Sul territorio della Regione litoraneo-montana sono registrate 10.357 imprese delle quali 6.551, ovvero il 65%, ha chiuso lo scorso anno in attivo. Questi i dati emersi dall’analisi realizzata dall’agenzia finanziaria Fina e pubblicata sul sito Firmoteka, dove è stata stilata la classifica delle migliori 500 aziende per fatturato. A guidare la graduatoria è la catena di supermercati Plodine che ha chiuso il 2017 con un utile netto di 110,4 milioni di kune. Alle sue spalle, anche se ben distanziate, troviamo la Jadran galenski laboratorij (JGL) ed Elcon Geraetebau, rispettivamente con 70,8 e 62,3 milioni. A completare la Top 10 sono poi il cantiere navale Viktor Lenac (37,0), l’albergo Miramar (29,9), Amec Rijekatekstil (27,1), lo studio dentistico Rident (23,9), Jadranska vrata (23,6), Jadrolinija (21,9) e Katarina Line (21,7).

I dati della ricerca indicano come Plodine sia l’unica impresa ad avere superato i 100 milioni di fatturato, 26 sono comprese nella fascia tra 70 e 10 milioni, 309 tra 10 e 1, mentre tutte le restanti della Top 500 hanno un valore di fatturato compreso tra 1 e 0,7 milioni di kune. Curiosamente, alla posizione numero 111 si è inserito il cantiere “3. maj! che ha chiuso lo scorso anno con un utile di 3 milioni di kune.

Indicazioni confortanti

Approfondendo l’analisi, emerge come il contributo della crescita non sia distribuito in maniera omogenea, ma provenga in larga misura dalle aziende di maggiori dimensioni, non solo in termini assoluti ma anche in quelli percentuali. Infatti, il fatturato delle prime 100 società è cresciuto mediamente del 17%, mentre invece quello delle ultime 100 della classifica ha visto un tasso di crescita inferiore al 10%. L’analisi suggerisce poi un’ulteriore indicazione confortante: sebbene il tessuto economico della Regione sia stato messo a dura prova da condizioni macro-economiche non propriamente favorevoli, questo ha comunque saputo resistere recuperando redditività. Tuttavia, la distribuzione dei tassi di crescita indica la necessità di ulteriori riflessioni sulle strategie future da adottare, in particolare da parte delle aziende più piccole. Il mantenimento dell’efficienza e dell’efficacia produttiva, indispensabili per rimanere competitivi sul mercato, in molti settori appare strettamente legato a grandi investimenti che però a oggi non sembrano alla portata delle piccole e medie imprese.