Sindaci a raccolta a Cherso. Dopo il Covid altri guai in vista

Il presidente della Regione, Zlatko Komadina, incontra i rappresentanti di Città e Comuni. Al centro la prevenzione nell’ambito della sanità pubblica e l’emergenza climatica

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Sindaci a raccolta a Cherso. Dopo il Covid altri guai in vista
L’intervento del sindaco di Cherso, Marin Gregorović. Foto: PGZ.HR

Cherso ospita il terzo incontro tra il presidente della Regione litoraneo-montana e i sindaci di Città e Comuni, una “due giorni” dedicata ai problemi che accomunano un po’ tutti. Il presidente Zlatko Komadina ha inaugurato i lavori sottolineando, tra i primi temi, quello dei programmi di prevenzione nell’ambito della sanità pubblica. Segue il tema della biblioteca digitale in cui si intende raccogliere e digitalizzare vari tipi di pubblicazioni, ma anche immagini e cartine, con riferimenti storici e di altro tipo.

Tra gli argomenti proposti c’è pure quello molto attuale dei cambiamenti climatici e in relazione alle loro potenziali conseguenze si pone l’esigenza di adattarvisi. In quale modo le amministrazioni locali possono affrontare situazioni emergenziali? I rischi variano da una località all’altra e la nostra Regione è una di quelle in cui i potenziali problemi sono di natura diversa, tra litorale, isole e zone montane. L’argomento è stato trattato da Mladen Šćulac, comandante del Vigili del fuoco della Regione. È stato proposto di acquistare autocisterne e veicoli adatti allo spegnimento degli incendi, ma anche in grado di trasportare acqua potabile in caso di siccità. I sindaci hanno accolto tale proposta e la Regione si è impegnata a trovare il modello pr il finanziamento.
Nel suo intervento il sindaco di Cherso, Marin Gregorović ha detto: “Ci ritroviamo per la terza volta, dopo l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia. Si sperava che una volta superata questa fase si sarebbe potuto tornare a respirare a pieni polmoni, ma è arrivata la guerra in Ucraina e quindi la crisi energetica. Siamo nel periodo in cui occorre pianificare il Bilancio di previsione per il 2023, ma ci troviamo tutti davanti a molti interrogativi. Per prima cosa dobbiamo assicurare le risorse necessarie per l’istruzione e la sanità in quanto lo Stato non ne ha messe a disposizione in misura sufficiente per seguire l’aumento dei prezzi”. Komadina ha commentato: “Tra città e comuni siamo in 36, ognuno con i propri problemi e tutti a chiedere sostegno alla Regione. Continueremo ad aiutare, nell’ambito delle nostre possibilità, ma invito tutti a predisporre dei progetti da proporre per i finanziamenti dai fondi dell’Unione europea. Siamo tra le Regioni più sviluppate, assieme a quella istriana, ma siamo costretti a restare fermi per consentire agli altri di raggiungerci”.
Al termine della parte lavorativa i partecipanti all’incontro hanno visitato la Città di Cherso e il laboratorio dell’Associazione Ruta.

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