Mercato del lavoro andamento altalenante

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Mercato del lavoro andamento altalenante

Il tasso di disoccupazione a Fiume ha subito una flessione nel mese di febbraio, sia rispetto a quello precedente che allo stesso periodo di un anno fa. Se si tratti di una tendenza che si manterrà anche nei mesi successivi, lo dimostreranno le statistiche future, ma in ogni caso è un dato incoraggiante. Infatti, alla fine del mese di febbraio, nell’Ufficio regionale di collocamento di Fiume erano registrate 10.112 persone, ovvero 402 in meno rispetto al mese di gennaio e 2.257 persone in meno rispetto al mese di febbraio del 2017. Ciò vuol dire che tra gennaio e febbraio del 2018 il tasso di disoccupazione è sceso del 3,8 per cento, mentre rispetto al 2017 si è ridotto del 18,2 p.c.

Del numero complessivo di disoccupati a febbraio, 5.809 erano donne (il 57,47 p.c.) e 4.303 uomini (il 42,6 p.c.). Pertanto, il numero di donne senza lavoro è sceso del 20,1 p.c., mentre quello degli uomini si è ridotto del 15,6 p.c. rispetto a un anno fa. La percentuale di donne nell’evidenza dei disoccupati si è ridotta rispetto al febbraio del 2017, mentre quella degli uomini ha subito un incremento di 1,4 punti percentuali.
Il maggior numero di disoccupati è stato registrato anche questa volta nella fascia d’età dai 50 anni in su (3.584, ovvero il 35,4 p.c.), mentre, come sempre, il minor numero è stato evidenziato nella fascia d’età dai 15 ai 19 anni (282, ovvero il 2,8 p.c.). Nelle altre categorie, il tasso di disoccupazione si aggira intorno al 10 p.c.. Rispetto al febbraio 2017, il tasso di disoccupazione è sceso in tutte le fasce d’età, soprattutto nella categoria dai 25 ai 29 anni (del 24,3 p.c.), dai 45 ai 49 anni (del 22 p.c.), dai 15 ai 24 anni d’età (del 18,4 p.c.) e nella categoria dai 30 ai 34 anni d’età (del 18,1 p.c.).
Per quanto riguarda la formazione, il maggior numero di disoccupati ha concluso gli studi in una scuola media superiore della durata di quattro anni, o un ginnasio (3.134, ovvero il 31 p.c.).

Disoccupazione in calo in tutta la Regione

Il maggior numero di disoccupati è stato rilevato a Fiume (6.034, ovvero il 59,7 p.c.), seguita da Abbazia (1.009, ovvero l’11 p.c.) e Crikvenica (811, ovvero l’8 p.c.), mentre le percentuali minori si registrano a Čabar (205, ovvero il 2 p.c.), Arbe (246, ovvero il 2,4 p.c.), Vrbovsko (280, ovvero il 2,8 p.c.) e Cherso-Lussino (356, ovvero il 3,5 p.c.). Rispetto al medesimo periodo di un anno fa, è stato evidenziato un calo nella percentuale di disoccupati in tutti gli uffici. Le percentuali minori sono state rilevate a Vrbovsko (33,8 p.c.), Arbe (32,6 p.c.), Delnice (28,7 p.c.), Cherso-Lussino (24,6 p.c.) e a Fiume (17,9 p.c.).
Del numero complessivo di disoccupati nel mese di febbraio 1.268 persone (il 12,5 p.c.) non aveva un’esperienza lavorativa precedente (il 27,7 p.c. in meno rispetto al febbraio del 2017). A seconda della professione, prima di entrare nell’evidenza dell’Ufficio di collocamento la maggior parte dei disoccupati era impiegata nel settore alberghiero, di ristorazione e di preparazione del cibo (2.076, ovvero il 23,5 p.c.), nel commercio (1.576, ovvero il 17,8 p.c.), nell’industria manifatturiera (1.138, ovvero il 12,9 p.c.), nell’amministrazione e servizi ausiliari (718, ovvero l’8,1 p.c.), nell’edilizia (499, ovvero il 5,6 p.c.) e altro.
Nel mese di febbraio il numero di nuovi evidenziati era minore del numero di coloro che sono stati cancellati dalle liste. Infatti, sono stati registrati 950 nuovi disoccupati (il 14,6 p.c. in meno rispetto al febbraio 2017), di cui 521 donne (il 54,8 p.c.) e 429 uomini (il 45,2 p.c.). Del numero complessivo dei nuovi disoccupati, l’85,2 p.c. aveva una precedente esperienza lavorativa, in primo luogo nel settore del commercio, di ristorazione e di preparazione del cibo, nell’industria manifatturiera e nell’amministrazione e servizi ausiliari. Inoltre, il 66,6 p.c. dei disoccupati proviene direttamente da un precedente impiego, mentre le cause sono in primo luogo la scadenza del contratto a tempo determinato e i lavori stagionali (il 58,1 p.c.), il licenziamento come conseguenza dell’andamento degli affari (il 21 p.c.) e il licenziamento consensuale (il 13,4 p.c.).

Cancellate dall’evidenza 1.352 persone

Nel corso di febbraio dall’evidenza dell’Ufficio sono state cancellate 1.352 persone, ovvero il 10,8 p.c. in più rispetto al febbraio 2017. Hanno trovato un impiego 900 persone, di cui 833 sono state assunte (il 0,1 p.c. rispetto al febbraio 2017), mentre 67 persone hanno intrapreso un’altra attività (la registrazione di una società commerciale, l’assunzione in base a direttive particolari e via dicendo). La maggior parte ha trovato un lavoro a tempo determinato (545, ovvero il 65,4 p.c.) o stagionale (203, ovvero il 24,4 p.c.), mentre 85 persone (il 10,2 p.c.) sono state assunte a tempo indeterminato. Coloro che hanno trovato un lavoro sono stati assunti in primo luogo nel settore alberghiero, di ristorazione e di preparazione del cibo, nel commercio, nel settore dell’istruzione e nell’amministrazione e servizi ausiliari.
A febbraio sono stati 3.037 i fruitori dell’assegno di disoccupazione, ovvero il 30 p.c. delle persone evidenziate. Il loro numero, rispetto a un anno fa, è sceso del 9,7 p.c., mentre rispetto al mese di gennaio è sceso del 9,2 p.c..
I datori di lavoro hanno messo a disposizione 2.256 posti vacanti, ovvero il 28 p.c. in più rispetto al mese di febbraio del 2017 e il 22,9 p.c. in più che nel mese di gennaio. La maggior parte di posti di lavoro è stata messa a disposizione nel settore alberghiero, di ristorazione e di preparazione del cibo (779, ovvero il 34,5 p.c.), nel commercio (362, ossia il 16 p.c.), nell’industria manifatturiera (215, ovvero il 9,5 p.c.), nell’amministrazione e nei servizi ausiliari (215, ovvero il 9,5 p.c.), nel settore della sanità e della previdenza sociale (172, ovvero il 7,6 p.c.).

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