Acqua, bollette aumentate. Kirigin: «Misure inevitabili»

Consiglio cittadino di Abbazia, ordinaria amministrazine, question time all'insegna delle buove tariffe del servizio di approvvigionamento idrico

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Acqua, bollette aumentate. Kirigin: «Misure inevitabili»
Il Consiglio cittadino di Abbazia riunito nell’Aula consiliare. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Consiglio cittadino, ordinaria amministrazione. Question time all’insegna dell’acqua, più precisamente delle bollette aumentate. Ad Abbazia sono aumentati i prezzi dei servizi comunali, tra cui quello dell’acqua potabile. Il direttore dell’azienda “Liburnijske vode”, Ervino Mrak, ha risposto su indicazione del sindaco Fernando Kirigin, al “fuoco amico” del consigliere SDP Kristijan Tončić, che ha anticipato quella che sarebbe potuta essere una domanda da parte di altre opzioni politiche. “È aumentato un po’ tutto, dalle materie prime all’energia, dal 25 al 35 per cento. Non ci sono state correzioni dei prezzi per le utenze dal 2011. Ci sono state anche delle correzioni ai salari dei dipendenti, le prime dal 2009. Purtroppo, dobbiamo fare i conti con la mancanza di manodopera. Noi cerchiamo di mantenere un livello elevato del servizio, tra i migliori in Croazia e anche in Europa, con una copertura del 99 per cento. I consumi sono in aumento e non abbiamo avuto problemi con l’approvvigionamento negli ultimi tempi, nemmeno nei periodi di punta nel corso dell’alta stagione turistica. Anzi, dall’Istria sono arrivate da noi le autocisterne per sopperire alle carenze. C’è un progetto d’ampliamento in attesa, circa 600mila kune, che dovrebbe partire”. L’attuazione del progetto è legata a una serie di circostanze, tra cui la mancata adesione dell’azienda “Liburnijske vode” all’idea d’incorporarsi nella fiumana ViK. La Corte costituzionale quest’anno ha emesso una sentenza secondo la quale il sistema d’appovvigionamento idrico abbaziano sarebbe potuto restare indipendente da quello fiumano. Se vi fosse stato l’accorpamento per le utenze dell’Abbaziano i prezzi sarebbero scesi, anche se di poco. In conclusione, a causa dei vari aumenti, tra cui lo smaltimento dei fanghi prodotti dai sistemi di depurazione, da febbraio gli utenti di Abbazia, Draga di Moschiena, Mattuglie e Laurana si sono ritrovati con le bollette maggiorate.

Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Domagoj Tramontana, consigliere indipendente, ha chiesto se la Città ha avuto la possibilità di intervenire per tutelare i cittadini. Tramontana ha indicato l’esempio dell’HEP, l’ente elettroenergetico croato, che il governo ha deciso di sostenere con prestito e ricapitalizzazione. “L’Assemblea dell’azienda ha quattro membri. Per quanto riguarda l’HEP, è stata un’operazione astuta perché l’HEP, in fondo, viene ricapitalizzato con i mezzi dei contribuenti. Il problema di fondo è che il costo del lavoro non ha seguito il trend del costo della vita, che è in costante crescita dal 2009. La manodopera ha iniziato a mancare ed è stato indispensabile intervenire sugli stipendi. Nonostante ciò, continuermo ad avere dei problemi. Come sindaco, non so come avremmo potuto intervenire per evitare gli aumenti”.
Lo stesso Tramontana ha chiesto se a Ica vi fosse in atto una nuova colata di cemento in quanto, come egli avrebbe appreso, a qualcuno sarebbe stato venduto un lotto edificabile. “Ci sarà un nuovo mastodonte, un grattacielo?”, ha chiesto il consigliere. Il sindaco Kirigin ha risposto: “Non ho venduto nulla. Per la vendita di lotti di valore superiore a 902mila kune, occorre l’approvazione del Consiglio cittadino”.
Marko Ćorić, HDZ, ha commentato la questione dell’acqua, che in base alle informazioni in suo possesso sarebbe aumentata anche del 54 per cento. Successivamente, ha posto il problema delle concessioni balneari: “A che punto siamo? Ci sono situazioni irrisolte?”
Prima di rispondere, Kirigin ha insistito sul tema dell’aumento dell’acqua invitando il direttore Mrak a fare le dovute precisazioni. “La parte variabile della boletta è aumentata dell’11 per cento, mentre i costi sono saliti, come ho detto, dal 25 al 35 per cento. Una valutazione come quella che abbiamo sentito non è corretta”. Concessioni? “La Città ha un piano, la Regione lo approva. C’è una legge assurda che premia non il miglior offerente, ma chi si fa avanti per primo e noi siamo riusciti, se non altro, a far partire tutti nello stesso momento. In passato, c’erano coloro che partivano in anticipo”, ha risposto il sindaco.

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