Conservare per sempre i valori dell’antifascismo

Celebrato il 79º anniversario della liberazione di Fiume. Ceri e corone di fiori per i caduti

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Conservare per sempre i valori dell’antifascismo
Grande partecipazione all’evento svoltosi nell’Aula consiliare in Corso. Foto: RONI BRMALJ

È stato il canto libero di David Prša, della scuola di musica Ivan Matetić Rojgov, a sancire l’inizio della celebrazione commemorativa tenutasi ieri presso l’Aula consiliare in Corso, in occasione del 79º anniversario della liberazione di Fiume e dei suoi dintorni dal regime nazifascista. Da quella data del 1945 Fiume si unì con Sušak in un’unica entità amministrativa e tutti coloro che sono stati impegnati nella dura lotta (in città si contano oggi soltanto tre superstiti di quei giorni, tra i quali anche Josip Tatalović, ieri presente in sala), poterono tirare il tanto atteso sospiro di sollievo.

“In ricordo di quei giorni e di tutta la coraggiosa gente di ogni strato sociale, sesso ed età fattasi avanti per difendere la mura domestiche dall’aggressore, è doveroso ricordare oggi l’eroica lotta con la quale è stata ottenuta la pace. L’operazione della IV armata dell’esercito jugoslavo per liberare Trieste e Fiume è ricordata, insieme a quella dello Srijem, come una delle battaglie più complesse tenutesi contro l’esercito tedesco. Lo sforzo di quella gente, arrivata a liberare Trieste, ancora prima delle forze alleate, ci ha lasciato in eredità i confini nazionali sloveni e croati che esistono ancora oggi ed è stata una delle poche resistenze a riuscire a fare affidamento, praticamente, solo sulle proprie forze per sconfiggere il nemico. Pertanto proteggiamo ciò che abbiamo ottenuto con il sangue rimanendo sempre fieri a questa valorosa lotta”, ha detto il presidente dell’associazione degli antifascisti di Fiume, Vojko Obersnel.

Tenere viva la memoria
È intervenuto anche il sindaco Marko Filipović: “I tanti sacrifici dei valorosi combattenti, in questa data, nel ‘45 ci portarono la luce. A noi il compito di ringraziarli e di tenere viva la memoria, insegnando ai giovani che il fascismo, purtroppo, continua a esistere, non in veste bellica, ma ferisce con comportamenti e parole. Dobbiamo impegnarci tutti a combattere i pregiudizi e le aggressioni di ogni tipo. L’antifascismo deve vivere sempre tra noi e rimanere il pilastro della nostra quotidianità come lo è anche per lo Stato croato, essendo stato inserito anche nella Costituzione. Dobbiamo essere persone capaci di accogliere e rispettare tutti per arrivare a una società progressiva che tanto vogliamo. Come cittadini di Fiume abbiamo il dovere di conservare questi valori, che da sempre ci hanno contraddistinto e che sono una parte integrante del nostro spirito”.
Oltre agli interventi di Obersnel e Filipović, ci sono stati anche quelli di Elena Kolić e Mara Vidačković della scuola elementare Nikola Tesla, che hanno recitato le poesie Iskra (Scintilla) di Damir Urban e Grad (Città) di Robert Funčić.
La cerimonia di celebrazione si è conclusa con l’esibizione di due studenti della scuola musicale Ronjgov, Natali Bošnjak e Mihovil Pačar, che hanno eseguito i brani Grad se beli (La città si fa bianca) e Let iznad vremena (Un volo sopra il tempo), rispettivamente con violino e armonica, ottenendo un intenso e caloroso applauso da parte dei presenti.

Il sindaco Marko Filipović.
Foto: RONI BRMALJ

Corone e ceri
Sempre ieri, in mattinata, alcune delegazioni della Città e della Regione hanno posto corone di fiori e ceri per ricordare i caduti davanti ai monumenti di Drenova, Cosala, Tersatto e in Delta.

Corone al cimitero partigiano di Cosala.
Foto: Ivor Hreljanović
…e dinanzi al monumento in Delta.
Foto: Ivor Hreljanović

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