Giornata dedicata allo sport nel rione di Zamet. Tutte le strutture sportive nell’ambito della Casa sociale del rione erano piene di competitori giovani e meno giovani impegnati in varie attività di carattere sportivo.
In occasione delle Giornate di San Vito, i Comitati di quartiere di Fiume hanno organizzato, come da tradizione, una serie di incontri. Si sono svolti tornei di bocce, carte (briscola e tresette) e di tiro della fune. “Tutti i partecipanti alle varie attività sono membri dei Comitati di quartiere cittadini. Partecipo al programma come rappresentante del Comitato di Scoglietto-Cittavecchia – ci ha riferito il connazionale Alessio Komar –. Abbiamo una squadra che gioca a bocce e una che gioca a briscole e tresette”, ha aggiunto Komar, che ha voluto salutare i suoi “cari fiumani”. Già prima dell’inizio della competizione ufficiale, un gran numero di partecipanti si era riunito negli spazi della Casa di Zamet e sul terrazzo di fronte dedicandosi a qualche partita di riscaldamento. Nello stesso tempo, nel vicino campo da pallacanestro si sono tenute le gare di basket 3×3 con due partite disputate in contemporanea, ai due lati opposti del terreno. Al torneo, denominato “Aj’na haklu”, alla sua prima edizione, hanno partecipato 150 cestisti, in prevalenza giovani e giovanissimi. Il torneo si è tenuto sia sabato che domenica ed è stato organizzato dai giovani sportivi e studenti Jakov Kalac, Toni Mohorić e Luka Milković. Si è giocato sul “Vukovo igralište”, ovvero sul campo rinnovato sei anni fa grazie al grande entusiasmo dell’ex cestista Milan Vukajlović Vuk. Giornata intensa anche per un gruppo di calciatori del Club calcistico “Kvarner 2007” che sul vicino campo di calcetto ha organizzato una serie di partite di carattere ricreativo che hanno completato l’immagine di un weekend all’insegna della salute e dello sport.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.