Piccoli e grandi cantieri: Fiume ormai ne è piena

L’investitore HEP «interviene» nelle vie Krešimir e Tiziano

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Piccoli e grandi cantieri: Fiume ormai ne è piena

Ci lavorò assiduamente senza riuscirci. Nikola Tesla, dopo aver fatto scoperte e invenzioni rivoluzionarie di cui nella nostra vita quotidiana non potremmo fare a meno, ipotizzò la trasmissione della corrente senza cavi. Dalla sua morte, avvenuta nel 1943 a New York, ad oggi, la scienza ha compiuto passi da gigante, consentendoci di affidare la pulizia della casa a un aspirapolvere autonomo che fa tutto da sé e che si muove senza fili. A un certo punto, però, va a ricaricare la batteria all’unità di carica collegata alla presa elettrica. Da lì in poi restano insostituibili i fili di rame.

L’investitore HEP ha coinvolto anche via Tiziano…

Forse non ci facciamo caso, ma i fili elettrici sospesi non ci sono più. Ce ne accorgiamo al momento di scattare una foto nel centro storico dove non molti anni fa, tra le case c’erano delle vere e proprie ragnatele di fili di ogni tipo, elettrico, telefonico o per le antenne. Nelle città d’arte in Italia si è provveduto, qualche decennio fa, a nasconderli e ora tocca anche a noi. Non c’è soltanto il lato estetico, ma anche quello della praticità e della messa in sicurezza. Lungo le strade di Fiume, quelle rinnovate di recente, sotto l’asfalto, ci sono la rete fognaria, l’acquedotto, ma anche le canalizzazioni che contengono i cavi per le telecomunicazioni e quelli elettrici.

…dove nei giorni scorsi è stato collocato un semaforo mobile da cantiere

Parte della quotidianità

L’HEP, l’ente elettroenergetico croato con le maestranze dell’azienda distributrice fiumana Elektroprimorje, svolge un’attività continuata, in vari punti della città. Incontriamo degli scavi in via Tiziano, dal circolo di Valscurigne in direzione di Cosala, ma anche in centro, in via Krešimir, all’altezza del Museo di Arte moderna e contemporanea e della PIK. Alle due estremità del segmento, lungo il marciapiede, si notano dei simboli che indicano che non ci si fermerà lì. In altri casi, le dinamiche seguono quelle degli altri cantieri, laddove, per esempio, vengono posate le condutture dell’acqua o delle fognature. Prima di riasfaltare, infatti, laddove si seguono le buone prassi, ci si coordina per inserirvi tutte le infrastrutture per non dovere scavare nuovamente dopo qualche mese o qualche anno. A Fiume e dintorni, di cantieri aperti ce ne sono parecchi, forse tanti quanti non ce ne sono mai stati in una volta sola, e ritrovarci a camminare sulle passerelle di legno fa parte ormai della nostra quotidianità.

Stavolta riguardano le condutture elettriche

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