D403. Attività frenetica, siamo allo sprint finale

L’opera dovrebbe essere terminata entro la fine di luglio

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D403. Attività frenetica, siamo allo sprint finale
Attività frenetica in via Zvonimir, prossima la posa dell’asfalto sul lato meridionale. Foto: RONI BRMALJ

Tre anni fa, nei primi giorni di maggio, si concludeva la gara d’appalto per la costruzione della D403, la strada concepita principalmente come via di collegamento tra il futuro terminal container in Molo Zagabria e il nodo di Valscurigne con l’allacciamento all’autostrada. L’investitore è l’azienda “Hrvatske ceste” che tra i consorzi in competizione aveva scelto quello composto dall’impresa edile locale “GP Krk”, dalla slovena “Kolektor” e dalla bosniaco-erzegovese “Euro-Asfalt”. Nei mesi successivi ci si è messi al lavoro.

Ieri siamo tornati a percorrere il tragitto con Martin Abramović, responsabile del cantiere per conto dell’investitore. La fine dei lavori era prevista entro giugno, ma già all’inizio dell’anno era chiaro che la data sarebbe slittata. Secondo le ultime valutazioni, confermate e annunciate recentemente anche da Oleg Butković, vicepremier e ministro del Mare, Trasporti e Infrastrutture, l’opera dovrebbe essere terminata entro la fine di luglio. Siamo in dirittura d’arrivo? “Le imprese impegnate sostengono di sì per cui vogliamo crederci anche noi. Restano circa due mesi e mezzo in cui verranno effettuati soprattutto lavori di rifinitura”.
La D403 viene considerata come una delle strade più costose costruite in Croazia, 61 milioni di euro per 2.977 metri di carreggiata a tre corsie più 380 metri di vie d’accesso. A determinare i costi elevati è la complessità del percorso, con 1,2 chilometri di galleria, due viadotti, Pioppi e Mlaka di 316 e 144 metri e un sottopasso di 56, sotto la ferrovia.
Abbiamo imboccato la D403 a Valscurigne dove l’attività frenetica e l’aspetto del cantiere non dà ancora l’impressione che manchi poco alla conclusione. La rotatoria all’uscita della galleria sta prendendo forma. “Tra breve dovrebbero cominciare ad asfaltare la rotatoria, mentre da qui all’ingresso nel tunnel viene completato il sistema di smaltimento delle acque meteoriche, assieme alle installazioni legate alla gestione della struttura con la segnaletica. Si procederà con la sistemazione dei cordoli. Siamo pronti per sistemare i pannelli per le barriere antirumore che attendiamo entro la fine di maggio. Ciò che vedete sono lavori legati alle attrezzature collaterali”, spiega Abramović prima di fare ingresso in galleria, superando un nuovo edificio in cui c’è il serbatoio dell’acqua per alimentare la rete degli idranti che attraversa l’intero tunnel.
Il primo dei tre strati d’asfalto è stato già posato su una lunghezza di 400 metri, nella parte meridionale, cioè su un terzo circa della galleria. “Per quanto riguarda la galleria, possiamo dire che è praticamente completata, a parte i portali d’ingresso e l’asfaltatura. Lo stesso vale per gli 800 metri di galleria laterale e le uscite d’emergenza – aggiunge Abramović indicandoci i quattro punti in cui, in caso di necessità, si potrà uscire dal tubo principale –, mentre a lato viene completato il sistema antincendio e la segnaletica per la regolazione del traffico. I ventilatori sono arrivati e tra breve inizierà il loro montaggio”.

Una luce in fondo al tunnel
Abbiamo visto la luce in fondo al tunnel, ma non siamo potuti uscire in quanto all’ingresso meridionale si svolgevano attività che non consentivano il transito di veicoli. Siamo ripartiti dal basso, da Molo Zagabria, sotto i viadotti, per arrivare alla zona della futura rotatoria all’ingresso della galleria. Da qui abbiamo raggiunto via Zvonimir. In questi giorni è qui che notiamo un’attività particolarmente intensa. La corsia meridionale di via Zvonimir viene preparata per la posa dell’asfalto, dopo che sono state risistemate e spostate tutte le installazioni. Nelle prossime settimane, quando verrà asfaltato il lato meridionale, si passerà alla corsia settentrionale e all’incrocio con via Rikard Benčić, attualmente chiusa al traffico. La sua riapertura era prevista a fine dicembre, ma a causa di una serie di complicazioni il tutto è stato rinviato.
Il progetto viene finanziato per l’85 per cento dell’importo dai fondi dell’Unione Europea, motivo per cui è richiesto il rispetto delle tempistiche. Contemporaneamente, le ruspe sono all’opera nell’area dello “Zagreb Deep Sea Container Terminal”, in cui i concessionari, l’“APM Terminals” ed “ENNA Logic” hanno provveduto allo smantellamento di tutte le strutture che non rientrano nell’elenco dei beni culturali protetti. Il terminal dovrebbe entrare in funzione a pieno regime all’inizio del 2025.
La D403 avrà anche una sua funzione pubblica e rappresenterà un’alternativa come via di comunicazione tra Cantrida e Valscurigne. Successivamente, con la costruzione dell’Autostazione in Žabica, ci sarà anche l’allacciamento diretto alla D403 attraverso la zona del porto, all’altezza dei magazzini Metropolis. A quel punto, si arriverà dal centro a Valscurigne in una manciata di minuti, senza semafori.

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