Ana Trošelj candidata del PGS alle europee

La presidente del Consiglio cittadino di Fiume a caccia dei voti di preferenza nella lista comune con la Dieta democratica istriana guidata da Valter Flego

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Ana Trošelj candidata del PGS alle europee
La conferenza stampa di presentazione della candidata PGS alle europee, Ana Trošelj (al centro). Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Alle elezioni europee il PGS conferma il suo legame con la Dieta democratica istriana con la quale ha formato una lista comune come aveva fatto alle politiche di aprile. Nella lista ci sono 12 formazioni, mentre al primo posto c’è Valter Flego, eurodeputato nello scorso mandato. Il presidente del PGS Darijo Vaislić ha presentato la loro candidata che dice di confidare nel voto di preferenza. È Ana Trošelj, avvocata, presidente del Consiglio cittadino di Fiume.
“La nostra è una lista che chiamiamo ‘fair play’ perché ai primi posti tra le nostre politiche ci sono la tolleranza la libertà e l’uguaglianza – ha detto Trošelj –, principi che sembrano scontati, ma che di continuo dobiamo andare a ribadire. Le idee che mi hanno convinto ad accettare la candidatura per il Parlamento europeo riguardano la necessità di semplificare la legislazione e quella di insistere sulla tutela dell’ambiente. Le leggi, il diritto europeo, come ogni altro, deve essere chiaro e attuabile. In Croazia, ma soprattutto in Europa, c’è una situazione estremamente complicata in questo senso, con dei percorsi infiniti che vanno a penalizzare sia i consumatori che le imprese. C’è bisogno di una riforma che, tra l’altro, era stata avviata dal Parlamento europeo nel 2022”.

Cura dell’ambiente
Per quanto riguarda l’ambiente, la responsabilità nei suoi confronti, Ana Trošelj ha aggiunto: “Sembra che né i cittadini né le istituzioni si rendano conto di poter contare sulla tutela da parte dei tribunali per quanto riguarda il diritto alla salute e a un ambiente sano. Citerei l’esempio di una Direttiva emessa lo scorso febbraio, con cui viene ampliata la lista dei reati contro l’ambiente, inasprendo allo stesso tempo le pene. Il nostro Codice penale prevede 21 reati di questo tipo, ma mi sono resa conto, attraverso un recente dibattito tematico, che attraverso la pratica giudiziaria non ci sono sufficienti esempi su cui basarsi per potere applicare le leggi stesse. Occorre sviluppare dei meccanismi tramite i quali controllare l’attuazione delle Direttive nei singoli Paesi membri, non solo sulla carta”.
Per la presentazione della candidata Ana Trošelj sono intervenuti, oltre al presidente del PGS Darijo Vaislić, anche Nikola Ivaniš e Franjo Butorac, due colonne del partito regionalista, nonché Tea Mičić Badurina, membro, come Ivaniš, del Consiglio cittadino di Fiume.
Da loro un appello accorato a prendere sul serio le elezioni europee, dal cui esito dipenderanno poi le politiche messe in atto anche a livello locale. “Purtroppo – ha commentato Vasilić –, i lavori del Parlamento europeo vengono seguiti poco dai media per cui non ci si rende conto di quanto possa essere importante quell’istituzione”.

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