Sarà un Veglione coi fiocchi. Parola del sindaco di Abbazia, Fernando Kirigin e del direttore del Festival Opatija, Ernie Gigante Dešković, definendo così la notte più lunga e più pazza dell’anno quella che segna la fine e l’inizio dell’anno nuovo. Il tradizionale appuntamento di San Silvestro avrà luogo sulla piazza del Mercato con una grande festa in musica “in cui abbiamo ingaggiato solo le forze locali della Liburna”, ha fatto sapere il primo cittadino, specificando che “così si continua la tradizione del Veglione e per quest’anno abbiamo concordato che siano proprio le forze di casa nostra a far divertire i presenti fino alle ore piccole”.
Ernie Gigante Dešković si è soffermato sulla parte tecnica della nottata. “La strada principale rimarrà interdetta al traffico il 31 dicembre dalle ore 18 e fino alle 5 del mattino del giorno dopo per dare modo ai ‘festaioli’ di passeggiare con comodo, di ballare e cantare e brindare all’anno nuovo e infine alle maestranze della municipalizzata ‘Komunalac’ di ripulire l’area in questione a festa conclusa”.
Il programma prevede che il primo a salire sul palco sia il complesso Night express che scalderà l’atmosfera con un mix di brani. Di seguito ci penserà Mauro Staraj con la sua La Banda a portare allegria, mentre si sarà in attesa dello scoccare della mezzanotte e del brindisi del sindaco. Subito dopo sarà lo showman Dražen Turina Šajeta con un gruppo di musicisti ad animare la festa fino alle ore piccole.
“Saranno in tutto oltre venti i musicisti che si alterneranno sul palco nel corso della serata e spero soltanto che la pioggia non rovini questo importante evento musicale per tutti noi, musicisti e pubblico”, ha detto Mauro Staraj.
Šajeta si è soffermato sulla storia del Veglione all’aperto.
“Abbazia è stata la prima città a organizzare un evento per i cittadini in piazza ed io, orgogliosamente, ne faccio parte per il terzo anno consecutivo. Siamo oltremodo fieri che gli organizzatori, la Città di Abbazia e il Festival Opatija, abbiano riconosciuto il valore e la qualità di noi musicisti locali”.
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