La legge sul demanio marittimo va divulgata

Nell’ambito del ciclo di conferenze avviate dal Centro di eccellenze «Jean Monnet» di Abbazia, la sede di Villa Antonio ha ospitato la relazione della prof.ssa Iva Tuhtan Grgić

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La legge sul demanio marittimo va divulgata
È poco chiaro che ne sarà delle concessioni sul Canal morto. Lo si evince da uno striscione apparso ieri in zona. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Dalle città turistiche e non, situate sul mare, ci si aspetta che dispongano di spiagge pulite e decorose che facciano da cornice ad acque calme e tormentate. A chi spetta la loro pulizia? Cosa dice la legge riguardo all’accesso dei cittadini alle battigie? Chi e a quali condizioni può usufruire gratuitamente degli stabilimenti balneari? Che cosa s’intende per spiaggia?

In vista dell’estate e per dare delle risposte alle suddette domande, di grande attualità,come pure a molte altre relative ai lidi, nell’ambito del ciclo di conferenze pubbliche rivolte alla cittadinanza avviate dal Centro di eccellenze Jean Monnet di Abbazia, presso gli spazi di Villa Antonio ha avuto luogo l’incontro intitolato “Che cosa è necessario sapere in merito alle spiagge?”, organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza di Fiume. La relatrice ospite dello stesso è stata Iva Tuhtan Grgić, prof.ssa straordinaria della Cattedra relativa al trasporto e demanio marittimo del suddetto istituto universitario. “In merito a tutti i contenuti relativi al demanio marittimo è essenziale la consultazone di tre Ordinanze incluse nella Costituzione della Repubblica di Croazia, ovvero la Legge sul demanio e i porti marittimi, quella sulle concessioni e quella inerente alla tutela ambientale”, ha esordito l’esperta, rilevando che la prima stabilisce che “l’art. 52 della Carta costituzionale adottata nel 1990 stabilisce che il mare, le spiagge e le isole (oltre ad altri beni naturali elencati) sono di interesse primario per la Repubblica e devono godere di speciale protezione. Spetta poi alla legge regolarne l’uso e lo sfruttamento da parte dell’ente proprietario o di soggetti che possono vantare su di essi diritti di altra natura (perché concessionari, ad esempio), così come devono essere precisate con la stessa fonte le limitazioni e restrizioni al predetto uso”. Ovviamente, ha spiegato, le sfumature nella lettura del provvedimento, come di tutte le ordinanze, sono tante e variamente interpretabili, ma ciò su cui i consumatori e non rimuginano maggiormente è il discorso delle delimitazioni dei demani marittimi.

Le spiagge e i loro usi
A seguire, Tuhtan Grgić ha riportato il numero delle spiagge segnalate nel programma di tutte le Regioni, specificando che, per ciò che concerne quella litoraneo-montana, ve ne sono 406. Inoltre, ha rimarcato che sulla base dell’esegesi giurisprudenziale per spiaggia si intende un tratto di terraferma naturale o artificiale corredato da una contigua area demaniale marittima utilizzata per il soggiorno, la ricreazione e la balneazione, nonché per tutte le attività relative alle stesse. Possono essere pubbliche (naturali e artificiali) o a uso speciale (inerenti alle strutture sanitarie, ai turisti naturalisti, ai bambini, ai cani e altro).
Per ciò che invece riguarda le battigie asservite alle strutture ricettive, ai campeggi e ai villaggi turistici categorizzati con quattro stelle o più, altra tematica spesso messa in discussione dai fruitori dei lidi, la relatrice ha precisato che su richiesta può essere loro assegnata la concessione per l’uso commerciale o speciale del demanio marittimo da parte del Consiglio per il rilascio dei contratti di concessione (per un periodo massimo di 5 anni). Sono però ritenute violazioni di legge la loro recintazione e subordinazione al pagamento di un biglietto.

Chi gestisce il patrimonio marittimo?
Come già accennato, ha proseguito la docente, il controllo del patrimonio marittimo è di interesse primario e i suoi gestori sono la Repubblica di Croazia – Governo, mentre una parte dello stesso è affidata alle unità d’autogoverno locale e al Consiglio per il demanio e i porti marittimi. Nello specifico, la Regione è responsabile degli interventi straordinari (eliminazione delle conseguenze dovute a eventi di forza maggiore, elaborazione delle proposte di delimitazione del demanio marittimo, destinazione all’uso commerciale e simili). Da rilevare anche che nei piani di utilizzazione delle spiagge sono le unità d’autogoverno locali (addette al rilascio dei permessi) e i concessionari a dover tutelare, mantenere e garantire il soddisfacimento dell’interesse pubblico.
Nella seconda parte della conferenza, Tuhtan Grgić si è soffermata sull’utilizzo e la fruizione del demanio marittimo in generale e a uso commerciale, sulle differenze tra permesso e concessione e sui tempi di rilascio degli stessi, sulle attività per le quali vengono rilasciati, sul significato di uso commerciale dei lidi, nonché sull’importanza di popolarizzare la legge in merito alle succitate questioni.

Iva Tuhtan-Grgić.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

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