Messa di Ognissanti a San Vito. «Essere sereni significa essere beati» (foto)

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Messa di Ognissanti a San Vito. «Essere sereni significa essere beati» (foto)
Foto: Ivor Hreljanović

La Santa messa in italiano nel giorno di Ognissanti è uno degli appuntamenti più sentiti tra i fedeli connazionali e non da ieri. Nella cattedrale di San Vito si è celebrata, dobbiamo dirlo, tra pochi intimi. Con qualche accorgimento a livello organizzativo si sarebbe potuto, come abbiamo sentito parlare tra di loro i presenti, includere anche gli esuli che nell’ambito del loro raduno fiumano sono andati in gita in Istria.
Presente, come da tradizione, il Coro fedeli fiumani, i cui membri scomparsi sono stati ricordati da don Mario Gerić: “Oggi in modo particolare preghiamo per i nostri fratelli e sorelle defunti che hanno fatto parte del Coro fedeli fiumani. Questo giorno, in pratica, diventa un tutt’uno tra la celebrazione di tutti i Santi e il ricordo dei nostri cari defunti. A me sembra che sia giusto così perché i Santi che festeggiamo già da tempo si trovano al cospetto di Dio e alla sua eternità, pregando per noi. Anche i nostri cari defunti hanno la possibilità di intercedere per noi, facendoci ricordare quale sia il destino a cui saremo tutti chiamati. Di fronte a questo destino, a quello che è il traguard della nostra vita, tutte le nostre aspettative ci appaiono, in qualche modo, limitate manifestandosi prive di un vero significato”.
Nei tempi in cui viviamo, di modernità, sembra esserci poco tempo per fare delle riflessioni, come quelle suggerite da don Mario Gerić, ispirato, anche nei momenti in cui le sue parole venivano accompagnate dalle melodie ripetute di un cellulare che andavano a interferire e a confondersi nei canti liturgici. “Il pensiero della morte, o meglio, il pensiero della vita che trova il fine e la sua fine, ci invita a essere essenziali, a guardare alle cose che contano, quelle importanti ed essenziali della nostra vita. L’essenzialità fa nascere in noi una serenità, quella che Gesù chiama beatitudine. Essere sereni, ha concluso don Gerić -, significa essere beati. In questi due giorni ci vengono suggerite delle regole che si declinano poi in una serie di comportamenti che permettono ad ognuno di noi di raggiungere la beatitudine interiore del nostro vivere quotidiano”.

Foto: Ivor Hreljanović
Foto: Ivor Hreljanović
Foto: Ivor Hreljanović
Foto: Ivor Hreljanović

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