Assestamento approvato, Filipović convince gli alleati

Discusso in aula l’annoso problema legato alla municipalizzata «Autotrolej», le cui corse ridotte stanno creando parecchi disagi agli utenti del trasporto pubblico. Il direttore Robert Mrvčić resta dov’è

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Assestamento approvato, Filipović convince gli alleati
Il sindaco ha ritirato il punto all’odg relativo alla vendita dei locali commerciali in pieno centro a Fiume. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Bilancio 2024, 186 milioni di entrate e quasi 200 di uscite e differenza da colmare con i mezzi in eccedenza relativi al periodo precedente. Gli introiti tributari in questa prima parte del 2024 sono superiori del 18 per cento, fatto dovuto all’aumento degli stipendi in generale e all’aumento della tassa sul reddito. Ne derivano 16 milioni in più nel Bilancio, o poco meno del 10 p.c. che il sindaco ha proposto di utilizzare in questo e quel modo. Accolti, alla seduta di ieri del Consiglio cittadino, gli emendamenti di PGS, Možemo! e di Davor Štimac, si è arrivati a 17 voti favorevoli contro 12 contrari, numero sufficiente per l’approvazione della manovra di assestamento. Ha superato l’esame anche la proposta della distribuzione delle risorse per lo sport nell’ambito del programma dei bisogni pubblici, tema legato al punto precedente.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

«Autotrolej», il direttore resta dov’è
Destituire Robert Mrvčić e il CdA in blocco! È stata la proposta del gruppo composto da Azione dei giovani, Unione del Quarnero, Maša Magzan e Iva Rinčić. Quest’ultima ha spiegato: “All’Autotrolej ci sono molte cose che non vanno e quello che noi proponiamo è solo un primo passo nella ricerca di soluzioni al problema”. La proposta era stata anticipata anche prima della sessione del Consiglio cittadino. Il punto all’ordine del giorno è stato discusso dopo la pausa per il pranzo, in un’aula semivuota. Tutti hanno riconosciuto l’esistenza dei problemi, visibili a tutti. Mancano i conducenti. L’HDZ ha proposto di dare in concessione a terzi le linee suburbane. Per il resto, il direttore Mrvčić si è rivolto ai consiglieri ripercorrendo le vicende dell’azienda che dirige da un anno. “Non è nulla di personale – ha precisato Rinčić –, perché chiediamo le dimissioni del direttore in quanto responsabile in quel ruolo. Preferiremmo chiedere le dimisisoni del sindaco, ma sappiamo che, purtroppo, non è possibile”. Mrvčić ha annunciato la riorganizzazione del sistema concepito 45 anni fa e che ha bisogno di adeguarsi alla nuova situazione. Nebojša Zelič di Možemo! ha detto di avere fatto delle ricerche: “A Lubiana, per esempio, stanno osservando ciò che succede a Fiume poiché si aspettano, a breve, un’escalation anche nella loro azienda di trasporti pubblici. Non risolviamo nulla se cacciamo il direttore. Non ci sono autisti né in Croazia né in Europa e non vedo delle soluzioni oltre a quelle messe in atto dal direttore”. Infine, Mrvčić ha detto che, in seguito all’aumento degli stipendi e altre misure adottate, si è in procinto di assumere nuovi 11 autisti, mentre ci sono 17 candidati per conseguire la licenza per guidare l’autobus. È successo negli ultimi dieci giorni. Alla fine, la proposta ha ottenuto soltanto 9 voti a favore, i quattro del gruppo consiliare che ha fatto la proposta e l’HDZ. I contrari sono stati 15, 3 gli astenuti, MOST e Štimac.
Con un solo astenuto, il Consiglio cittadino ha approvato la nomina di Goran Gračanin alla direzione della Casa dei giovani (Dom mladih), l’ente cittadino che, tra l’altro, gestisce la strutura a Stara Sušica. Per Gračanin, comunque, è la riconferma. Al concorso la sua è stata l’unica candidatura.

Il direttore della municipalizzata “Autotrolej”, Robert Mrvčić, il quale
ha rischiato ieri di vedersela brutta dopo la richiesta da parte di alcuni consiglieri
cittadini di destituirlo in tronco in virtù della crisi che sta attraversando l’azienda.
Foto: RONI BRMALJ

Argenteria di famiglia: per ora non si vende
“Mi rendo conto che questo argomento abbia innescato un dibattito acceso sia tra i consiglieri che tra i cittadini. Alla base di questa proposta ci sono delle leggi che lo consentono”, ha esordito il sindaco Marko Filipović in merito alla compravendita di locali commerciali di proprietà della città. Prima della sessione di ieri, infatti, diverse forze politiche, spesso alleate del sindaco e dell’SDP, hanno annunciato che avrebbero votato contro l’ipotesi di mettere in vendita degli spazi estremamente attraenti nel cuore della città. “Inoltre – ha aggiunto il sindaco –, facciamo riferimento a una decisione approvata da questo Consiglio nel febbraio del 2022. Allora la situazione finanziaria non era quella che abbiamo oggi e ci portò a ricavarne delle risorse destinate a vari scopi, dalle ristrutturazioni degli asili e all’apertura di nuove sezioni nelle strutture esistenti. Abbiamo trattato finora quattro gruppi di locali potenzialmente vendibili e di questi ne sono stati accolti quattro. Ci sono stati 51 spazi i cui affittuari hanno fatto richiesta per il loro riscatto. In 42 casi i locali sono stati messi in vendita, dei quali 17 sono stati riscattati dai rispettivi affittuari con le carte in regola per 1,44 milioni di euro. Gli imprenditori me lo chiesero e io lo proposi al Consiglio cittadino che ha approvato. Comunque, sono io a subire le critiche. Abbiamo solo risposto alle esigenze di chi svolge delle attività anche da 20-30 anni”.
All’odg di ieri c’erano 10 locali, di cui uno scartato in quanto gli affittuari avrebbero accumulato dei debiti nei confronti della Città. Il sindaco ha ammesso che ci sono degli spazi in pieno centro e intende convocare i capigruppo per fornire ulteriori chiarimenti sulle proposte. “Comunque, ritirerò immediatamente gli spazi che si trovano in Corso. Ci sono consiglieri che votarono a favore due anni fa e che oggi sono decisamente contrari all’ipotesi di rifarlo. Pertanto, togliamo il punto dall’odg e ne riparliamo in seguito. Il mio intento è trovare un equilibrio tra la necessità di creare un clima favorevole alle imprese e il loro legittimo interesse ad acquisirne la proprietà. Comunque, stiamo parlando di un millesimo dei locali di proprietà della Città”.

Uno dei locali cittadini venduti a privati da parte della municipalità.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Sulla linea 7 si viaggia in seconda classe
Il question time è iniziato col tema “Autotrolej”, che di lì a poco sarebbe stato uno dei più interessanti nell’ordine del giorno. Josip Ostrogović, capogruppo HDZ: “Vecchi bus sulla linea 7 tra Vežica e Turkovo, senza aria condizionata. Perché?”. Il direttore Robert Mrvčić ha spiegato: “A causa dei lavori in corso nella zona di Turkovo abbiamo deciso di utilizzare gli autobus che non sono nuovissimi evitando di danneggiare quelli nuovi”.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Scala mobile via Zajc
“Perché le scale non funzionano? Me lo ha chiesto un’anziana signora”, è stata la domanda di Ana Trošelj, PGS, presidente del Consiglio cittadino. “Ci sono delle situazioni in cui, per vari motivi, le scale mobili vengono fermate con un pulsante di emergenza. Per riattivarle è necessario l’intervento di un inserviente e la cosa può durare per un certo tempo. Per quel che ne so, funzionano bene, ma cercherò di informarmi”, ha annunciato il sindaco Filipović. Ci si riferisce alle scale che conducono da Palazzo Modello ai Mercati centrali.

Teatro Fenice, Città e Regione insieme?
Iva Rinčić, indipendente, ha posto la sua domanda con una introduttiva: “Signor sindaco, lei ha il numero di telefono del presidente della Regione Zlatko Komadina? Lo chiedo in quanto quest’ultimo, lo scorso dicembre, aveva espresso la disponibilità a partecipare alle spese per rilevare il Teatro Fenice. Komadina aveva detto all’Assemblea regionale che dalla Città non ci sono state richieste in questo senso. Le serve il numero?”. Filipović ha risposto, dopo alcune battute ciniche a sottolineare l’insuccesso di Iva Rinčić, candidata alla presidenza della Regione alle ultime amministrative: “Acquistare il Teatro Fenice, che è parte oggi di una procedura fallimentare, è la cosa più semplice, ma non lo è la questione dei mezzi necessari per la sua ristrutturazione. Si tratta di cifre ingenti. Per l’acquisto Komadina si era detto disposto a stanziare la metà dell’importo per riscattare l’immobile. Noi abbiamo proposto, tra l’altro, di accendere un credito impegnando la Regione a restituirlo, avendo a disposizione mezzi aggiuntivi derivanti dalla riforma fiscale. Forse c’è un problema di comunicazione”.

Teatro Fenice, un tema sempre caldo.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Inquinamento luminoso
Stipo Karaula, HDZ, ha posto la questione dell’inquinamento luminoso prodotto dai riflettori del campo di calcio intitolato a Robert Komen. Se ne lamenterebbero i residenti: “Intendete prendere dei provvedimenti in questo senso?” Il sindaco: “Ne sono a conoscenza. Lì si allenano tanti bambini e giovani. È una questione di convivenza tra sport e cittadini. Dovremmo sospendere gli allenamenti serali? Chi andrà a spiegarlo ai bambini?”.

Stadio, tutto fermo
“Lo scorso dicembre è stato aperto il discorso riguardante la costruzione dello stadio a Cantrida. Da allora non è successo nulla”, è stato il commento di Robert Salečić dell’Unione del Quarnero. “C’è stata una lettera d’intenti e un progetto presentato all’opinione pubblica. Il Consiglio cittadino aveva approvato le modifiche e integrazioni al Piano generale e quello territoriale. Per la realizzazione è necessario provvedere a diverse modifiche ed è un iter complesso e lungo, tassativamente imposto dalle leggi. Tra le altre cose, è in corso il processo di modifica dei confini del demanio marittimo. È un progetto ambizioso e spero che tutto si possa fare in tempi ragionevolmente brevi. In questo caso abbiamo anche il sostegno del Governo e credo che ci saranno i presupposti per costruire sia lo stadio che gli altri contenuti previsti dal progetto”.

Scavi e… pantegane
“Siamo prossimi alla stagione turistica. Si scava dappertutto e in strada si nota spesso la presenza di ratti. Ci sono delle misure – ha chiesto Davor Štimac –, per affrontare la questione. Sono scene spaventose”. Filipović: “Devo ammettere che non mi sono arrivate segnalazioni di questo tipo. Comunque, il programma di disinfestazione e derattizzazione viene attuato regolarmente. Gli scavi possono avere come conseguenza la risalita in superficie di questi animali. Chiederò di prendere dei provvedimenti prendendo in considerazione le segnalazioni. Gli scavi, come sappiamo, sono inevitabili”.

Lavori in via adamich e in altre parti del centro cittadino.
Foto: RONI BRMALJ

Architetti ignorati
Marin Račić, Centar, ha fatto riferimento, indirettamente, anche al progetto di Cantrida, ma in un contesto più vasto. “Quando arriva un investitore disposto a metterci tanti soldi, qual è la persona, l’architetto o l’urbanista con cui poter parlare in Città? Inoltre, vorrei sapere se vi sia l’intenzione di istituire, come reso possibile dalla legge, un Istituto per la gestione del territorio oppure una commissione specifica come quella abolita dal precedente sindaco nel momento in cui non c’era più l’obbligo di averla”. In questo caso, come ha intuito il sindaco, Račić avrebbe posto la domanda pensando all’investitore “Podravka”, che ha inviato una lettera d’intenti per un progetto negli stabilimenti dell’ex “Istravino” a Vežica: “Sono i proprietari dell’area e hanno richiesto uno studio sulle possibilità di compiere degli interventi nella zona. Sulla questione si esprimerà, ovviamente, il nostro Dipartimento per l’urbanistica e l’assetto del territorio. Ho l’intenzione di istituire un Consiglio per la consulenza nell’ambito della mia funzione di sindaco”.

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