LRH. Il Sindacato dichiara guerra alla direzione

0
LRH. Il Sindacato dichiara guerra alla direzione

“Questa dirigenza della Liburnia Riviera Hoteli è completamente insensibile alle nostre richieste. I dipendenti lavorano in condizioni pessime, con uno stipendio molto inferiore a quello che potrebbero percepire in aziende concorrenti. Quel che è peggio è che i soldi per un aumento ci sono, ma vengono usati per pagare profumatamente dei singoli e non per fare il bene comune di tutti i lavoratori”, ha dichiarato Bruno Bulić, presidente del Sindacato dell’Istria del Quarnero e della Dalmazia.

“Nel dicembre dello scorso anno ci siamo rivolti alla dirigenza con tutta una serie di richieste, motivate dalla disponibilità economica e dalla volontà dei lavoratori. Chiedevamo un aumento dell’importo base dello stipendio, un contributo straordinario di 500 kune per il mese di luglio, il pagamento dell’indennizzo per le ferie per un valore di 60 kune al lordo al giorno e il versamento di una tantum per la nascita di un figlio anche per i lavoratori stagionali e non soltanto a fine anno. Tutte le nostre richieste sono state rifiutate e l’unico miglioramento è avvenuto a causa di un obbligo di legge dovuto al contratto collettivo, grazie al quale abbiamo ottenuto un aumento dell’importo base dello stipendio pari al 3,05 per cento“, ha dichiarato Marina Cvitić, attualmente segretaria del Sindacato.
“Praticamente ci troviamo in una situazione nella quale, dal momento in cui questa dirigenza si è instaurata sino a ora, le paghe sono aumentate del 9 per cento, ma la percentuale dell’inflazione è superiore. Contemporaneamente un singolo dirigente ha ottenuto un bonus di 14 milioni di kune, motivato dagli ottimi risultati aziendali. Calcolando le tasse questo bonus costerà all’azienda quanto gli stipendi di metà di tutto il personale per tutto il 2017. Ci sembra uno sproposito, perché l’azienda non potrebbe fare nulla senza i suoi dipendenti e siamo pronti a dimostrarlo con uno sciopero, anche in piena stagione turistica se necessario”, ha affermato Marina Cvitić.
“Nello stesso periodo in cui i nostri stipendi sono aumentati del 9 per cento, quelli dei dipendenti di aziende analoghe in Istria sono aumentati del 20 o addirittura del 30 per cento. Questa disparità ha portato a una differenza di paga di 500 kune a parità di posto di lavoro. Tutto quello che chiediamo è un aumento del 10 per cento dell’importo base dello stipendio, che ci faccia arrivare a una cifra garantita di 3.439,80 kune, ossia la paga minima prevista dalla legge. Non siamo d’accordo, invece, con gli aumenti personalizzati, perché i contratti manageriali sono tanti e un aumento di questo tipo farebbe arricchire chi guadagna già molto e lascerebbe le briciole a tutti gli altri”, ha affermato Vitomir Trabonjača, fiduciario del Sindacato alla Liburnia Riviera Hoteli.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display