La Croce rossa della Regione litoraneo-montana è composta da una decina di sezioni operanti su tutto il territorio, tra cui si annovera quella della città di Abbazia che copre anche le unità d’autogoverno locale di Laurana, Mattuglie e Draga di Moschiena. Un territorio vasto a cui viene, in ogni suo segmento, data uguale importanza nelle varie attività di supporto e sostegno ai bisognosi, nonché sull’educazione delle giovani generazioni riguardo ai valori fondamentali di questa organizzazione mondiale caritativa, precisamente essere al servizio di ogni singola persona indipendentemente dal credo religioso, politico, dal colore della pelle e dall’appartenenza nazionale.
“Siamo un gruppo compatto di persone, unite nella missione di essere al servizio dei deboli – illustra la responsabile della CR abbaziana, Đana Pahor –. Nella nostra sezione ci sono nove dipendenti di cui cinque esercitano la professione di assistente geriatrico. Nel 2023 abbiamo registrato 317 membri e 73 volontari attivi che hanno offerto 2.825 ore di lavoro. Nel corso degli anni, singoli volontari sono stati premiati da tutte le unità d’autogoverno locale per il loro impegno”.
Assistenti geriatriche
Tante sono le attività, i programmi portati avanti da tutto questo gruppo. “Uno dei programmi di cui siamo fieri si è svolto negli anni passati grazie al supporto delle unità locali e dei fondi europei. Si tratta di offrire un aiuto concreto e adatto alle persone della terza età o disabili che vivono da sole nelle proprie abitazioni, oppure con familiari che, a causa degli impegni, non hanno il tempo di occuparsi costantemente di loro. Tramite queste iniziative sono state assunte delle assistenti geriatriche. Con il termine del progetto, per ora, siamo rimasti a soli cinque, ma in futuro ci saranno altri programmi del genere anch’essi finanziati dal Ministero per le Politiche sociali, dalle unità d’autogoverno locali e in parte da benefattori. Questo progetto porta tanta energia positiva ai fruitori che, seppure anziani e soli, spesso malati, si trovano ad avere una ‘mano amica’ su cui contare e non solo nelle piccole faccende domestiche, bensì anche per chiacchierare o fare una passeggiata”.
Spaccio sociale
Oltre a quest’importante segmento, la CR di Abbazia ha aperto uno spaccio sociale, l’unico di tutte le sezioni regionali. “Anche qui, con il supporto di tutte le unità locali, di numerose aziende, imprese e donatori privati della Liburnia siamo forti nel programma sociale. Ogni trimestre un’ottantina di persone, ovvero 59 nuclei familiari, fruiscono di un pacco di generi alimentari e di prima necessità. In caso di qualche donazione più cospicua questi aiuti sono più frequenti. Abbiamo pure donazioni di legname, di vestiario e altro per le categorie più deboli”. Come Fiume, così Abbazia, Mattuglie, Laurana e Draga di Moschiena, tramite la Croce rossa locale sono il fulcro dell’altruismo tramite le donazioni di sangue. “Siamo la colonna portante, assieme all’attivo dei donatori, di tutte le azioni organizzate sul territorio – afferma Pahor –. Grazie anche al presidente dell’attivo Roberto Zigulić, pluridonatore e attivista da decenni della Croce rossa. Nelle file del nostro esercito ci sono centinaia di donatori, tante sono le famiglie che da generazione a generazioni fanno parte dell’attivo dei donatori. Un’altra componente molto importante fa capo alle donne operate al seno. Con l’aiuto del club fiumano ‘Nada’ si è formato questo gruppo liburnico a cui noi siamo il sostegno principale, come pure organizzatori di varie conferenze sul tema e con consigli utili. Queste donne, che dapprima frequentavano l’associazione fiumana, ora si ritrovano negli spazi messi a disposizione della Croce rossa abbaziana. Nel prossimo mese ci saranno diverse attività legate alla lotta contro il cancro al seno, il cosiddetto ‘mese dei narcisi’ e il gruppo sarà a disposizione nell’organizzare i vari eventi”.
Non bisogna dimenticare nemmeno il segmento dei giovani che diventano spesso, una volta adulti, membri attivi dell’organizzazione. “L’educazione inizia già all’asilo, dove troviamo i bambini molto interessati all’argomento, che spesso ci rallegrano con disegni. Nelle scuole elementari, medie superiori e del ginnasio sono gli insegnanti e i professori che tramite i programmi scolastici intavolano l’argomento. Tra poco ci saranno pure le gare locali di Pronto soccorso in cui parteciperanno due squadre della scuola elementare, precisamente di Mattuglie e due delle scuole medie superiori e del ginnasio. I migliori parteciperanno poi alle competizioni interregionali. E poi il 20 marzo all’azione di donazione di sangue a Mattuglie ci faranno vista gli alunni della scuola elementare locale per conoscere da vicino una delle nostre attività”.
Tutta la sezione è molto impegnata per cui ci sono le collaboratrici Sofija Mikjel che coordina il lavoro dello spaccio sociale e dell’attivo dei donatori, Vanja Močan per l’aiuto nei nuclei familiari, del club 60+ e Ana Filipović per il servizio di ricerca e i lavoro amministrativi. “La nostra missione è semplice, ma appaga soprattutto le persone che donano il proprio tempo al servizio di chi a bisogno di una qualsiasi forma di aiuto o supporto”, conclude Đana Pahor.
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