Licenze sul demanio marittimo. SDP: «Costretti a infrangere la legge»

I sindaci di Abbazia e Castelmuschio (Omišalj), Fernando Kirigin e Mirela Ahmetović, deputata al Sabor, sul problema dell’assegnazione dei permessi. Si punta il dito contro il Ministero. Oleg Butković: «Non c’è alcuna violazione»

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Licenze sul demanio marittimo. SDP: «Costretti a infrangere la legge»
Oleg Butković. Foto: Neva Zganec/PIXSELL

C’è davvero il rischio che nei mesi estivi i ristoratori, i commercianti e coloro che noleggiano pedalò e moto d’acqua non possano lavorare la prossima estate? La scorsa settimana il Consiglio cittadino di Abbazia ha approvato il Piano di gestione del demanio marittimo e, allo stesso tempo, ha creato i presupposti per indire la gara per l’assegnazione delle licenze sul demanio marittimo. Il sindaco di Abbazia Fernando Kirigin ieri è tornato alla carica assieme a Mirela Ahmetović, deputata SDP al Sabor e sindaca di Castelmuschio (Omišalj). Alla conferenza stampa di è stato puntato il dito contro il ministro di riferimento, in questo caso Oleg Butković. “Finora il premier Plenković ha dovuto disfarsi di una trentina di ministri, o indagati o incapaci, ma Butković è sempre lì. Questa volta ha dimostrato anche lui di essere incapace”.

Cerchiamo di semplificare ciò che è la questione. Il 29 luglio dello scorso anno è entrata in vigore la legge sul demanio marittimo che regola, o dovrebbe regolare, la gestione delle attività e quindi le modalità in base alle quali assegnare le licenze. In base alla legge in vigore, quindi, gli enti locali sono obbligati a bandire le gare entro il 1º febbraio per quanto riguarda la stagione dell’anno in corso. Altrimenti, niente licenze e niente attività. Fin qui, tutto chiaro. Dall’altra parte, il Ministero del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture ha avviato una consultazione pubblica che termina il 3 febbraio. “Finora sono arrivate 75 osservazioni, senza le nostre. Ne abbiamo altre quindici. Non sappiamo – ha detto Kirigin –, in base a quali criteri bandire le gare per le licenze visto che il regolamento stesso, comprendente il prezzo minimo di partenza, verrà stabilito solo dopo la consultazione. Abbiamo deciso di indire la gara anche se siamo consapevoli del rischio che ci potranno essere ripercussioni a danno della Città. Io ne sarò responsabile, personalmente”.
Il legislatore, attraverso il segretario di Stato che presta servizio al Ministero, ha raccomandato agli enti locali di indire le gare, senza conoscere l’esito delle consultazioni e del loro inserimento nel regolamento, un atto integrante della legge. “Per alcune posizioni sul nostro territorio – ha aggiunto Kirigin –, ci sono 10-15 candidati. Alla fine, uno solo sarà soddisfatto, tutti gli altri no. Immaginiamo che tra gli insoddisfatti qualcuno farà ricorso e, in questa situazione, è probabile che i tribunali diano loro ragione. Vale più una legge o una raccomandazione del Ministero? Oggi ad Abbazia si svolgono delle attività commerciali sul demanio marittimo anche se, formalmente, non ci sono le basi giuridiche per considerarle del tutto legali”.

Fernando Kirigin.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

La deputata Ahmetović ha aggiunto: “Ci costringono a fare qualcosa che è in contrasto con la legge. Mi sono già rivolta al Ministero, senza ottenere una risposta. L’ho fatto il 16 agosto e l’11 settembre come sindaca di Castelmuschio. Se dovessimo attenerci a ciò che dice la legge, ci verrebbe negata la possibilità di far svolgere delle attività sul demanio marittimo. I sindaci, in molti casi, sono in difficoltà, nel dubbio se infrangere la legge o meno. Come posso credere a un segretario di Stato che mi assicura di fare come dice lui, di infrangere la legge? Questo può significare che può influire sulla magistratura? Per venire a capo di questa situazione il governo deve prendere dei provvedimenti, cospargersi il capo di cenere”.
Gli esponenti SDP hanno sottolineato che tutti i sindaci delle località rivierasche e isolane sono nella medesima situazione, a prescindere dall’appartenenza politica. “Io stessa sono consapevole di andare contro la legge, per evitare che la prossima estate sulle nostre spiagge non vi siano quelle attività indispensabili durante la stagione turistica. Siamo colpevoli comunque. I danni, alla fine, li pagheranno gli enti locali e noi, come potere esecutivo, ne saremo responsabili”. I danni riguardano la temuta ripetizione dei bandi di concorso per le licenze. “Siamo in ritardo e nemmeno negli ultimi giorni al Ministero c’è qualcuno disposto ad ascoltarci. Butković ci ignora e manda il segretario di Stato a firmare una raccomandazione non vincolante, che ci indica la via dell’illegalità”, ha concluso Ahmetović.

Mirela Ahmetović.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

La risposta del ministro del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture nonché vicepremier, Oleg Butković, non si è fatta attendere. “Non c’è alcuna violazione di legge. Abbiamo varato la Legge sul demanio marittimo e per la prima volta le licenze – che prima erano chiamate concessioni – verranno concesse mediante bando di concorso, il che finora non era il caso”, ha detto Butković a margine della seduta della presidenza dell’HDZ, tenutasi ieri. “Lo scopo è di rendere completamente trasparente la gestione di una preziosa risorsa, in questo caso il demanio marittimo. Seconda cosa, l’ordinanza in questione è attualmente, credo fino al 3 febbraio, al vaglio della cittadinanza, dopo di che, subito il giorno dopo, verrà accolta dal Governo, in modo da permettere alle unità d’autogoverno locale di bandire la gara e concedere le licenze”.

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