Portorose. Patrimonio marittimo e di opere artistiche

La curatrice museale Duška Žitko ha raccolto in un catalogo la ricca collezione della «Splošna plovba»

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Portorose. Patrimonio marittimo e di opere artistiche
Franco Juri e Duška Žitko. Foto: Foto Kris Dassena

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, una compagnia di navigazione come la “Splošna Plovba” oltre a essere custode dell’importante patrimonio marittimo del Paese, è un immenso scrigno di opere d’arte. Duška Žitko, curatrice museale per la storia dell’arte presso il Museo del mare “Sergej Mašera” di Pirano ha saputo cogliere lo spessore e la rilevanza della ricca collezione marittima e artistica della società fondata negli anni Cinquanta del secolo scorso, dedicandole un ampio volume intitolato “Sottratto all’oblio”. Frutto di un’appassionata e generosa ricerca durata diversi anni, il catalogo riporta in superficie e mette in risalto il variegato patrimonio materiale della “Splošna plovba”, offrendo al lettore una panoramica completa della pluridecennale raccolta di cimeli che comprende modelli navali, vari oggetti e strumenti nautici, regali aziendali e pure una collezione di quadri e sculture. “Un catalogo a dir poco eccezionale, a cui va attribuito un grande valore, nato dalla sinergia del Museo del mare e della Splošna Plovba, che ha saputo mantenere e preservare tutta questa ricchezza”, ha affermato il direttore dell’Ente museale Franco Juri alla presentazione della pubblicazione tenutasi ieri mattina presso l’ex magazzino del sale “Monfort” di Portorose. “Un’eredità che ha un grande valore e che va tutelata, ma anche presentata al pubblico, in quanto rappresenta parte della nostra storia che ha lasciato il segno nella nostra società”, ha sottolineato nel suo intervento Boris Vidmar, direttore tecnico della società marittima. A dimostrare il forte attaccamento delle persone all’eredità di una delle imprese che fu “una delle colonne portanti dello sviluppo economico del Paese”, come ricorda Juri nell’introduzione del volume, è il nutrito pubblico intervenuto all’evento, tra i quali numerosi ex marinai e le loro famiglie. Uno di essi è stato Jože Utenkar, per anni Capitano di lungo corso, che ha ringraziato l’autrice per il suo prezioso contributo, grazie al quale ha sottratto dall’oblio una pagina di storia nazionale. Intento che la Žitko ha indicato già nel titolo. “Sono personalmente legata a questa collezione, dal momento che vengo da una famiglia di marinai, sono madrina di una nave e già una trentina di anni fa ho curato l’esposizione dei cimeli messi in mostra nella villa di San Marco a Portorose. Da allora nutro un legame molto speciale con quest’eredità che mi ha fatto conoscere molte persone”, ha rilevato la curatrice museale che, con scrupolo e minuzia professionale, ha raccolto la documentazione per dare vita a un volume di quasi 550 pagine, corredate da un cospicuo materiale fotografico. Il fine di questa sua ultima fatica editoriale è anche quello di enfatizzare la rilevanza di questa collezione in un’ottica più ampia che trascenda la nostra regione, in quanto si tratta di un patrimonio di interesse nazionale. “Purtroppo notiamo che lo Stato non ha molta considerazione per il settore marittimo. Oggi la Splošna Plovba non ha più navi e tutto il patrimonio è a repentaglio. È giunto il tempo di preservare almeno ciò che abbiamo costruito e creato in questi sei decenni”, è convinta Duška Žitko che auspica possa venire istituito anche in Istria un museo dedicato a questo comparto, come ad esempio il Museo della cantieristica a Monfalcone.

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