«Riscontrate gravi violazioni degli obblighi lavorativi»

La replica della Direzione del CCO sul licenziamento in tronco di tre dipendenti della Clinica di radioterapia e oncologia

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«Riscontrate gravi violazioni degli obblighi lavorativi»
Villa Gorup, sede della Clinica di radioterapia e oncologia. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

A seguito della conferenza stampa della presidente del Sindacato nazionale della sanità, Radmila Čahut Jurišić, durante la quale è stato reso noto che tre ormai ex dipendenti della Clinica di radioterapia e oncologia erano state licenziate in tronco, la direzione del Centro clinico-ospedaliero di Fiume, tramite un comunicato stampa, ha spiegato i motivi per cui è stato preso questo provvedimento, che riguarda l’ex direttrice della Clinica, Ingrid Belac Lovasić, la capo infermiera Vlasta Predovan e l’infermiera Dinka Milinković.
“Dopo la rimozione dall’incarico dell’ex direttrice della Clinica di radioterapia e oncologia, notizia riportata dai media, nonché per tutelare l’interesse dei pazienti e vista la necessità di impedire ulteriori danni materiali per l’ospedale e il Bilancio statale, il Centro clinico-ospedaliero, in qualità di datore di lavoro, è stato costretto a interrompere il contratto di lavoro con le tre dipendenti della Clinica. Ciò è stato necessario in quanto sono state individuate ripetute e gravi violazioni inerenti al rapporto di lavoro. In base a ciò sono state presentate le denunce agli organi giudiziari per cui non possiamo fornire informazioni aggiuntive in merito.
Durante i controlli interni effettuati per stabilire lo stato delle cose, la Direzione ha proposto a un’infermiera, considerata la sua età, il trasferimento a un altro posto di lavoro con meno responsabilità riguardanti i farmaci e il materiale da consumo. La dipendente, però, poco prima del termine fissato ha rinunciato a partecipare a una riunione con la Direzione. Non siamo stati informati dei gravi problemi di salute dell’infermiera.
Le violazioni del contratto di lavoro, comunque, non hanno compromesso la cura dei pazienti siccome i farmaci oncologici vengono somministrati subito dopo la loro consegna da parte della farmacia centrale con il nominativo del paziente. I farmaci che erano stati immagazzinati in maniera inadeguata e nascosti erano fuori scadenza. Questo, assieme a una serie di gravi violazioni degli obblighi lavorativi, rappresenta indubbiamente un modo di operare irresponsabile oltre a un ingente danno materiale. I provvedimenti presi non hanno un’alternativa legale. Il lavoro della Clinica di radiologia e oncologia prosegue regolarmente, incluso quello del team multidisciplinare per i tumori alla mammella. I pazienti vengono ricoverati regolarmente e sottoposti alle terapie indicate. La Direzione del CCO continuerà a insistere sulla tutela della legalità nell’attività e ad assicurare la qualità dei servizi basandosi sui principi di buona pratica, come si sta facendo dall’inizio del mandato”, si legge nel comunicato stampa.

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