In considerazione delle esigenze dei pazienti oncologici, da ottobre del 2022 e durante la prima metà del 2023, negli spazi dell’Ospedale diurno (Day hospital) della Clinica oncologica e in collaborazione con altri centri e istituti del CCO, ha iniziato a operare l’ambulatorio di cura collaborativa. In base all’orario settimanale, lo stesso mette a disposizione un anestesista, un fisiatra, uno psicologo, un nutrizionista, un ginecologo/urologo (ambulatorio di oncofertilità), un ambulatorio di oncologia geriatrica e un centro di consulenza. In tale contesto, le Cliniche oncologica e di medicina dentale hanno avviato un progetto di prevenzione e cura multidisciplinare delle malattie e delle patologie del cavo orale nei pazienti oncologici in trattamento sistemico (chemioterapia, immunoterapia, radioterapia). Nell’ambito dello stesso, da una a due volte alla settimana, un team medico della Clinica di medicina dentale, specializzato in patologia dentale con endodonzia, chirurgia orale e medicina orale, costituito da Vlatka Debeljak, Snježana Glavičić Valovičić, Ema Saltović e Ana Zulijani, al fine di prevenire qualsiasi tipo di complicazione, esaminerà i pazienti con indicazione medica prima dell’inizio di qualsiasi forma di trattamento oncologico.
Successivamente, quando necessario, i degenti verranno indirizzati alla Clinica di medicina dentale del CCO per l’effettuazione delle visite specialistiche. Inoltre, la suddetta struttura sarà attivamente coinvolta nel lavoro del Centro di consulenza oncologica (nell’ambito della Clinica oncologica) tramite svariati corsi di aggiornamento/conferenze rivolte ai pazienti, nei quali verrà loro spiegato in modo semplice e chiaro ciò che accade nel cavo orale durante le varie tipologie di terapie oncologiche. Sulla scia degli stessi è stata inoltre stampata una brochure con le linee guida relative alle possibili complicanze della terapia di base, che può riflettersi sia sulla cavità orale, che sulle modalità del trattamento. Da rilevare che i pazienti oncologici verranno indirizzati al succitato ambulatorio, come avviene per tutti gli altri enti di questo tipo, dalla coordinatrice della Clinica, reperibile all’indirizzo di posta elettronica [email protected] e al numero di cellulare 091/1658-315.

L’importanza della prevenzione
Nell’illustrare il funzionamento dell’ambulatorio di cura collaborativa, il primario della Clinica oncologica, Ivana Mikolašević, ha spiegato che “il nuovo reparto è nato in seguito alla riflessione su come migliorare la qualità dell’assistenza nei confronti dei nostri pazienti e a un confronto con i colleghi della Clinica di medicina dentale. In quell’occasione abbiamo appurato che vi è una forte necessità di lavorare con maggior intensità sulla prevenzione e il trattamento delle malattie e delle condizioni del cavo orale”. Sulla falsariga delle sue parole la titolare della Clinica di medicina dentale, Vlatka Debeljak ha rilevato che “lavorando per anni con pazienti sottoposti a qualche tipo di terapia oncologica ci siamo resi conto che si sarebbe potuto fare molto di più se fossimo stati coinvolti nel trattamento fin dall’inizio, ovvero se i nostri dipendenti avessero fatto parte del team che li aveva in cura. Le complicazioni del cavo orale conseguenti al trattamento oncologico (mucositi, infezioni o necrosi dei tessuti molli e duri, ridotta secrezione della saliva, carie dentale, difficoltà ad aprire la bocca, perdita del gusto), possono influire significativamente sulla qualità di vita. Spesso sono accompagnate da sensazioni di bruciore, dolore, difficoltà nella masticazione e incapacità di mantenere una corretta igiene orale.Tutte possono essere completamente o parzialmente risolte in un periodo di tempo più breve se i pazienti vengono curati prima dell’inizio della terapia oncologica”.
È necessario ricordare, infine, che a detta dei responsabili, nell’ultimo anno la Clinica oncologica del CCO ha realizzato e porta avanti numerosi progetti volti a migliorare i processi lavorativi e ad aumentare la qualità dell’assistenza ai pazienti oncologici. Tra questi, sono da rilevare uno dei primi, che ha interessato la riorganizzazione del lavoro del Day hospital (che riceve quotidianamente fino a 120 pazienti in trattamenti di chemioterapia/immunoterapia) e quello relativo al sistema di prenotazione delle visite, ora computerizzato, il quale ha semplificato e migliorato le attese.