Fiume. Slitta la chiusura di via Adamich, il progetto cozza contro gli scogli

Il progetto dell’Agglomerazione fiumana per il miglioramento del sistema di smaltimento delle acque reflue incontra nuovi ostacoli

0
Fiume. Slitta la chiusura di via Adamich, il progetto cozza contro gli scogli
Slitta ancora la chiusura di via Adamich. Foto: ZELJKO_JERNEIC

È la fase più delicata e più complessa per il solo fatto che si scava in pieno centro dove anche in condizioni di normalità vi sono momenti di criticità nella circolazione. Alla complessità si sommano gli imprevisti che, inevitabilmente, determineranno dei ritardi nella realizzazione. Via Adamich non è stata chiusa a inizio ottobre, com’era stato annunciato (si era trattato del primo slittamento: in prima istanza sarebbe dovuto succedere lo scorso settembre) e non verrà chiusa nemmeno a fine mese. Il tutto causa della situazione riscontrata in Žabica. Sotto l’asfalto, infatti, non c’è il terrapieno con il quale la città, per svilupparsi, è cresciuta conquistando il terreno togliendolo al mare, bensì roccia viva. Sulla roccia, quindi è stata costruita la vicina chiesa dei Cappuccini e davanti a essa si trova un ostacolo molto più duro del previsto sul percorso del collettore in costruzione. Cose che capitano e che erano state messe, comunque, in preventivo. La fase che viene realizzata in questi ultimi mesi riguarda un segmento di soli 200 metri tra la mensa studentesca “Index” in Braida e piazza Žabica. Poca roba, si potrebbe pensare, rispetto ai complessivi 217 chilometri di condutture del progetto dell’Agglomerazione fiumana per il miglioramento del sistema di smaltimento delle acque reflue, finanziato in grande misura dall’Unione europea con mezzi a fondo perduto.

Il coordinatore del Progetto, Alen Miličević, ci ha confermato che la chiusura di via Adamich, prevista entro la fine di questo mese, slitterà, non si sa di quanto: “Le dinamiche dei lavori, a causa del problema incontrato in Žabica, subiscono delle modifiche, ma l’intento è quello di creare quanti meno disagi per i cittadini. La chiusura dipende dalle tempistiche della prima fase, quella che interessa i 200 metri problematici. L’intento è che via Adamich resti chiusa il meno possibile. In altre parole, non la si vuole chiudere prima di potervi lavorare”.
In Žabica, nel frattempo, è stato calato nella fossa allagata dal mare il sarcofago di cemento che rende possibile il pompaggio durante l’esecuzione degli scavi a 4-5 metri di profondità, effettuati con una tecnica nuova dalle nostre parti. Non è la stessa cosa scavare in un terrapieno o nella roccia. Si contava di poter procedere a un ritmo di una decina di metri al giorno, ma quando si tratta di roccia si scende inesorabilmente a 4 metri al giorno.
La chiusura di via Adamich al traffico verrà annunciata in tempo con tutti i dettagli che definiranno la circolazione in centro. Ve ne sono tanti e sarà bene illustrarli nel momento in cui verranno definiti con precisione. Il nuovo regime di circolazione, comunque, resterà in vigore per non meno di un anno dall’inizio della seconda fase. Parallelamente alla posa del collettore, in superficie l’azienda “Hrvatske ceste” provvederà alla ristrutturazione della carreggiata. Ne riparleremo a gennaio.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display