Ictus cerebrale. Prima causa di morte tra donne

Venerdì prossimo verrà celebrata la Giornata dei vestiti rossi. La Regione contribuirà con una serie di eventi

0
Ictus cerebrale. Prima causa di morte tra donne
Gli organizzatori dell’evento. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Avrà luogo venerdì 27 febbraio, con inizio alle ore 17, nel Museo di marineria e storia del Litorale croato, l’evento intitolato “Oggi ci vestiamo di rosso”. Un pomeriggio per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dell’ictus cerebrale nelle donne e per dare supporto a tutte coloro che dopo la malattia hanno ricominciato a vivere normalmente. Il primo venerdì di febbraio in tutto il mondo viene celebrata la Giornata dei vestiti rossi. Si tratta di una manifestazione internazionale, che in Croazia viene organizzata dalla Società nazionale di neurologia, il cui scopo è offrire supporto alle donne colpite da ictus cerebrale. A Fiume l’evento si svolge per il quinto anno consecutivo, come detto dalla vicepresidente della Regione, Marina Medarić. “Spesso siamo del parere che si tratti di una malattia che può succedere, ma non la prendiamo in considerazione più di tanto. Purtroppo, invece, al giorno d’oggi abbiamo donne che ne vengono colpite due volte di più in rapporto al tumore alla mammella. La Regione, in collaborazione con il CCO di Fiume, è stata la prima a livello nazionale a organizzare tutta una serie di programmi di prevenzione sia per le donne che per gli uomini, grazie ai quali l’incidenza dei casi di decesso è stata ridotta sensibilmente. Con la giornata di venerdì vogliamo attirare l’attenzione delle persone affinché il numero venga ridotto ulteriormente”, ha detto la vicepresidente.

Numero in calo, ma pur sempre alto
A soffermarsi sui dati concreti è stato il direttore del CCO di Fiume, dott. Alen Ružić. “Le malattie vascolari e cardiocircolatorie sono purtroppo la causa principale dei decessi nelle donne. Anche se il numero è in discesa, grazie ad azioni del genere, rimane pur sempre al primo posto. Con la collaborazione di Vladimira Vuletić, a capo della Clinica di neurologia del CCO di Fiume, queste azioni sono diventate sempre più frequenti e intense sia in Regione che nel circondario e abbiamo tutta una serie di partner che ci supportano. Dal punto di vista medico devo dire che con tutta una serie di attrezzature mediche moderne, possiamo intervenire in tempo, salvare il cervello, evitare eventuali handicap, ma dobbiamo al contempo sensibilizzare l’opinione pubblica. Si ha l’impressione che la maggior parte di noi abbia più paura dei tumori, seppure i numeri propendono più verso l’ictus. Infatti, ogni settima donna viene colpita dal cancro, mentre le malattie cardiovascolari ne colpiscono ogni seconda. In veste di cardiologo posso confermare che il quadro clinico si differenza sensibilmente tra le donne e gli uomini. Di solito nelle donne le cause sono legate allo stress, all’ansia e alle varie malattie autoimmuni, che poi portano spesso al decesso. Per questo motivo, durante il mese di febbraio verrà inaugurata una sala operatoria solo per i casi di ictus cerebrale”, ha detto Ružić.

Non sottovalutare i sintomi
Che cosa può fare una persona se viene a contatto con qualcuno che viene colpito da un ictus cerebrale? “L’importante è capire che si tratta di ictus – ha spiegato il medico Vladimira Vuletić –. Noi abbiamo organizzato anche degli incontri nelle scuole elementari, dato che spesso abbiamo dei bambini piccoli che magari vengono accuditi dai nonni e che al momento in cui gli stessi vengono eventualmente colpiti da un ictus, devono saper chiamare il pronto soccorso. I sintomi principale sono dolori alla testa atipici, insonnia, intorpidimento degli arti o della faccia, singhiozzo, problemi con la vista o di comunicazione. Le donne comunque hanno dei sintomi diversi dall’uomo, che possono includere malumore o tachicardia. Purtroppo, spesso non reagiscono in tempo e non si fanno visitare da un medico. Per questo motivo, con la Giornata dei vestiti rossi vogliamo sottolineare l’importanza della prevenzione, in particolar modo nelle donne. Sappiamo che l’80 p.c. dei casi possono venire curati se trattati in tempo. Lo stesso vale per la riabilitazione”.

Carattere umanitario
L’evento di venerdì avrà anche carattere umanitario, come specificato dalla portavoce della Regione e della manifestazione in sé, Ermina Duraj. “Tutti i presenti, che avranno l’obbligo di indossare un qualcosa di rosso, potranno fare delle donazioni con le quali verrà poi acquistato un apparecchio per misurare la pressione arteriosa. In cambio riceveranno un regalo realizzato da un artista di Fiume. Avremo l’occasione di ascoltare le testimonianze di medici e di donne che hanno vinto la malattia e che per l’occasione sfileranno con dei bellissimi abiti rossi creati da designer di alta moda. Non mancherà la parte musicale offerta da Damir Kedžo e Ana Kabalin”, ha concluso Duraj, invitando tutti gli interessati a partecipare. Vestiti necessariamente di rosso.
Presenti all’evento di presentazione pure Barbara Udovičić Papeš, Maja Uremović e Jana Bubnić Arčanin del Comitato organizzativo.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display