Un pezzo di storia cancellato per sempre. Ciò che era stato annunciato con largo anticipo, in questi giorni è diventato realtà. Una prima parte dei vecchi magazzini ferroviari in zona Žabica ovest, progettati da importanti e illustri nomi del passato quali l’ingegnere di architettura ungherese Ference Pfaff, è stata alla fine demolita, per cominciare a dare spazio a quella che sarà la nuova autostazione di Fiume. Si tratta, concretamente, del versante occidentale del capannone numero 31, di cui dovrebbe rimanere in… piedi la restante parte, che verrà riqualificata e adibita a nuovo terminal bus. Per quanto riguarda il secondo magazzino ferroviario destinato a sparire per sempre, contrassegnato dal numero 32 e sito dirimpetto al 31, il progetto di costruzione del nuovo complesso prevede che venga abbattuto completamente. Quello della demolizione dei due magazzini è un intervento progettato da tempo e che ha incontrato la benevolenza della Soprintendenza ai beni culturali, nonostante si tratti di strutture che forse sarebbero dovute essere in qualche modo protette.

Il progetto, a quanto sembra, è stato in pratica “ereditato” dall’azienda austriaca “Besi in parking”, alla quale la Città ha venduto il lotto in zona Žabica ovest, su cui sorgerà la nuova autostazione, un complesso che i cittadini attendono da decenni. Si tratta di un terreno di poco meno di 15.000 metri quadrati, in cui oltre agli stalli, troveranno posto anche altri contenuti commerciali. Ben vengano progetti di simile portata, che contribuiranno allo sviluppo della città, ma c’è il dispiacere per il modo in cui vengono trattati certi importanti esempi d’architettura fiumana. Peccato.