Il mammografo diventa mobile, la Regione litoraneo-montana sempre all’avanguardia

Consegnate le chiavi del veicolo speciale che sarà a disposizione delle donne in tutta l’area, ma principalmente nel Gorski kotar, sulle isole quarnerine e nelle zone più lontane

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Il mammografo diventa mobile, la Regione litoraneo-montana sempre all’avanguardia
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Se n’era parlato tanto e alla fine il progetto è stato realizzato. Da ora in poi, le donne potranno in ogni angolo della Regione accedere più facilmente, senza dover viaggiare, a una mammografia. Infatti, ieri è avvenuta la consegna ufficiale, da parte del presidente della Regione litoraneo-montana, Zlatko Komadina, alla direttrice della Casa di salute, Emina Grgurević Dujmić, delle chiavi della nuova unità mobile per lo screening mammografico, che è stata data in dotazione all’istituto.

Nello specifico, si tratta di un ambulatorio mammografico/senologico mobile grazie al quale sarà possibile svolgere le attività di screening mammografico e senologico in modo più semplice e immediato, alle donne che ne hanno necessità. A bordo del veicolo sono stati installati un apparecchio mammografico digitale di ultima generazione e una workstation con consolle e monitor a colori, oltre a una piccola sala d’attesa. Il valore complessivo dell’investimento è di 332mila euro.
“Siamo stati gli apripista nel programma di screening per la diagnosi precoce del tumore mammario, invitando tutte le donne sopra i 50 anni a sottoporsi gratuitamente a una visita. Molto più tardi il nostro modello è divenuto un programma nazionale. Grazie a queste nostre iniziative siamo sempre ai vertici per quanto riguarda la prevenzione di questa patologia, che se diagnosticata in tempo può essere curata completamente”, ha dichiarato la direttrice Grgurević Dujmić. “Con questo moderno mezzo sanitario – ha proseguito – sgraveremo l’ambulatorio situato nella palazzina del parco Nikola Host e daremo la possibilità alle donne di effettuare un controllo nel loro luogo di residenza, sia nel Gorski kotar che sulle isole. L’ambulatorio mobile, infatti, può raggiungere tutte le località che non dispongono di una sede mammografica nelle immediate vicinanze o che, per particolari condizioni morfologiche del territorio, sono meno serviti dai trasporti facilitando il coinvolgimento delle donne alle operazioni di screening”.

Incrementare il numero delle visite
“Ogni anno – ha detto ancora Emina Grgurević Dujmić – sono circa 10mila le donne di Fiume che si sottopongono a questo tipo di controllo e altre 4mila provenienti dalle altre Città e Comuni della Regione. La presenza di questo veicolo ci darà la possibilità di incrementare il numero delle visite. Per rendere operativa l’unità mobile, è stata assunta una persona che provvederà a definire gli orari delle visite, le località in cui verranno effettuate le soste, invitando le donne a sottoporsi alla visita ‘sulla soglia di casa’. Il team dell’unità mobile sarà composto da un autista, un tecnico radiologo e da un’altra persona”.
Zlatko Komadina ha fatto sapere che “il nuovo veicolo rappresenta una soluzione ottimale e innovativa per i programmi di screening mammografico che la Regione litoraneo-montana, tramite la Casa di salute, ha attivato su tutto il territorio. Le statistiche hanno dimostrato che l’utilizzo delle unità mobili determina un sensibile incremento delle adesioni ai programmi di screening, in quanto porta letteralmente i servizi sanitari sul territorio, semplificando l’accesso alla prestazione sanitaria. Grazie alla sinergia con la Regione istriana, abbiamo acquistato insieme due veicoli di questo tipo, riducendo i costi”.
Il sindaco di Fiume, Marko Filipović, ha ribadito l’importanza di un veicolo del genere, auspicando che al termine del “tour” in Regione potrà essere impiegato anche nei rioni più lontani della Città.
Alla cerimonia erano presenti anche la vicepresidente della Regione, Marina Medarić, la capodipartimento alla sanità, Vesna Čavar e i rappresentati del Centro clinico-ospedaliero di Fiume, della Lega regionale contro i tumori e delle associazioni “Nada” e “Un cuore per lei”.

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