Per il Rijeka è un match da non sbagliare. Sopić: «I giornalisti? Non ci dormo la notte»

Domani sera a Rujevica (sabato 6 aprile, 19.30) arriva l’Hajduk. E il tecnico dei biancocrociati continua a ironizzare...

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Per il Rijeka è un match da non sbagliare. Sopić: «I giornalisti? Non ci dormo la notte»
Il Rijeka è avanti 2-1 negli incroci stagionali con gli spalatini. Foto: IVOR_HRELJANOVIC

Neppure il tempo di godersi la qualificazione alla finale di Coppa Croazia, che per il Rijeka è già tempo di tornare in campo. Il piatto forte della 29ª giornata di campionato è il derby contro l’Hajduk, in programma domani sera a Rujevica (calcio d’inizio alle 19.30, cancelli aperti dalle 17.30), match che tra l’altro verrà diretto dal fischietto rumeno Horatiu Fesnic, subentrato all’ultimo momento al connazionale Istvan Kovacs, il quale ha dato forfait per un’indisposizione. Alla linea del traguardo manca sempre meno e in questo rush finale ogni partita ha un peso specifico enorme. I biancocrociati guidano la classifica con cinque lunghezze di margine sulla Dinamo (che però ha una partita ancora da recuperare) e l’obiettivo non può che essere quantomeno mantenere invariato tale divario. Fiumani e spalatini si presentano a quest’appuntamento con due stati d’animo diametralmente opposti: i primi stanno attraversando un momento di forma pazzesco (nove successi e una sola sconfitta nel girone primaverile), i secondi con il morale sotto i tacchi dopo le due sconfitte ravvicinate rimediate al Poljud contro la Dinamo che ne hanno compromesso la stagione. I quarnerini sono inoltre avanti 2-1 nei confronti stagionali e alla luce di questi numeri sembra tutto apparecchiato per il successo di Labrović e soci, ma quelle contro i dalmati non sono mai delle partite come le altre e non c’è nulla di già scritto. Anzi, il Rijeka dovrà eccome stare attento di fronte a un Hajduk ferito nell’orgoglio e all’ultima spiaggia per cercare di rientrare nella corsa al titolo.

Pjaca verso il forfait
“Ci aspetta un’altra partita molto complicata – esordisce Željko Sopić in sede di presentazione –. L’Hajduk sarà anche reduce da tre sconfitte di fila, ma rimane pur sempre una squadra forte e pericolosa. Non mi aspetto un avversario abbattuto, anzi, loro verranno qui per prendersi i tre punti. Che poi alla fine è il nostro stesso obiettivo. Noi però dovremo alzare il livello rispetto alla semifinale di Coppa con la Lokomotiva, dove non abbiamo offerto una prestazione particolarmente brillante”.
Per quanto riguarda la formazione, l’unico dubbio riguarda Pjaca, con l’ex ala juventina uscita anzitempo contro i “ferrovieri” dopo aver sentito “pizzicare” il ginocchio. “Dopo la partita è rimasto a Zagabria per sottoporsi alla risonanza magnetica che fortunatamente ha escluso lesioni, però prova ancora un po’ di dolore. Sicuramente non lo rischieremo. Tutti gli altri sono invece a disposizione. La corsa al titolo? I conti si faranno alla fine. Il nostro compito è cercare di conquistare quanti più punti da qui alla fine”.
Per una volta presenti numerosi giornalisti in conferenza stampa dopo la condanna da parte dell’Ordine dei giornalisti sportivi croati dei comportamenti poco rispettosi da parte del tecnico zagabrese nei confronti dei rappresentanti dei media. Sulla questione Sopić ha ironizzato a modo suo: “Sono molto scosso. Non dormo più la notte…”.

«Mi manca il gol? Finché si vince…»
Ad affiancarlo nel consueto incontro con la stampa Stjepan Radeljić, arrivato in punta di piedi la scorsa estate e diventato in poco tempo un elemento imprescindibile nello scacchiere di Sopić. “Le partite con l’Hajduk sono sempre molto sentite e per questo belle da giocare – dice il difensore centrale dall’alto dei suoi 201 centimetri –. Sappiamo che stanno attraversando un momento di flessione, ma una volta in campo è l’atteggiamento a fare la differenza. Sarà una partita combattuta ed equilibrata, però noi avremo dalla nostra la bolgia di Rujevica pronta a spingerci verso un’altra vittoria. Sinceramente mi ha sorpreso il loro calo nel girone primaverile dopo l’ottimo percorso fatto nella prima parte di stagione, ma il calcio alle volte è imprevedibile”.
Salvo un recupero lampo di Livaja, Radeljić e i suoi compagni del reparto difensivo dovranno vedersela con Nikola Kalinić, Trajkovski, o magari con entrambi. “Livaja è assieme a Petković l’attaccante contro cui ho fatto maggiormente fatica, ma più in generale l’Hajduk ha sempre avuto attaccanti molto forti. Anche senza Livaja ci sarà da soffrire”.
Più il campionato si avvicina al termine e più la pressione inizia a farsi sentire. Nelle gambe e nella testa dei giocatori. “Una volta che scendi in campo si avverte, ma è normale. Fin qui però siamo riusciti a gestirla al meglio. Mi manca il gol? Effettivamente tutti i nostri difensori stanno andando a segno tranne me… Ma finché vinciamo le partite, va più che bene così. Il doblete? Siamo perfettamente in corsa, quindi…”, ha concluso sorridendo il centrale del Rijeka.

Sirene turche per Janković?
Sui media turchi è rimbalzata la notizia del presunto interessamento del Galatasaray per Niko Janković. Un rumor da prendere comunque con le molle, però che il fantasista del Rijeka abbia mercato non è certo un segreto. Anche se rientrato da poco dopo l’infortunio alla caviglia che lo ha tenuto lontano dal campo per circa un mese, l’ex trequartista di Dinamo e Zrinjski è tuttora il miglior marcatore della squadra con 10 gol segnati in tutte le competizioni (bottino impreziosito anche da 7 assist). Janković ha un contratto con i fiumani fino al 2026 e il sito specializzato transfermarkt stima il valore del suo cartellino sui 3 milioni di euro.

Coppa. Il ritorno anticipato al 22 aprile
La Commissione per le competizioni della Federcalcio croata ha cambiato la programmazione della partita di ritorno della finale di Coppa Croazia tra Rijeka e Dinamo. Originariamente prevista il 30 aprile a Rujevica, il match è stato anticipato di una settimana, al 22 aprile. A richiedere lo spostamento è stato il selezionatore della nazionale Zlatko Dalić in modo da avere subito a disposizione i giocatori delle due squadre per l’inizio della preparazione della Croazia in vista dell’Europeo. Confermata invece la gara d’andata, in programma il 15 aprile al Maksimir di Zagabria, mentre restano ancora da stabilire gli orari. “Per noi non cambia nulla”, il lapidario commento di Sopić.

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