Fiume. Via Adamich, scavi senza intoppi

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Fiume. Via Adamich, scavi senza intoppi
Gli scavi procedono secondo il ruolino di marcia. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Sono terminate le ultime vacanze prima di quelle estive e lunedì si torna tutti a scuola. Dopo una decina di giorni di relativa tranquillità lungo le arterie del centro, con la circolazione fortemetne condizionata dai lavori alle infrastrutture, torneremo a imprecare, imbottigliati nel traffico. Ne avremo fino alla fine dell’anno, con il tempo per esaurire l’elenco dei santi scomodati e gli aggettivi attribuiti a quanti sono responsabili di una situazione talvolta insostenibile. Questo è il motivo per cui, di tanto in tanto, cerchiamo di aggiornarci sull’andamento, con la speranza di poter trasmettere qualche buona notizia.

Il collettore avanza
Il collettore avanza, dopo aver superato un segmento particolarmente impegnativo nella zona di Žabica. La testa di scavo nell’operazione di “microtunneling” ha incontrato quello che in passato fu uno scoglio, nascosto dal terrapieno con cui sono stati strappati al mare preziosi chilometri quadrati di superficie indispensabili per lo sviluppo della città e del suo porto. Le condutture, allacciate a quelle posate precedentemente in via Krešimir, hanno raggiunto piazza Adria, partendo da Braida, all’altezza della mensa studentesca “Index”. La posa avviene senza scavi in superficie, partendo dal sottosuolo e facendo avanzare orizzontalmente le tubature, a una profondità maggiore rispetto alle infrastrutture esistenti. Perché non ci si muove, quindi, dal segmento tra Žabica e l’“Index”? Lo abbiamo chiesto ad Alen Miličević, coordinatore presso la municipalizzata “Vodovod i kanalizacija” (ViK) del Progetto di miglioramento del sistema di smaltimento delle acque reflue e di approvvigionamento idrico nell’ambito dell’Agglomerazione fiumana: “In queste settimane si sta provvedendo, sempre con il microtunneling, alla posa delle diramazioni dell’acquedotto. In questo caso gli scavi in superficie non sono possibili in quanto si andrebbe a intersecare la linea ferroviaria. Tutto prosegue secondo le dinamiche previste”. Nel frattempo, via Adamich è stata chiusa al traffico ed è lì che passerà un altro segmento del collettore in direzione di Delta. Gli scavi rallentati a causa dell’ostacolo imprevisto in Žabica, come ci aveva assicurato anche il direttore Andrej Marochini, non determinerà dei ritardi rilevanti. Per la circolazione in centro, la zona interessata dai lavori da Žabica verso Ovest, rappresenta un punto nevralgico.
Una delle quattro corsie è chiusa e quindi ne rimane soltanto una ad assorbire auto e mezzi pubblici, con difficoltà nelle ore di punta. “Alla fine di maggio o nelle prime settimane di giugno la strada sarà percorribile senza limitazioni”. Si tratta di uno dei progetti più grandi e costosi di sempre nelle infrastrutture cittadine, con il nuovo depuratore in Delta, con 217 chilometri di condutture nuove per la rete fognaria, 125 stazioni di pompaggio e circa 100 chilometri di acquedotto con le varie diramazioni. Il progetto “Miglioramento dell’infrastruttura idrica e fognaria nell’Agglomerazione di Fiume”, finanziato per il 71,33% a fondo perduto dell’Unione europea, costerà complessivamente 233.799.649,88 euro.

C’è chi sta a guardare
Il sindaco Marko Filipović, ingegnere edile, si esprime senza celare il proprio entusiasmo tutte le volte che fa riferimento ai cantieri aperti in città. Dall’inizio del suo mandato, iniziato tre anni fa, di cantieri ne ha inaugurati diversi, annunciati altri, seguendo la loro crescita, esortando i concittadini ad avere pazienza e a comprendere l’importanza delle opere che ne nasceranno.
Tra i cittadini, quelli più e quelli meno pazienti, c’è chi vi trova un passatempo, di lunga durata e completamente gratuito. Lì dove c’è un cantiere compare immancabilmente la figura dell’“umarell”. L’espressione, un neologismo dalle radici nel dialetto bolognese, indica la persona, più precisamente l’anziano che trascorre parte della propria giornata a osservare gli operai al lavoro, qualche volta prodigo di consigli. Nel 2021 il vocabolo è stato inserito nel dizionario Zanichelli. È di uso comune in tutta l’Italia, ma non è raro incontrarlo anche all’estero, raccogliendo in un’unica parola la descrizione della simpatica figura dell’osservatore di cantieri. Ne incontriamo nei punti in cui le transennature non precludono la vista sugli scavi. A meno che non sia considerato troppo distante come punto di osservazione, ecco un consiglio per gli “umarell” fiumani. Salendo le scale della chiesa dei Cappuccini si scoprono scenari inimmaginabili e, probabilmente, si spera, irripetibili.

Tanti cantieri aperti, per la gioia degli “umarell”.
Foto: LUCIO VIDOTTO

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