Quarant’anni di Carnevale racchiusi in una mostra

Una parte è allestita al Tower di Pećine e una in Corso

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Quarant’anni di Carnevale racchiusi in una mostra
I costumi esposti nel Tower Center di Pećine. Foto: RONI BRMALJ

S’intitola “40 costumi per il 40º del Carnevale fiumano” la mostra che ripercorre i primi quattro decenni della kermesse carnascialesca internazionale di Fiume, tornata quest’anno in tutta la sua ricchezza di colori dopo la parentesi pandemia. La prima parte dell’esposizione è stata allestita nel centro commerciale Tower di Pećine, uno dei partner del Carnevale e consiste in una decina di costumi, i migliori forse, di otto compagini mascherate a cui s’aggiunge uno degli abiti da cerimonia dell’inossidabile Mastro Toni, colonna portante degli eventi mascherati, ritiratosi in meritata pensione. Dalla tradizione al moderno, i dieci modelli ripercorrono tutta la bellezza, i colori, l’allegria della quinta stagione e vi sono rappresentati l’aquila bicipite del gruppo Circolo (Comunità degli Italiani), la coppia di vestiti d’epoca della Pehinarska gospoda, il gufo dei Gušti su gušti, il polipo stilizzato dei Pikići, la coppia di crinoline dei Veseli oldtimeri, il serpente degli Špažićari di Kostrena, un costume degli Žejanski zvončari e lo scintillante vestito rosso di Mastro Toni.

All’inaugurazione dell’angolino mascherato in seno alla struttura commerciale hanno preso parte i rappresentati degli organizzatori, l’Ente per il turismo di Fiume, il Tower centar e l’Associazione dei carnevalisti fiumani (RUK). “Si tratta di una piccola parte del ricco patrimonio carnascialesco attraverso quattro decenni – ha reso noto Maja Stepančić, presidente dello RUK –. Sono i gruppi e le associazioni carnevalesche di Fiume e dei suoi dintorni che hanno fatto grande il Carnevale fiumano. Questo è un omaggio a tutti loro, al loro lavoro, alla loro passione”.
“Il centro commerciale ha aderito all’iniziativa con slancio – ha detto Maja Baković in rappresentanza dello stesso –, in quanto la città vive il Carnevale e una parte di esso, con questa mostra, pure nell’angolo allestito appositamente al secondo piano della struttura”.
All’incontro erano presenti pure Petar Škarpa, direttore dell’Ente per il turismo di Fiume, Mastro Sandi, la reginetta Maja Babin e Mastro Toni.

Allestimento serale nelle vetrine dell’ex Nama in Corso.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Grazie all’interessamento della Città, l’idea della mostra ideata dai soci della RUK, si è ampliata per cui la seconda parte della stessa, che presenterà altri trenta costumi di altrettanti gruppi e che è stata allestita nelle vetrine dell’ex emporio Nama (poi Karolina e infine H&M, prima di chiudere definitivamente) aprirà al pubblico nei prossimi giorni.
“Tutto il lavoro, come pure l’allestimento, viene svolto a titolo volontario dai membri dei vari gruppi – ha detto ancora Stepančić –. La Pro loco ci è stata di grande aiuto nel mettere a disposizione l’attrezzatura necessaria, e la Città aprendo i battenti della rivendita, attualmente vuoti. La mostra in Corso sarà suddivisa in più segmenti, ci sarà la parte storica con i costumi dei tre gruppi che per primi attraversarono il Corso, i Pehinarski feštari, il gruppo Lako ćemo e gli Halubajski zvončari e del clown Karmelino e le loro repliche in formato bambola, create dall’artista Dibie Host. Il resto delle vetrine sarà occupato dai vestiti dei gruppi Siti i pijani, Prijatelji-Amici, Zametske maškare, Zametski zvončari, Draške maškare, Pašćanska kumpanija, Pom-F-Ri, Gušti su gušti, Ćiketi, 105 pa opet, Stare gedore, Trsaćke maškare, Vavek parićani, Viva RI e altri, tutte compagini attive da oltre trent’anni. Purtroppo, nel corso di quattro decenni, tanti gruppi che avevano militato nelle prime edizioni hanno cessato con la loro attività per mancato interesse e non siamo riusciti a recuperarne i costumi. Ad allestire la mostra sono gli attivisti dei vari gruppi, che ci hanno messo il cuore. Sarà un degno omaggio al Carnevale fiumano”.

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