È morto il generale Petar Stipetić

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È morto il generale Petar Stipetić

ZAGABRIA | Il generale in congedo Petar Stipetić è morto ieri a Zagabria all’età di 80 anni. La notizia è stata confermata lo stesso giorno dal ministero della Difesa (MORH). L’alto ufficiale è stato uno dei maggiori artefici della vittoria croata nell’Operazione Tempesta. Fu a Stipetić che l’8 agosto 1995 si arrese il comandante del 21° Corpo d’armata dell’Esercito serbo della Krajina, il colonnello Čedo Bulat. Una scena d’altri tempi, ripresa a Topusko dalle telecamere ed entrata nei libri di storia. Un gesto che segnò la sostanziale fine della Guerra patriottica. Stipetić sarà commemorato con un funerale di Stato organizzato dal MORH. Nel gennaio scorso il generale fu colpito da un ictus ischemico.
Messaggi di cordoglio alla famiglia del generale Stipetić sono stati espressi dalle massime cariche istituzionali. Il Presidente della Repubblica, Kolinda Grabar-Kitarović, il presidente del Sabor, Gordan Jandroković, e il premier Andrej Plenković hanno rimarcato l’inestimabile contributo dato da Stipetić alla difesa della Croazia e alla costruzione delle sue Forze armate.
Petar Stipetić nacque a Ogulin il 24 ottobre 1937. Dopo aver conseguito il diploma di maturità al ginnasio della sua città natale, proseguì gli studi all’Accademia militare della Fanteria, all’Accademia militare superiore e alla Scuola di guerra dell’APJ.
Divenne generale nel 1989. Il 21 settembre 1991 Stipetić aderì allo Stato maggiore delle Forze armate croate (OSRH) nel ruolo di comandante in seconda. Gli fu affidato il comando della Zona operativa di Đakovo e in seguito quello della Zona operativa di Zagabria. Un incarico, quest’ultimo, che mantenne fino al 1994, quando fu nuovamente assegnato allo Stato maggiore, ma senza ottenere ordini precisi. Quando si rivolse al Pantovčak per ottenere delle spiegazioni, Tuđman gli propose di assumere il ruolo di Ambasciatore croato a Bruxelles o a Mosca. Stipetić declinò l’offerta. Il 3 agosto del 1995 fu incluso nella delegazione croata che si recò a Ginevra per negoziare con i secessionisti serbi la reintegrazione pacifica delle porzioni di territorio croato non controllate da Zagabria. Fallite le trattative, Tuđman concesse il via libera all’avvio dell’Operazione Tempesta.
Durante la sua carriera Stipetić ricoprì numerosi incarichi di rilevo. Il coronamento della sua carriera miliare arrivò nel 2000, quando assunse il comando dello Stato maggiore dell’OSRH. Un incarico che mantenne fino al congedo, arrivato nel 2002. In seguito, collaborò con la Commissione parlamentare per la difesa, nelle vesti di consulente esterno.
Stipetić fu assieme al generale Anton Tus, l’unico ufficiale croato transfuga dell’APJ ad essere stato processato a Belgrado per diserzione e tradimento. Ha difeso la condotta dai soldati croati nel corso dell’Oluja e della altre operazioni condotte nel corso della Guerra patriottica. Stipetić ha argomentato le sue tesi anche davanti ai procuratori dell’ICTY, ai quali si è presentato spontaneamente. Nei suoi confronti l’ICTY non ha sollevato nessuna imputazione. D’altro canto, non ha esitato a criticare alcuni aspetti legati alle celebrazioni della Giornata della vittoria (5 agosto). Ad esempio, ha suggerito di non organizzare sempre a Knin la cerimonia ufficiale della celebrazione.

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