Il turismo in Regione litoraneo-montana meglio che nel 2019

Presentati i risultati raggiunti nel corso del 2022. Gli investimenti nei servizi e nelle strutture stanno dando i propri frutti

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Il turismo in Regione litoraneo-montana meglio che nel 2019
Zlatko Komadina e Irena Peršić Živadinov. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Il turismo in Regione procede a gonfie vele. Nel 2022 è stato battuto il record del 2019, con l’1 per cento di pernottamenti in più, precisamente 15,6 milioni. Lo hanno confermato il presidente della Regione, Zlatko Komadina e la direttrice dell’ente turistico del Quarnero, Irena Peršić Živadinov, che hanno presentato e analizzato i risultati raggiunti.
I 15,6 milioni si riferiscono agli alloggi commerciali, laddove vengono pagate le tasse, ovvero alberghi, campeggi e appartamenti privati. Unendo la partecipazione degli alloggi non commerciali, si arriva a 18,1 milioni di pernottamenti.
“I risultati ottenuti sono il frutto degli investimenti nella qualità dei servizi. Il nostro marchio diventa sempre più riconoscibile e gli investimenti hanno un tornaconto. Un grande contributo arriva pure dal servizio marketing associato, per il quale sono stati spesi tre milioni di kune. L’obiettivo è di attirare turisti provenienti da Paesi più lontani”, ha esordito Komadina, sottolineando anche gli ottimi risultati ottenuti dalla Città di Fiume e dal Gorski kotar e che il maggiore aumento degli arrivi è stato registrato durante la bassa stagione. Ottimi pure i risultati finanziari.
Irena Peršić Živadinov ha rilevato che a livello nazionale la Regione si è posizionata al terzo posto, infatti è stato realizzato il 20 per cento del traffico nazionale complessivo. “Possiamo pertanto constatare che siamo tornati al livello del 2019 per numero di pernottamenti e di arrivi. Accanto alla bassa stagione, un grande contributo è stato fornito dai programmi dell’Avvento, soprattutto per quanto riguarda Abbazia. I mercati più importanti ci sono rimasti fedeli e il numero dei turisti cresce nonostante tutto. Per quanto concerne gli alloggi, i più richiesti sono quelli a 5 stelle. Sin d’ora possiamo dire che le aspettative per la stagione 2023 sono buone. L’entrata nell’eurozona e nello Spazio Schengen forniranno sicuramente degli effetti positivi”, ha detto Peršić Živadinov.

Alloggi non commerciali, nota dolente
Uno dei problemi che rovinano un po’ il quadro generale sono gli alloggi non commerciali. Si tratta nella maggior parte dei casi di villette che non sono registrate per l’attività turistica e gli ospiti non pagano la tassa di soggiorno. Un vero boom si era verificato nel 2020, durante la pandemia, quando la tassa veniva pagata regolarmente perché era una delle condizioni per ricevere il lasciapassare.
La Regione dispone di circa 200mila posti letto, 170 alberghi e 44 campeggi, nonché di 18mila strutture a conduzione familiare. La direttrice ha spiegato che gli investimenti da parte dei privati sono aumentati anche grazie al programma Kvarner Family, nell’ambito del quale la Regione ha sovvenzionato il tasso d’interesse dei finanziamenti.
Illustrando la struttura degli ospiti, i più numerosi sono stati i tedeschi con 5,3 milioni di pernottamenti (il 13 p.c. in più rispetto al 2019), seguiti dagli sloveni, dai croati, dagli austriaci, dagli italiani e dagli ungheresi. In crescita pure il numero degli ospiti cechi, slovacchi e polacchi.
Ottimi i risultati nel settore del turismo nautico, che ha realizzato 170mila pernottamenti, il 9 p.c. in più rispetto al 2019. Al primo posto il marina di Ponte (Punat), quindi i porti a Fiume, Novi Vinodolski, Lussinpiccolo e Abbazia. Salgono pure le richiese per il charter nautico, che piace molto ai turisti tedeschi, austriaci, cechi, italiani, sloveni e svizzeri.
Uno dei problemi del settore turistico è la carenza di forza lavoro. Komadina ha dichiarato che l’industria dell’ospitalità dovrebbe tenere maggiormente di conto la forza lavoro, un importante anello della catena, e potrebbe farlo aumentando gli stipendi. Parlando dell’aeroporto di Fiume in relazione al turismo è stato detto che è importante investire, ma che la nostra Regione è una destinazione da raggiungere prevalentemente in macchina o in autobus, in quanto i mercati più importanti si trovano a 500 chilometri. L’anno scorso la partecipazione del turismo aereo nei risultati complessivi è stata del 3 p.c., per cui è importante stimolare anche questo segmento.

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