«Sosteniamo Faenza, almeno simbolicamente»

Il PGS proporrà domani al Consiglio cittadino di aiutare la Città gemellata e fortemente provata dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna

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«Sosteniamo Faenza, almeno simbolicamente»
Nikola Ivaniš, Tea Mičić Badurina, Ana Trošelj e Franjo Butorac. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

“È ora di fare sentire la nostra vicinanza in un momento difficile”, è il messaggio che arriva dal PGS, che domani proporrà al Consiglio cittadino di inviare un sostegno, anche simbolico, a Faenza, uno dei centri dell’Emilia – Romagna devastati dalle alluvioni che hanno colpito la Regione italiana dei giorni scorsi. Quest’anno, a settembre, saranno quarant’anni da quando Fiume e Faenza vollero ufficializzare il loro rapporto d’amicizia con il gemellaggio, un momento ricordato da Franjo Butorac, oggi consigliere regionale e da Nikola Ivaniš, presidente onorario del PGS e membro del Consiglio cittadino. Sono stati ricordati i momenti in cui Faenza seppe riconoscere la situazione di grande disagio vissuta dalla nostra Città nei primi anni Novanta, segnati dagli eventi bellici che investirono il Paese. “Nel corso della guerra Faenza fu molto generosa nei nostri confronti. Ci fu il ruolo del compianto Nevio Baccarini, che contribuì all’avvicinamento tra le due Città e la prima donazione riguardò il Centro clinico-ospedaliero di Fiume. Fino al 1994 arrivarono 64 contingenti umanitari. Tra le altre cose, nel dicembre del ‘91, quando la Croazia non era ancora stata riconosciuta come Stato indipendente, si disputò a Faenza un’amichevole di basket in cui la nostra nazionale juniores affrontò l’Italia. Oggi Faenza si trova in una situazione di estrema difficoltà e vorremmo che arrivasse un sostegno all’iniziativa di inviare degli aiuti”, ha concluso Butorac.

Assestamento di Bilancio
Domani si riunisce il Consiglio cittadino e tra i punti all’ordine del giorno ve ne saranno alcuni particolarmente interessanti. Il PGS, tradizionale alleato dell’SDP e di conseguenza dell’attuale sindaco, annuncia di volere sostenere la proposta della manovra correttiva, ma a condizione che vengano accolti alcuni emendamenti. Siccome non vi è una maggioranza sicura e stabile, l’esito di quasi tutte le proposte è tutt’altro che scontato. Ana Trošelj, presidente del Consiglio cittadino, come rappresentante del PGS ha spiegato ai media le controproposte: “Il punto sull’assestamento era già stato sottoposto a dibattito, ma era stato ritirato dai proponenti rinviando il discorso per avere il tempo per stabilire il consenso necessario. Erano ancora in sospeso le questioni legate alle retribuzioni negli asili, integrate ora nella nuova proposta d’assestamento. Nel complesso, però, nonostante le riunioni organizzate per cercare delle soluzioni condivise, non si è giunti a una proposta comune e perciò proponiamo un emendamento”.
Questo è stato illustrato da Tea Mičić Badurina, consigliere PGS: “Ciò che per noi è importante è che siano state incluse le retribuzioni per gli asili e l’aumento per i Vigili del fuoco. È stato evitato lo sciopero negli asili, dopo mesi di trattative fallite nel corso del processo di pacificazione. C’è stata anche la correzione degli stipendi dei dipendenti dell’amministrazione cittadina. Proponiamo di stanziare 17.000 euro per assicurare le terapie per i bambini con disabilità, sostenendo le organizzazioni che attuano dei programmi in questo senso. Questo è il modello possibile ora, ma in futuro vorremmo poter versare gli importi direttamente ai genitori. Inoltre, vorremmo ridurre il carico per i genitori per quanto riguarda le rette negli asili, cioè le sovvenzioni per quelli che frequentano le strutture private. Proponiamo che la Città partecipi con 260 euro mensili, cioè 30 in più rispetto a quanto avviene oggi nei nidi d’infanzia. Per i bambini in età prescolare chiediamo 200 anziché gli attuali 173 euro mensili”.

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