Fiume. Grazie di Città e Regione ai tre intrepidi giovani

«La vostra rapidità, empatia e coraggio hanno dimostrato che cosa significhi essere eroi», è stato detto

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Fiume. Grazie di Città e Regione ai tre intrepidi giovani
Adin Solak, Amel Topić e Ante Vukušić a Palazzo municipale. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

L’atto eroico di Amel Topić, Adin Solak e Ante Vukušić, alunni della Scuola media superiore per i periti del traffico, ha fatto il giro della Croazia e ha portato una ventata di ottimismo in quest’inizio del 2024. I tre coraggiosi ragazzi hanno, infatti, tratto in salvo una signora di 81 anni rimasta imprigionata al terzo piano di un edificio in fiamme in Corso e hanno aiutato nell’evacuazione i numerosi lavoratori stranieri dal secondo piano dell’edificio. La loro azione ha suscitato reazioni molto positive ed è stata acclamata dall’intero Paese contribuendo a sfaldare alcuni pregiudizi sui giovani dei nostri tempi, presumibilmente del tutto disinteressati al mondo circostante e completamente immersi negli schermi dei loro smartphone.

I tre ragazzi diciassettenni, assieme alla direttrice della scuola Mira Žepina e ai capiclasse Igor Veseli e Denis Vraneković, sono stati ricevuti ieri in Municipio dal vicesindaco Goran Palčevski e dalla vice capodipartimento amministrativo per l’istruzione, la cultura, lo sport e la gioventù, Vlasta Linić. Successivamente i ragazzi sono stati ricevuti dal presidente della Regione Zlatko Komadina nella sede di via Adamich.
“La vostra rapidità, empatia e coraggio hanno dato prova di cosa significhi essere eroi”, ha affermato Palčevski. Per questo tipo di gesti non basta soltanto l’educazione. I tre giovani hanno dimostrato il proprio carattere nobile anche in precedenza in occasione dell’azione umanitaria per la raccolta fondi a favore della la Clinica di oncologia dell’ospedale pediatrico di Costabella. Palčevski ha ringraziato anche la direttrice e i capiclasse, convinto che anch’essi hanno fatto la loro parte mediante il lavoro pedagogico. “Presto sarete adulti e capaci di pensare in modo critico, valutare se le cose sono davvero così come vengono presentate. E credetemi, non tutte lo sono”. I tre giovani, ha aggiunto Palčevski, non hanno pensato minimamente di fermarsi in Corso per scattare delle foto e condividerle poi sulle reti sociali, come oggi spesso succede. Hanno dimostrato, così, che c’è speranza per la nostra società. In collaborazione con l’Autotrolej, Amel, Adin e Ante avranno diritto a usare gratuitamente per un anno il trasporto pubblico. Vlasta Linić si è congratulata con i ragazzi per il loro coraggio e con la scuola e i genitori per averli educati così bene. Elogi anche ai capiclasse, i quali hanno organizzato dei laboratori scolastici con tema l’importanza dell’empatia e dell’umanità.

Il racconto dei ragazzi
“Dopo la scuola volevamo andare a pattinare”, ha raccontato Amel. “Abbiamo notato il fumo uscire dall’edificio. La gente stava lì ferma a filmare. Io sono entrato per primo e in seguito anche i miei amici. Ho preso un estintore e ho iniziato a spegnere le fiamme. I miei amici accompagnavano la gente fuori. C’era una quindicina di stranieri al secondo piano. Al terzo c’era la signora anziana. Ho consumato l’intero estintore, ma non è bastato per spegnere l’incendio. Uno di quegli uomini ha gridato ‘woman’ per indicare che c’era una signora sopra. Io e Ante siamo saliti, Adin si è perso a causa del denso fumo. Siamo riusciti a raggiungerla, l’abbiamo portata fuori assieme”. Amel è vigile del fuoco volontario a Sušak, per cui possiede una serie di nozioni che gli sono servite durante l’azione di salvataggio.
Il loro intervento è stato fondamentale nel soccorso dei lavoratori stranieri. “C’era grande panico e all’inizio era difficile comunicare con loro. Dopo un primo attimo di smarrimento, ci siamo capiti in inglese. I pompieri sono arrivati molto presto, c’era anche il mio comandante. Ci hanno fatto tutti le congratulazioni. Anche il pronto soccorso è giunto sul posto in pochi minuti”.
Elogi ai tre giovani eroi continuano ad arrivare di continuo. Đani Tomičić, rappresentante della sezione di Kraljevica dell’Associazione dei volontari e dei veterani della Guerra patriottica ha inviato per telefono a nome dell’associazione le congratulazioni per questo loro gesto eroico e altruistico.

Il ricevimento in regione.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

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