Il «Viktor Lenac» al passo con i tempi

Tra poche settimane in funzione il sistema di riscaldamento negli stabilimenti di Martinšćica, finanziato per metà con i mezzi erogati dall'Unione Europea e fondo perduto

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Il «Viktor Lenac» al passo con i tempi
Il cantiere Viktor Lenac. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Nel cantiere “Viktor Lenac” siamo prossimi ormai alla realizzazione del progetto di introduzione del sistema delle pompe di calore con l’utilizzo dell’acqua marina che viene finanziato per metà a fondo perduto con i mezzi erogati dall’Unione Europea. Norvegia, Liechenstein e Islanda hanno sostenuto il progetto dello stabilimento fiumano che per la prima volta riesce ad accedere a questo tipo di finanziamenti. Il costo complessivo del progetto è di 480.000 euro.
Ieri il progetto è stato presentato nel contesto di un laboratorio sul tema dei cambiamenti climatici in rapporto all’ESG, acronimo per Ambiente, sociale e governance. “Questo tema è diventato cruciale – ha commentato Sandra Uzelac, membro della Direzione del cantiere –, per cui tutte le attività vengono condizionate dall’esigenza di pensare all’ambiente. Abbiamo l’obbligo tutti noi di limitare gli effetti dei cambiamenti climatici anche nella vita quotidiana. Il sistema di monitoraggio ESG ci vede impegnati direttamente e desideriamo presentare i nostri risultati. In ogni caso, si tratta di un buon esempio”.
Zdenko Vidmar, coordinatore del progetto, ha aggiunto dei dettagli tecnici interessanti: “Eravamo passati dalle vecchie caldaie al riscaldamento elettrico, riducendo i consumi del 60 per cento. Da 600.000 kW/h siamo arrivati a 250.000 utilizzando le pompe di calore con l’acqua proveniente dal ciclo tecnologico. Attraverso il concorso «Energia e cambi amenti climatici» abbiamo ottenuto i finanziamenti da parte di Norvegia, Islanda e Liechtenstein, siamo in prossimità della realizzazione. Il progetto consiste nell’utilizzo delle pompe di calore sfruttando l’energia proveniente dall’acqua marina con un risparmio del 60 per cento rispetto ai consumi attuali. Le componenti dell’impianto dovrebbero arrivare a fine febbraio o inizio marzo, il montaggio entro il 21 marzo. Con l’introduzione delle nuove tecnologie le industrie possono ottenere dei risparmi significativi contribuendo allo stesso tempo alla tutela dell’ambiente”.

Sandra Uzelac con i relatori.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

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