“Bisogna aumentare le pensioni. In Croazia la pensione media è di 449 euro. Questo non basta per avere una vita dignitosa. Con le pensioni attuali si può solo sopravvivere”. Sono queste le dichiarazioni rese in conferenza stampa dal presidente del Partito croato dei pensionati (HSU), Veselko Gabričević, giunto per l’occasione nella sede fiumana del partito in via Ciotta. I costi della vita aumentano di giorno in giorno e nonostante ciò i pensionati sono i più attenti a pagare le bollette in tempo. “Le medicine non sono gratuite a prescindere da quello che si dice. Per ogni farmaco un po’ migliore bisogna pagare qualcosa in più. Dopo aver pagato tutte le spese resta pochissimo denaro a disposizione”, ha aggiunto.
Attualmente il rapporto tra pensione e paga medi nell’Unione europea è del 58%. L’HSU vuole che le pensioni nei prossimi quattro anni aumentino e raggiungano questa media. Per raggiungere il detto traguardom le pensioni dovrebbero crescere dal 3 al 5% ogni anno. “Siamo in fondo alla lista, solo due Paesi dell’UE percepiscono pensioni più basse”, ha puntualizzato Gabričević. Ha parlato, poi, della “tredicesima pensione”. Si tratta di un’aggiunta che andrebbe elargita annualmente. Fa piacere che questo meccanismo sia stato regolato a norma di legge, in modo che i pensionati non siano alla mercé dell’indirizzo politico che si trova al governo. Visto che i Paesi confinanti hanno un sistema del genere, l’HSU ha insistito su questo.
Durante l’incontro con i media è stata esposta una serie di punti aggiuntivi. Il partito combatterà per eliminare le penalità sulle pensioni subite da coloro che sono andati in pensione anticipata. Molti di loro non hanno avuto scelta dato che le loro aziende sono fallite o sono state privatizzate. L’HSU vuole che in tutti gli edifici che hanno 3 o più piani vengano installati gli ascensori. Esistono dei finanziamenti nell’ambito dell’Unione europea che possono essere utilizzati a questo fine, ma in Croazia non ci sono leggi che abbraccino questo tipo di intervento. Si spera che entro la fine dell’anno la questione venga posta all’ordine del giorno nel Sabor.
“Il nostro rating elettorale si attesta sul 3-4%. Andremo con chi accetterà quello che abbiamo proposto e lo includerà nel programma congiunto. Altrimenti lotteremo in modi diversi. Siamo in tanti”, ha concluso Gabričević.