«3. maj», varato il primo pontile per il «Viktor Lenac»

Commessa da 17 milioni, collaborazione tra i due stabilimenti

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«3. maj», varato il primo pontile per il «Viktor Lenac»
Il pontile in mare. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

È stato un evento meno spettacolare rispetto al varo di una grande nave, ma non per questo meno importante. Lo è per il cantiere “3. maj”, più precisamente per la figlia “3. maj Rijeka 1905”, costituita lo scorso anno per poter continuare la produzione senza il peso dei debiti accumulati dalla società madre. Si tratta di un momento importante anche per i vicini del cantiere “Viktor Lenac”. Infatti, negli stabilimenti di Cantrida è stato varato il primo dei due pontili destinati al bacino di carenaggio 11 del “Viktor Lenac”. Il “Dock 11”, fuori servizio da oltre un anno, produce circa un terzo del fatturato. È anche quello più grande dei tre esistenti, e quindi quello in grado di accogliere le unità di dimensioni maggiori. I nuovi pontili galleggianti andranno a sostituire quelli ormai provati dal tempo, un intervento necessario per il rinnovo delle certificazioni. Con la consegna del primo è iniziata la costruzione del secondo. Per completare il primo pontile ci sono voluti dieci mesi. La commessa comprende due pontili galleggianti lunghi 78 metri per 24,38 di larghezza e 7,9 di altezza, una struttura di acciaio di 2.100 tonnellate. Il valore della commessa è di 17 milioni di euro.

Il sostegno del Governo
Il direttore degli stabilimenti di Cantrida, Edi Kučan, riconfermato nella nuova società, è tornato a ringraziare il Governo e il premier per il sostegno: “È determinante per mantenere viva l’industria navalmeccanica, un settore che va mantenuto e sviluppato”. Kučan ha quindi sottolineato il buon rapporto con il “Viktor Lenac”, che nel caso dei due pontili ha provveduto a procurare i materiali necessari che il “3. maj 1905” ha trasformato in elementi indispensabili per il bacino di carenaggio.
La presidenza della Direzione dello stabilimento di Martinšćica ha ribadito l’importanza del “Dock 11” e precisato che l’intera operazione il “Lenac” la sta realizzando con le proprie risorse. Per quanto riguarda i primi sei mesi del 2024, Sandra Uzelac ha detto che vi sono state molte attività, legate principalmente alle unità destinate alla “Jadrolinija”, aggiungendo che è stata rinnovata la collaborazione con la VI flotta della Marina da guerra americana.
Al varo ha assistito anche Oleg Butković, ministro del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture, a sua volta soddisfatto per i passi avanti compiuti dal settore navalmeccanico che considera di vitale importanza per Fiume, per la Regione e per il Paese. “Finora le scelte fatte dal Governo si sono rivelate giuste”. Si è accennato alla commessa 527, la portarinfuse in grado di caricare e scaricare autonomamente, ordinata dalla compagnia canadese “Algoma”. Kučan ha spiegato i motivi del ritardo: “Anche se avevamo provveduto con largo anticipo a ordinarlo, il braccio meccanico ci ha messo un anno in più del previsto per arrivare. Ora dobbiamo completarlo e montarlo sulla nave”.
Nel frattempo, prosegue il programma di ristrutturazione del “3. maj” con la messa in vendita dell’azienda figlia. A metà marzo era stato pubblicato il bando per rilevare il 100 p.c. della società. All’invito hanno risposto sei compagnie europee che hanno espresso interesse. La prossima fase prevede le offerte vincolanti.

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