’anno, che prima della sosta estiva aveva subito la manovra di assestamento. “Abbiamo operato in modo responsabile – spiega il primo cittadino –, con le entrate complessive per un ammontare di 554 milioni di kune e uscite per 488 milioni. C’è un saldo attivo provvisorio di circa 53 milioni generato da una serie di fattori, dal ritardo nella realizzazione di alcuni progetti a causa dei problemi nelle forniture, che con l’aumento dei prezzi dei carburanti e delle materie prime sta condizionando le dinamiche dei lavori. Il nostro obiettivo è arrivare a fine anno con un saldo attivo di 30,3 milioni circa da utilizzare per coprire parte del disavanzo generato negli anni passati. Si tratta di previsioni che, a loro volta potrebbero subire dei cambiamenti in seguito alle misure che verranno messe in atto dal Governo e saranno presentate domani (oggi per chi legge nda.). Per avere delle certezze abbiamo bisogno di saperne di più. Ci sono troppe incognite. Ci occorrono dei punti di riferimento per realizzare il Bilancio di quest’anno e per pianificare quello del 2023”. Il surplus nei primi sei mesi, tra l’altro, deriva anche dall’aumento delle entrate della tassa sul reddito, principale fonte per il Bilancio. “Con l’inflazione di 12,1-12,2 per cento a giugno sono aumentati anche i salari, nei casi in cui i datori di lavoro hanno provveduto ad adeguarli alla nuova situazione”. In ogni caso, come ha detto e ripetuto Filipović, si aspettano notizie dal Governo, importanti sia per la pianificazione del Bilancio cittadino che per quelli familiari e aziendali prima di dovere accendere i termosifoni.

Assistenti scolastici
Gli assistenti per gli alunni con bisogni educativi particolari verranno assicurati anche quest’anno dal Fondo sociale europeo e in parte dal Bilancio cittadino nell’ambito del programma di inclusione attuato da diversi anni nelle scuole elementari fiumane. Sanda Sušanj, a capo del dipartimento per l’istruzione nell’amministrazione cittadina, ha presentato il programma di finanziamento al Collegio del sindaco. “In questo caso vogliamo venire incontro alle esigenze dei bambini delle prime classi che, per questioni procedurali e amministrative, non hanno ancora un assistente. È fondamentale che i bambini fin dall’inizio abbiano a disposizione il sostegno di un assistente che li aiuti nello studio e nell’apprendimento. Si è concluso quest’anno un ciclo del Piano operativo dell’Unione europea per cui contiamo che in futuro vi possano essere anche dei finanziamenti maggiori. Abbiamo concluso il programma formativo per gli assistenti che possono avere anche soltanto un diploma di media superiore, ma in ogni caso devono essere istruiti per saper riconoscere e reagire nel momento in cui il bambino ne ha bisogno. Per l’attuazione del programma di inclusione sono impiegati 63 assistenti a cui ne aggiungiamo altri 13 per gli alunni delle prime classi, per un ammontare complessivo di circa 2 milioni di kune all’anno, erogate dal Fondo europeo e dal Bilancio. In caso di ulteriori necessità, saremo pronti per intervenire con nuovi assistenti. A questo punto vorrei sottolineare che l’idea dell’integrazione scolastica dei bambini con bisogni particolari parte dall’inclusione dei coetanei e dal lavoro dei team predisposti a occuparsi di questa materia. Soltanto così, aggiungendovi gli assistenti, possiamo parlare di un approccio integrale e di un sostegno completo”.