Pola. Consigli dei Comitati rionali, in corsa 684 candidati

Complessivamente sono state consegnate 74 liste per i 16 Comitati di quartiere della Città di Pola. Il maggior numero di esse interessa il rione di Grega (7). Dieta Democratica Istriana (e partner), SDP e HDZ in lizza in tutti i seggi

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Pola. Consigli dei Comitati rionali, in corsa 684 candidati
La Riva di Pola. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Questo è decisamente un “grande interesse”. Stando a dati ufficiosi per il rinnovo dei Consigli dei 16 Comitati di quartiere della Città di Pola sono in corsa ben 684 candidati, in 74 liste. Considerato che i seggi sono 146, ne consegue che per un seggio (con)corrono 4,68 candidati. Potenza della statistica, che accetta numeri non interi e consente una visione d’insieme, in quanto in qualche CQ la ressa è maggiore che altrove. Questa la media, quindi. Nel dettaglio, il maggior numero di liste interessa il CQ di Grega (7) e a seguire Cittavecchia e Castagner (6), Nuova Veruda, Sisplatz- San Policarpo e Siana (5), mentre nei rimanenti rioni le liste sono quattro in ognuno. Sarà tanta la voglia di fare qualcosa per il proprio rione (per quanto non è che un CQ possa fare propriamente miracoli, ma badare piuttosto a cose minime), ma forse conta di più il fatto che la consultazione… domestica dia ai partiti politici l’opportunità di tastare il polso dell’elettorato. Non dobbiamo dimenticare che questo è l’anno delle parlamentari; certamente vorranno prendere in mano lo stetoscopio le formazioni più grandi (HDZ, SDP e DDI), per vedere come sono posizionate e magari per ragionare in termini di possibili e probabili coalizioni. L’anno prossimo poi ci saranno le amministrative e quindi una sorta di prova generale è vista di buon occhio un po’ da tutti. Diciamo, quindi, che praticamente il rinnovo per i CQ schiuda le porte per confronti più ampi.

Partiti e liste indipendenti
Ma questi sono momenti da venire. Ritorniamo alla battaglia per i seggi più propriamente alla base. Accanto ad Accadizeta, SDP e DDI (ricordiamo che il partito della capra ha già in precedenza consegnato le liste e che corre in coalizione con ISU e Laburisti istriani), che hanno una lista per ogni CQ, saranno in corsa anche la piattaforma Možemo (che guarda a propri nominativi in 7 CQ), il Domovinski pokret (4 liste), i Socialdemocratici (da non confondere con l’SDP – con un’unica lista, per Castagner). E siamo a 60. Che ne è della altre 14 liste; meglio: quali sono le colorazioni? Si tratta di “non colore” nel senso di maglie partitiche: infatti sono in lizza anche 14 liste indipendenti: 2 ciascuna per Veruda, Cittavecchia e Grega e una ciascuna per Bussoler, Castagner, Monvidal, Nuova Veruda, Stoia, Sisplatz- S. Policarpo, Siana e Stignano.

SDP, sapere ed esperienza
L’SDP, come detto, ha consegnato le liste di candidatura per tutti e 16 i Consigli. Adesso la formazione politica conta di presentare i programmi in ogni singolo rione polese, per illustrare le possibilità di soluzione dei problemi e le prospettive di sviluppo, naturalmente nell’ambito di quelle che sono le competenze dei Comitati di quartiere. “Abbiamo sapere, esperienza e sappiamo come fare. Già da anni parliamo della qualità della vita e la lotta per raggiungerla inizia proprio nei CQ”, dicono dall’SDP.
Ogni Comitato di quartiere ha a disposizione mezzi irrisori, specialmente se si considera che nel Bilancio, a titolo di indennizzo comunale, confluiscono 6,6 milioni di euro. In virtù di questi non pochi soldi, ogni CQ deve mettersi in ginocchio e pregare l’amministrazione cittadina per vedersi asfaltare un metro di strada o ottenere un punto dell’illuminazione pubblica. Parlare di interventi di maggiore portata diventa cosa ardua, specialmente se si tiene conto che nel XXI secolo in alcuni rioni non è stata completata nemmeno la rete di raccolta delle acque reflue.
“Non ci faremo sfuggire le possibilità di questa campagna elettorale per puntare il dito contro i problemi che assillano la città e che forse esulano dalle competenze dei Comitati rionali, ma che riteniamo di particolare rilevanza per gli abitanti di Pola. Si tratta di problemi legati all’attività del Centro per la gestione dei rifiuti di Castion, di vari eccessi ecologici e ambientali, dell’apertura di Musil: tutte questioni che incidono sulla qualità della vita a livello cittadino. L’elezione dei Consigli dei CQ dà ai cittadini l’opportunità di dare prova di quanto abbiano a cuore i problemi quotidiani, da quelli legati all’infrastruttura, alla sicurezza ad altro. Invitiamo perciò tutti gli abitanti di Pola di recarsi alle urne il 18 febbraio e iniziare così a cambiare il volto della città a partire dal cortile di casa”, il messaggio dell’SDP.

L’HDZ certo della vittoria
Nulla di intentato nemmeno per l’Accadizeta, che a sua volta ha proposto 16 liste, portate a Palazzo, alla Commissione elettorale, dalla presidente della sezione polese del partito, Irena Hrstić e collaboratori.
“Abbiamo lavorato molto nelle ultime due settimane per trovare i candidati migliori con i quali presentarci alle elezioni per ogni singolo comitato rionale. È la prima volta dal 2016 che saremo presenti su tutte le schede di voto e vorrei ringraziare tutti i tesserati e gli attivisti che si sono impegnati a rendere la cosa possibile. Siamo certi della vittoria e ci rallegra l’opportunità di dare un contributo ancora più attivo e fattivo per la crescita della città e di tutti i suoi rioni”- ha detto Irena Hrstić all’atto della consegna delle liste, confidando in un risultato migliore che in passato. Per la cronaca, alle scorse elezioni per i CQ l’HDZ aveva avuto sette liste per altrettanti Consigli rionali, ottenendo il pass per tre candidati. “Ci aspettiamo un risultato migliore – ha ammesso Hrstić -. I CQ decidono in merito a situazioni che incidono non poco sulla qualità della vita di tutti gli abitanti di un rione. Ritengo che ogni persona possa dare molto per il suo luogo e avviare un cambiamento. Adesso, quello che conta, è andare a votare”.

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