Giornata dello Stato, celebrazione della libertà

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Giornata dello Stato, celebrazione della libertà
L’Accademia ha avuto luogo nel Salone degli specchi del Palazzo del governo. Foto: Ivor Hreljanović

La Giornata dello Stato, che ricorre il 30 maggio, è stata celebrata dalla Città di Fiume e dalla Regione litoraneo-montana con un’Accademia solenne svoltasi nel Salone degli specchi del Palazzo del governo. Oltre alle autorità cittadine e regionali vi hanno partecipato i rappresentati della Questura, dell’Esercito croato, delle associazioni degli ex combattenti, degli antifascisti, i rappresentanti dei deputati al Sabor, dell’arcidiocesi, i sindaci delle Città e dei Comuni della Regione, il corpo accademico, come pure il Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini.

Il console generale d’Italia, Davide Bradanini. Foto: Ivor Hreljanović

Nel suo intervento il presidente della Regione, Zlatko Komadina ha rilevato che, con orgoglio e gratitudine, celebriamo il giorno in cui è nato lo Stato democratico croato, ricordando tutti coloro che sono stati i principali fautori della sua creazione, difesa e liberazione, e, con rispetto e orgoglio, i veterani che hanno combattuto per uno Stato croato libero e indipendente. “Si è trattato di una svolta nella nostra storia quando noi, come cittadini abbiamo mostrato unità, coraggio, pronti a difendere la nostra integrità territoriale contro l’assalto dell’aggressione serba”. Il presidente Komadina ha ringraziato tutti coloro che hanno fatto parte di quel cammino contribuendo a raggiungere gli obiettivi prefissi. Ha ringraziato in particolare Ivica Račan, che ha aperto la strada al multipartitismo e alla democratizzazione della nostra società, nonché il primo presidente croato, Franjo Tuđman, per aver realizzato il desiderio del popolo croato di uno Stato libero e indipendente.
Il sindaco Marko Filipović ha sottolineato che il percorso verso la Repubblica di Croazia sovrana e indipendente è stato lungo, difficile e ha richiesto dei grandi sacrifici, anche in vite umane, cadute per la libertà e l’indipendenza.
”Fiume e i fiumani non sono rimasti da parte. Sfida, orgoglio, libertà e indipendenza, sono termini noti ai cittadini della nostra Città. Ed è per questo che, anche se il capoluogo quarnerino e tutta la Regione non sono state direttamente minacciate dalla guerra, il coraggio e la determinazione della gente ha portato a una grande risposta alla chiamata a difendere la patria. Più di 30mila persone, mariti, padri, nonni, zii e fratelli, hanno fatto parte delle celebri brigate fiumane e regionali, a combattere per la libertà. Alcuni di loro sono qui con noi oggi, ma purtroppo 230 combattenti, nostri concittadini, hanno perso la vita per l’indipendenza del proprio Paese. Per il loro sacrificio, per una Croazia libera e indipendente, saremo loro eternamente grati”, ha detto Filipović.

Foto: Igor Hreljanović

Foto: Igor Hreljanović

La Giornata dello Stato viene celebrata in memoria della costituzione del primo Parlamento (Sabor) multipartitico eletto democraticamente il 30 maggio 1990. Dal 2001 e fino al 2020, la ricorrenza è stata celebrata come Giornata del Sabor croato. Con l’adozione della nuova legge sulle festività, i giorni commemorativi e i giorni non lavorativi, il 30 maggio viene celebrato come il Giorno dello Stato.
L’intervallo musicale è stato offerto da Katja Budimčić Sabljar, accompagnata alla chitarra da Zvonimir Radišić e da Mirjam Andrejević e Luana Šelić, soliste del Centro creativo ed educativo “Carosello musicale”.
In occasione della Giornata dello Stato, lunedì 29 maggio le delegazioni della Città di Fiume, della Regione e delle varie associazioni dei veterani deporranno corone di fiori e accenderanno i ceri in memoria dei combattenti caduti, davanti alla croce del cimitero di Drenova, davanti al Monumento dei combattenti in Delta e a quello di Tersatto.
Una delegazione della Città di Abbazia renderà onore ai combattenti della Liburnia lo stesso giorno. La cerimonia di posa delle corone si svolgerà davanti al monumento ad Abbazia, la croce centrale del cimitero e ai piedi del monumento a Volosca.

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