Quando la magia del Natale svanisce…

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Quando la magia del Natale svanisce…

E se il vero piacere fosse già adesso? Sì, prima che tutto cominci. Quando l’atmosfera si carica di promesse e la tua testa di storie da vivere. Quando nulla ti può deludere, perché tutto può ancora succedere. E tu pregusti un incontro, uno sguardo, l’idea di un finale diverso. In fondo, non è forse vero che l’attesa del piacere, è essa stessa il piacere?
Queste battute vi suonano familiari, non è vero? Ebbene sì, mi sono permesso di prenderle “in prestito” da una celebre pubblicità di qualche anno fa della Campari. Uno spot stupendo, a mio modesto parere forse il più bello di sempre, girato dal grande regista americano Joel Schumacher. Più che una pubblicità, un autentico capolavoro. Se non lo avete presente, andate a rivederlo su YouTube.
No, non fraintendete, non mi sono messo a fare della pubblicità gratuita alla bevanda della nota azienda milanese di alcolici. Questa piccola divagazione è servita soltanto per tracciare un parallelo con il periodo che stiamo vivendo in queste ultime settimane. Quale? Quello di Natale, ovviamente! Suvvia, ammettiamolo, il mese che precede il 25 dicembre è denso di magia: le strade di riempiono di luci, le vetrine dei negozi brulicano di regali e confezioni luccicanti, il rosso, il verde e l’oro colorano le nostre giornate, in radio passano i grandi classici di Natale (John Lennon e Mariah Carey su tutti), in tv si moltiplicano gli spot di pandoro, panettoni e l’immancabile Coca Cola (non è un vero Natale senza vedere sul piccolo schermo la pubblicità della famosissima bibita), per le vie si diffondono certi aromi… Se poi siete tra coloro i quali il 20 di novembre hanno già decorato tutta la casa con l’albero, le palline, le ghirlande e altri addobbi, sapete benissimo che cosa significhi amare questo periodo. Ed è proprio questa l’attesa alla quale mi riferisco.
Tutto questo scintillio arriva poi al suo culmine il 25 dicembre, ma è proprio qui che la magia svanisce come d’incanto, senza alcun preavviso. L’atmosfera di festa, le leccornie sulle tavole, i regali sotto l’albero, la gioia della condivisione non riescono però a cancellare la sensazione di vuoto dalla quale veniamo pervasi. L’incantesimo svanisce e quella stessa magia che ci aveva accompagnati fin qui, sembra ora soltanto un lontano ricordo. Il 25 dicembre finisce tutto e un velo di tristezza inevitabilmente inizia a farsi strada dentro di noi.
Un altro celebre spot recita invece “A Natale puoi… fare quello che non puoi fare mai”. Ma quando mai!? Ok, ormai avete capito che su di me la pubblicità ha un effetto leggermente fuorviante, però che a Natale sia possibile fare tutto quello che non è possibile fare gli altri giorni dell’anno poteva, forse, essere vero quando si era bambini, e le feste l’occasione per alzarsi più tardi la mattina, giocare tutto il giorno, ricevere regali, mangiare un po’ di più del solito. Ma chi lo vive più un Natale così? Sì, va beh, qualcuno ci sarà pure, ma esiste una buona fetta di società che il Natale proprio non lo sopporta. Famiglia riunita, tavolata interminabile e domande indiscrete. Touché! Durante il pranzo megagalattico di fantozziana memoria, puntuali come un orologio svizzero, i parenti, che non si vedevano da 365 giorni, iniziano a subissarvi con le solite domande sulla scuola, sul lavoro, sull’hobby, per poi arrivare a quelle più spinose del tipo “Ma quando ti sposi?”, oppure “A quando un bel bambino?”. Se poi siete dei cuori solitari, è anche peggio. Soprattutto quando intorno a voi non vedete altro che coppie innamorate, oppure dovete sorbirvi la “sfilata” di vostra cugina con il nuovo fidanzato, o ancora sopportare le solite domande degli zii sul perché siete (ancora) single. Apriti cielo!
Vogliamo poi parlare dei regali? Non siamo ipocriti: va bene che quello che conta è il pensiero, ma quanti di voi si sono… slogati la mascella nel tentativo di sorridere davanti a un noiosissimo libro, un inutile set di bagnoschiuma, un maglione orrendo (per giunta nemmeno della vostra taglia!) che non indossereste nemmeno per la notte di Halloween, oppure al pigiama anti stupro della nonna?
Insomma, visto che oggi è la Vigilia, godiamoci ancora per qualche ora gli ultimi scampoli di questa magica atmosfera d’attesa, che da domani, ahinoi, inizia la lotta per sopravvivere alle feste. Si salvi chi può!
Buon Natale a tutti!

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