“Ha rappresentato per anni il luogo degli incontri tra fiumani esuli e rimasti, quello delle ‘do ciacole’, delle ‘nudade, ridade e cantade’, della spensieratezza, dell’immancabile giocare a briscola o a tressette: era il popolare bagno Riviera”, avevamo scritto in uno degli appuntamenti relativi agli stabilimenti balneari quarnerini nell’ambito della nostra rubrica “Angoli cittadini”, a proposito di quello storico di Borgomarina (Cantrida), realizzato agli inizi del XX secolo, contrassegnato dalla prestigiosa firma architettonica dell’ingegnere Luigi Luppis. In occasione del progetto “Un tuffo nel passato” inerente all’ex bagno Riviera, ideato dall’associazione Urbani separe in seno al programma “Cultura nel rione di Cantrida” (facente parte del più ampio progetto “Un saluto dalla riviera fiumana”), ha avuto luogo negli spazi della Comunità degli Italiani di Palazzo Modello una conferenza stampa nel corso della quale è stata illustrata l’iniziativa. A parlarne sono stati la presidente del sodalizio Melita Sciucca nonché Loredana Varljen e Vanni D’Alessio in rappresentanza dell’Iniziativa civica di Cantrida.
Promuovere le tradizioni e il dialetto
“Si tratta di un progetto legato all’ex bagno Riviera, come pure alla nostra parlata, alla fiumanità in generale e agli abitanti di Fiume, indipendentemente se italiani o croati, che condividono una tradizione e una storia comune. In questo senso, la nostra CI lavora molto sulla promozione delle tradizioni e del dialetto fiumani, incominciando dalla gastronomia fino all’invio della richiesta per l’inserimento di quest’ultimo nella lista del patrimonio immateriale del Ministero della Cultura e dei Media, come pure sul ritorno degli autori fiumani a Fiume, tra cui Enrico Morovich, Franco Vegliani e altri. Quindi, stiamo portando avanti tutta una serie di manifestazioni atte a portare l’italianità, a volte ancora percepita come qualcosa che appartiene soltanto alla CNI, fuori dai nostri circoli, in quanto parte integrante della cultura del capoluogo quarnerino”, ha esordito Sciucca, ribadendo che “in questo senso abbiamo subito accolto l’idea di Loredana Varljen, tesa alla valorizzazione e alla memoria dell’ex stabilimento balneare tradotte in una piacevole serata sociale. L’ex bagno Riviera è stato uno dei posti “in” dei fiumani, pertanto questo ri(tornare), questo tuffo nel passato reso da una miriade di memorie, testimonianze, mostre di fotografie rappresenterà un bellissimo momento collettivo. A tale riguardo un mese fa la Comunità ha inviato un comunicato a tutti i membri e alla cittadinanza in generale via social in cui li si invita ad aderire allo stesso mandando in versione scansionata qualche immagine, filmato, cartolina o altro agli indirizzi [email protected] o [email protected], oppure a raggiungere direttamente la sede (dalle ore 10 alle 12) con i documenti originali e farlo lì”. A seguire, la presidente Sciucca ha anche aggiunto che “il bagno Riviera è un luogo in cui siamo cresciuti, in cui le famiglie hanno trascorso tante estati e, per ciò che mi riguarda, di cui conservo i miei primi ricordi di vita. Rammento con chiarezza l’acqua freddissima, i fiumani che ci venivano, i fine settimana trascorsi lì, le automobili piene di cibo, come ad esempio le ‘paprike impinide’. Senza dubbio è un luogo della nostra memoria”.
La scelta spetta ai cittadini
Sulla falsariga delle sue parole, Loredana Varljen ha spiegato che “l’iniziativa civica di Cantrida opera nell’omonimo quartiere da circa due anni. A portarla avanti è un gruppo informale di cittadini che, facendo attività di volontariato, desidera rianimare la vita culturale e sociale rionale presso il Comitato di quartiere “Mirko Čurbeg” (una volta Circolo Borgomarina). Essendo consapevoli che una volta la stessa era molto più ricca e il rione era uno dei più elitari della città, dove si andava a fare il bagno, a mangiare nelle trattorie, a ballare nelle quattro sale ubicate tra lo stadio e il cantiere navale “3. maj”, la volontà è di rivitalizzare anche gli spazi pubblici sul mare di Cantrida, in alcuni segmenti molto trascurati. In tale contesto, già lo scorso anno abbiamo promosso una serie di interessanti programmi, tra cui quello della proiezione dei film sotto le stelle. Il nostro obiettivo è teso alla riqualificazione e alla valorizzazione degli spazi pubblici e, nello specifico, di fare scegliere i cittadini, ai quali appartengono, e decidere sulle loro sorti. Il progetto è supportato finanziariamente dal Dipartimento per la Cultura della Città di Fiume, ma la maggior parte delle iniziative sono mosse su base volontaria dell’Iniziativa civica di Cantrida e speriamo lo stesso continui e si realizzi anche il prossimo anno in altre vesti. Mi preme rilevare che, in qualche modo, la manifestazione vuole anche essere un messaggio e/o un invito rivolto alla Città affinché includa i cittadini, chieda loro il parere in merito al luogo in cui vivono, al fine di renderlo migliore. È fondamentale che siamo noi ad avere una visione relativa ai criteri che pensiamo dovrebbero riprendere vita in seno alla città e non lasciare lo facciano gli stranieri”.
Per un rimembrare collettivo
A conferma delle suddette riflessioni, lo storico Vanni D’Alessio ha affermato che il rione di Cantrida è stato da sempre sia elitario che operaio, per cui sia il cantiere navale che l’ex stabilimento balneare sono parte di Fiume, come lo sono il porticciolo, l’antico terreno e le grotte. A tale proposito ha anche riferito che “in quanto bene culturale e naturale e, quindi, allo stesso modo del bagno Riviera, rappresentano un importante patrimonio, non vogliamo le stesse vengano eliminate. Pertanto, l’iniziativa ha come scopo la salvaguardia di tutto il rione, come pure di tutta la città. Già da un po’ di tempo a questa parte nell’ambito della CNI, con il collega Gianfranco Miksa stiamo portando avanti il progetto ‘L’archivio della memoria di Fiume’, con il quale finora abbiamo realizzato una trentina di interviste in lingua italiana e in dialetto fiumano. A modo dello stesso, anche per ciò che concerne la succitata manifestazione inerente al bagno Riviera l’idea è di effettuare una serie di mini conversazioni con le persone che lo hanno frequentato, che ricordano la loro giovinezza trascorsa lì e che magari racconteranno la Cantrida di quei tempi. Come accennato, stiamo raccogliendo fotografie, testimonianze, riproduzioni video e audio e invitiamo a portarle a Palazzo Modello o in seno all’Iniziativa cittadina di Cantrida. Infine, ciò che abbiamo maggiormente a cuore è che coloro che parteciperanno, lo facciano non da semplici spettatori, bensì in qualità di protagonisti che, in qualche maniera, s’immedesiranno nell’atmosfera della festa, per rendere tutti insieme l’idea di ciò che il bagno Riviera rappresentava, ovvero una mescolanza di persone diverse, di qualsiasi nazionalità e stili di vita”, ha puntualizzato. Per ciò che concerne l’evento, il quale avrà luogo il 6 luglio, a partire dalle ore 18 fino a notte fonda, i responsabili hanno dichiarato che consisterà in una miriade di appuntamenti tradotti in tavole rotonde, balli, canti, incontri tra generazioni, un rispolverare di ricordi e di emozioni e, perché no, anche in un bagno notturno in costumi vintage, il tutto condito dall’allegria, dalla bravura e dal brio del gruppo “Pešekani” affiancati da Alida Delcaro. Inoltre, a mo’ dei tempi d’oro, hanno aggiunto, si prevede il trasporto su barca degli interessati dal centro cittadino fino al moletto di bagno Riviera.
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