Fiume. Guanti e calze «refrigeranti» contro la neuropatia periferica

Il Centro clinico-ospedaliero di Fiume sarà il primo a livello nazionale a introdurre questo tipo di cura nei pazienti con terapie citostatiche

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Fiume. Guanti e calze «refrigeranti» contro la neuropatia periferica
Il team del CCO con Barbara Kukec Grigić. Foto: RONI BRMALJ

Sarà nuovamente il Centro clinico-ospedaliero di Fiume a rompere il ghiaccio per quanto riguarda un nuovo metodo di prevenzione della neuropatia periferica durante l’uso della chemioterapia. Infatti, questa forma di terapia verrà usata per la prima volta in Croazia, mentre al momento è disponibile in tutti i centri oncologici più sviluppati a livello mondiale.

La neuropatia periferica è un effetto collaterale molto frequente nei pazienti curati con terapie citostatiche, che possono provare parestesie (formicolio), crampi, spasmo mandibolare e fascicolazione di brevissima durata, soprattutto i primi 3 giorni dopo la somministrazione di Oxaliplatino. Con la nuova forma di terapia preventiva, che prevede il raffreddamento degli arti superiori e inferiori mediante speciali “calze e guanti refrigeranti”, si riduce la possibilità di neuropatie periferiche che abbassano la qualità di vita dei pazienti.
La novità è stata presentata ieri nell’ospedale diurno della Clinica di radioterapia e oncologia del CCO di Fiume. “La nostra Clinica già dal mese di settembre del 2022 sta lavorando su progetti che hanno come fine offrire cure al passo con i tempi ai nostri pazienti. Seguendo le tendenze a livello europeo, abbiamo notato che la neuropatia periferica spesso compromette la vita dei pazienti e comporta delle disabilità permanenti anche dopo le cure oncologiche. Grazie alla crioterapia possiamo prevenire questi disagi. I guanti e le calze sono stati acquistati grazie alla ditta IND-EKO, a Ilija Šmitran, nonché alla dott. Tea Rosović della Thalassotherapia di Abbazia, il che sottolinea l’importanza della collaborazione tra più enti sanitari e l’inclusione della comunità locale nella cura e tutela dei pazienti oncologici”, ha detto Ivana Mikolašević, f.f. di direttore della Clinica di radioterapia e oncologia. Eleonora Cini Tešar, a capo del team per la cura dei tumori al petto, ha spiegato che la neuropatia si può presentare in circa il 68% dei casi. “Gli effetti collaterali sono più frequenti nei pazienti che curano i tumori al petto, alla prostata e ai polmoni. La neuropatia periferica attacca le dita delle mani e dei piedi e quindi il formicolio e i dolori si presentano dopo alcuni giorni dalla terapia con citostatici. Poi subentrano dolori e riduzione della sensazione. Finora eravamo convinti che questi effetti collaterali fossero inevitabili, invece ora vediamo che si possono prevenire con la crioterapia”, ha spiegato.
Jasna Marušić, a capo del team di cura dei tumori dell’apparato digestivo e quelli ginecologici, la quale ha mostrato come vengono usati i guanti e le calze in questione.
A fare da ‘modella’ è stata Barbara Kukec Grigić, affetta da tumore alle ovaie da due anni. “Il tumore è recidivo e quindi sono costretta a ripetere la terapia. Sono contenta di poter sperimentare per la prima volta questo nuovo metodo che aiuterà a prevenire eventuali effetti collaterali. Finora, per fortuna, io non li ho avuti e spero di non averli dopo la cura con la crioterapia”, ha detto Barbara Kukec Grigić.

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