Il Duomo si veste di nuovo

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Il Duomo si veste di nuovo

Sono partiti ieri i lavori di risanamento del tetto della navata meridionale della Chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria (Duomo), resisi necessari dopo l’intervento di restauro che aveva interessato, tra il gennaio e il maggio del 2017, la cappella del SS. Sacramento e quella del Sacro cuore di Gesù. “L’opera durera circa un mese ed è obbligatoria se vogliamo procedere senza intoppi con il rinnovo degli interni – ci ha spiegato mons. Sanjin Francetić, parroco del Duomo, che abbiamo interpellato per chiarimenti al riguardo –. Per il momento, per mancanza di fondi, i lavori si concentreranno soltanto su parte del tetto, anche se bisognerebbe ristrutturarlo tutto. Questa Chiesa ha un valore inestimabile per Fiume, non soltanto dal punto di vista sacrale, ma anche storico e architettonico, anche perché contiene opere d’arte pregiatissime, che hanno fatto la storia della città. È inaccettabile che un edificio simile venga trascurato. Per il momento siamo costretti a proseguire per fasi, ma speriamo che le cose cambino in un prossimo futuro”, ha detto ancora aggiungendo che l’intervento al tetto costerà sulle 500mila kune. Investitori dei lavori sono la Chiesa stessa, l’Arcivescovado di Fiume, la Regione litoraneo-montana e il Ministero della Cultura, che finanzieranno congiuntamente il progetto di rinnovo, avviato dopo che è stato ottenuto il consenso del Dipartimento per la conservazione e il restauro dei beni storico-culturali. 

Undici milioni di kune per un completo restauro

Secondo quanto affermato dal parroco, la ristrutturazione completa del tetto costerebbe sui 2 milioni di kune, mentre il restauro di tutto l’edificio, campanile compreso, ce ne vorrebbero altri 9. In tutto 11 milioni di kune, che potrebbero venire attinti dai finanziamenti a fondo perduto dell’Unione europea. “Abbiamo preparato la necessaria documentazione, ora siamo in attesa che venga bandito il concorso. Speriamo bene”, ha detto ancora mons. Francetić, aggiungendo che il Duomo versa da ormai troppo tempo in condizioni deprecabili, dovute anche alla posizione sfavorevole dell’edificio, costruito su un lotto ad alta umidità e soggetto a violente folate di vento, che rendono il degrado più rapido. Esecutore dell’intervento è l’azienda Kapitel di Gimino mentre il monitoraggio è stato affidato alla Timing di Fiume e al Dipartimento per la conservazione e il restauro dei beni storico-culturali. 

Un rinnovo che dura negli anni

L’ultimo intervento di restauro del 2017, ovvero quello relativo alle due cappelle nella navata meridionale, aveva riguardato concretamente i dipinti murali sul soffitto delle stesse e la pulitura degli altari. Le decorazioni pittoriche dei soffitti, che si estendono su una superficie pari a 1.500 metri quadrati, furono realizzate un’ottantina d’anni fa dal pittore Antonio Pagliarini e furono il coronamento del grande progetto di restauro della Chiesa avvenuto nel 1932. L’opera di restauro del Duomo ha compreso inoltre, finora, il risanamento delle fondamenta e il drenaggio della struttura degli archi, il restauro di sei altari e degli stucchi nel presbiterio e sull’arco trionfale, l’installazione dell’impianto elettrico, la verniciatura del manto esterno della chiesa e la sistemazione del lapidario lungo la facciata settentrionale.

Quella dell’Assunta è la chiesa parrocchiale più antica di Fiume e fino al XIX secolo è stata la sede dell’arcidiaconato e la chiesa principale del capoluogo quarnerino. È molto probabile che già nel V secolo ci fosse stata sullo stesso lotto un’altra Chiesa, andata però distrutta assieme al resto della città all’epoca delle migrazioni dei popoli e e poi ancora una volta durante gli attacchi di Carlo Magno. Una nuova struttura sacrale venne costruita verso la fine del X secolo (epoca a cui risale il rilievo in pietra raffigurante Gesù Cristo affisso sulla parete meridionale dell’edificio) e subì numerose trasformazioni per assumere infine, verso la metà del XVIII secolo, l’aspetto odierno. La facciata che vediamo oggi fu realizzata nel 1826, mentre i muri interni furono ultimati nel 1932. È probabile che la costruzione del campanile di fronte alla Chiesa, noto anche come “torre pendente”, che necessita pure di un urgente intervento di restauro, risalga al 1377, se non a molto prima. 

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