Regione litoraneo-montana. Grande contributo dei LAG

Illustrati i risultati ottenuti durante le attività svolte nel periodo 2014-2022

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Regione litoraneo-montana. Grande contributo dei LAG
I rappresentanti dei LAG regionali assieme ad Alessandra Ban e Dorotea Cimaš. Foto: RONI BRMALJ

“I Gruppi di Azione Locale (LAG) rappresentano la partnership di tre settori diversi: economico, civile e pubblico. Il loro compito principale è sostenere lo sviluppo rurale, ponendo particolare attenzione sulla possibilità di usare i mezzi del Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. Ai LAG possono rivolgersi agricoltori, aziende agricole a conduzione familiare e altri”. È questa la spiegazione data da Alessandra Ban, capodipartimento regionale per il turismo, l’imprenditoria e lo sviluppo rurale, incontratasi ieri con il Coordinamento dei LAG regionali nel Centro espositivo-commerciale “Kašetica”.
Durante l’incontro sono stati illustrati i dati conclusivi dei progetti portati a termine dai LAG nel periodo 2014-2022, del valore complessivo di 5,4 milioni di euro. L’incontro è stato aperto dalla responsabile del Centro “Kašetica”, Dorotea Cimaš. A nome del Coordinamento hanno parlato Sanja Čop e Hrvoje Zatezalo del LAG “Gorski Kotar”, Anđela Cvjetković del LAG “Terra Liburna”, Maja Kirinčić del LAG “Kvarnerski otoci”, Marjan Baričević e Ivica Kirničić del LAG “Vinodol”.
“I LAG hanno dato un grande contributo allo sviluppo del territorio nella Regione litoraneo-montana e la Regione sostiene il loro lavoro. Dal 2017 sono stati realizzati 27 bandi pubblici con 240 progetti per un totale di 5,4 milioni di euro. Uno dei motivi per cui ci siamo riuniti oggi è la volontà di avvicinare al pubblico il significato dei LAG, illustrare qual è il loro lavoro, quali sono i risultati da loro raggiunti e chi può rivolgerglisi per un aiuto. La Regione sostiene dal 2016 il lavoro dei LAG. Soltanto quest’anno sono stati approvati 80mila euro per i loro programmi”, ha detto Ban.
In Croazia esistono 54 LAG e in Regione ce ne sono quattro. Il LAG “Gorski Kotar” è stato il primo in assoluto a essere fondato in Croazia, nel 2008. Oltre a distribuire finanziamenti per i piccoli agricoltori, attorno ai 15mila euro, una parte dei bandi è legata al miglioramento della qualità di vita delle aree rurali: campi sportivi, campi da gioco, asili, case dei pompieri, ecc. Secondo Anđela Cvjetković, la zona dell’entroterra del Monte Maggiore, di Abbazia e della Liburnia è molto trascurata dal punto di vista della produzione agricola. Il LAG ha stimolato un piccolo boom, che ha portato al ritorno dei giovani in campagna, non per necessità ma per il desiderio di cambiare stile di vita. È stata sviluppata una rete sociale tra partner, produttori e collaboratori che ha permesso di accumulare conoscenze, informazioni e innovazione, dando la possibilità agli agricoltori locali di fare un esercizio di qualità nel proporre i propri prodotti. Cominciano a comparire anche coloro che riescono a vivere di sola agricoltura. Quelli che si occupano delle colture autoctone, come la verza di Brgud o le ciliegie e i marroni di Laurana, hanno avuto modo di conoscere le idee maturate nell’ambito del progetto europeo dei “villaggi intelligenti”. Anche la Regione insiste su questo indirizzo ed è stato pertanto formato un team che può realizzare una comunicazione migliore con i produttori. In questo modo è possibile anche fare un piccolo passo avanti verso l’“autonomia alimentare” regionale.
Il nuovo quadro finanziario pluriennale dell’Unione europea copre il periodo 2023-2027. I LAG sono accreditati al Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale tramite le agenzie del governo croato. Ivica Kirničić ha spiegato che per potere accedere ai concorsi indetti dal Ministero dell’Agricoltura e dalle Agenzie governative è necessario che i LAG presentino i propri documenti strategici, cioè le Strategie di sviluppo locali. Il processo è iniziato l’anno scorso e il lavoro è stato completato. Sarà compito del Ministero, ora, valutare i documenti pervenuti. Entrola fine del mese si attende la decisione del governo e la firma dei contratti, in base ai quali verranno, poi, considerati i finanziamenti dei prossimi anni.
Ivica Jerčinović ha ringraziato la Regione e i suoi rappresentanti per l’aiuto porto sin dagli inizi del loro operato, a partire dal 2013 quando nessuno sapeva ancora che cosa fossero i LAG. Sarebbe stato quasi impossibile finanziare le prime strategie di sviluppo locale senza questo sostegno. Nel frattempo i LAG sono stati riconosciuti come la “mano prolungata” delle agenzie di pagamento agricolo, “senza di noi non funzionano sul campo”. Nei LAG lavora gente giovane ed esperta che gestisce progetti con grande competenza, ed è questa la loro forza più grande.

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