
Giornate calde e soleggiate e i mercati cittadini si riempiono delle primizie della tarda primavera, a costi, però, un tantino salati. Sulle bancarelle ortofrutticole dominano, ancora sempre, le fragole al prezzo di 3 euro per mezzo chilogrammo, mentre troviamo le mele a 1 euro, le banane e i limoni a 2 euro e le prime albicocche a 4,50. Prezzo da record per le ciliegie nostrane, 12 euro al chilo, che pochi si possono permettere, ma per soddisfare il palato gli acquirenti si accontentano di acquistare un quarto di chilogrammo.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ
Tra la verdura le patate novelle si trovano a 1,50 euro, stesso prezzo per il cavolo cappuccio e la bietola, la lattuga si trova a 2 euro, il cavolo a 2,50 euro, i cetrioli, le zucchine, le fave, gli spinaci e le barbabietole a 3 euro, il sedano, i broccoli e il cavolfiore a 4, i fagiolini a 6, i pomodori variano dai 3 euro per quelli della varietà Ramato ai 6 euro per il “cuore di bue”. L’aglio novello si trova dai 6,50 ai 7 euro al chilo. Ancora presenti gli asparagi selvatici a 2,50, i ravanelli e le cipolline a 1 euro al mazzo e le cime d’aglio, i comuni “paski”, a 1,5 euro per un mazzo. Dalle campagne dell’entroterra della Dalmazia arrivati pure i carciofi, venduti a 1,5 euro al pezzo.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ
In pescheria il pesce non manca ma le sardelle scarseggiano, causa il fermopesca, solo un paio di cassette a 4 euro al chilogrammo. I tonnetti si potevano trovare a 5 euro al pezzo (esemplari di 1,5 – 2 chilogrammi), le boghe e i gattucci scuoiati a 4 euro al chilo, i suri a 5, i gamberetti a 6, le sarde e le triglie a 8, le orate, le spigole d’allevamento e i naselli a 10. Tutti gli altri prezzi superano di gran lunga i 20 euro: il polipo lo troviamo a 21 euro, il rombo e i tranci di tonno e salmone a 23, le code di rospo a 24, il pagello a 26, i calamari e gli scampi a 29 e il pesce San Pietro a 34 euro al chilogrammo.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ
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