Due milioni di kune per il progetto CEC

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Due milioni di kune per il progetto CEC

Il sindaco Vojko Obersnel e il ministro del Turismo Gari Cappelli hanno siglato nel pomeriggio di ieri un contratto di finanziamento dal valore di 2 milioni di kune per il progetto Fiume, Capitale europea della cultura 2020. L’accordo prevede il sostegno economico da parte del ministero di tutte le attività di promozione del progetto, come partecipazione a fiere internazionali e la realizzazione del materiale promozionale.

CEC all’Expo di Dubai

“Siamo felici che il governo appoggi finanziariamente il progetto – ha sottolineato Obersnel –, a partire dal premier Plenković e passando per i dicasteri della Cultura e del Turismo. CEC ha una marcata valenza turistica dato che nel 2020 contiamo di ospitare 4 milioni di turisti in città e questa sarà certamente una grande occasione di visibilità di Fiume sotto il profilo culturale e turistico”. Dal canto suo il ministro ha promesso che il progetto verrà presentato all’Expo 2020 che si terrà a Dubai.
“Nel Padiglione Croazia presenteremo il meglio del CEC che per Fiume rappresenterà una vetrina mondiale estremamente prestigiosa”.

In mattinata il ministro ha invece incontrato la preside della Facoltà di Management del Turismo, Dora Smolčić Jurdana, soffermandosi sull’offerta formativa della Facoltà e su come affinare le competenze degli studenti.
Successivamente, Gari Cappelli si è recato all’ACI Marina di Icici dove ha preso parte alla presentazione dei risultati dell’indagine Tomas Nautica 2017, relativa al profilo dei diportisti che soggiornano in Croazia e alle loro abitudini.
“Alla luce del continuo sviluppo del settore – ha spiegato la collaboratrice presso l’Istituto per il turismo Zrinka Marušić –, è ora necessario attuare interventi per agevolare il turismo nautico. A cominciare da una maggiore disponibilità di posti barca, dal miglioramento dei servizi portuali, fino al contenimento dei costi di stazionamento in porto”.

Passo indietro sulla tassa di soggiorno

L’esigenza di risolvere le problematiche del comparto è resa ancora più urgente dalla stangata relativa alla tassa di soggiorno che per l’anno corrente è aumentata in media del 400/500 per cento, arrivando in alcuni casi addirittura a toccare punte dell’850%. Dopo le veementi proteste da parte dei gestori dei marina di tutto il Paese, il governo ha deciso di fare un passo indietro giocando al ribasso da un minimo del 17 a un massimo del 50% a partire dal prossimo anno. Non si tornerà dunque ai livelli precedenti, ma quanto meno verrà scongiurata una fuga collettiva di diportisti verso altri Paesi del Mediterraneo. Uno dei maggiori oppositori dell’incremento è proprio il ministro Cappelli.
“Lo sviluppo della nautica da diporto ha contribuito notevolmente alla crescita del turismo in Croazia con importanti ricadute sull’indotto ma anche delle attività connesse come ristorazione, commercio, cantieristica, creando quindi occupazione e valore economico. L’aumento spropositato della tassa è un duro colpo per tutto il settore. Anche con il deprezzamento i costi rimarranno superiori rispetto a prima, ma comunque molto più competitivi al confronto con i Paesi vicini”, ha concluso Cappelli.

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