Gita d’istruzione nel fine settimana per un gruppo di sommelier dell’olio d’oliva, ex corsisti dell’Università popolare aperta di Dignano, iniziativa cofinanziata dall’assessorato all’Agricoltura, alla Selvicoltura, alla Caccia, alla Pesca e all’Economia idrica della Regione istriana. Per i partecipanti è stata organizzata una degustazione guidata di vini e oli extravergini d’oliva presso la Tenuta Barbadoro a Montespertoli in Toscana, con visita a vigneto, oliveto e cantina. Una zona conosciuta per la produzione dei vini Chianti. Quanto a oli, i proprietari David e Alessio Gallerini hanno spiegato che prevale la varietà moraiolo.
Un’esperienza interessante e istruttiva con cui l’Upa ha voluto offrire ai propri corsisti un’ulteriore occasione di studio e aggiornamento professionale. Negli anni scorsi si era visitata la regione del Lago di Garda e dell’Istria. Sempre grazie al sostegno della Regione, che non manca di aiutare la formazione di (futuri) professionisti del settore. La figura del sommelier dell’olio d’oliva è una figura sempre più ricercata sul mercato del lavoro: ristoranti, sale di degustazione, frantoi ormai necessitano di una figura professionale per la presentazione e la vendita dell’olio. Numerose le guide turistiche che accedono, poi, al programma: ormai il visitatore necessita di un’esperienza all-inclusive ance in questo senso.
In quattro anni, sono 74 i sommelier che hanno terminato con successo il corso dell’Upa. A programma completato, i corsisti sono abilitati a interpretare le circostanze attinenti allo sviluppo dell’olivicoltura attraverso i secoli e l’uso dell’olio d’oliva nell’alimentazione, differenziare le varietà di olive e le specificità di ciascuna varietà, riconoscere le note positive e i difetti dell’olio, differenziare i tipi d’olio d’oliva in base alle caratteristiche gusto-olfattive e consigliare l’abbinamento dell’olio d’oliva a determinati piatti. Rientrati gli ex-corsisti, al via ieri sera le lezioni per la quinta generazione di sommelier dell’olio.
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