Sigilli alla Casa per anziani Meri

Intervento della Polizia e della Procura. Gli 8 ospiti trasferiti in altre strutture

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Sigilli alla Casa per anziani Meri
La Casa per anziani Meri. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Una brutta storia, da qualsiasi lato la si guardi. Ieri mattina la Polizia e la Procura sono entrate nella Casa per anziani Meri (a gestione privata), a Pola, in Via de Franceschi (in località Veruda Porto), dalla quale gli assistiti sono stati fatti uscire per essere accompagnati altrove. Il perché in un comunicato del Ministero del Lavoro, Previdenza sociale, Famiglia e Politiche sociali.
Come si legge nel comunicato, il 30 novembre gli ispettori del ministero del Lavoro, Previdenza sociale, Famiglia e Politiche sociali hanno effettuato un controllo ispettivo presso l’azienda Vila Poldrugovac, registrata per prestare servizio d’assistenza sociale e ricovero per persone anziane e quelle con invalidità. Alla stessa azienda, con decreto del luglio di quest’anno era stata vietata l’attività, in quanto non ottemperante alle condizioni per la prestazione di servizi in ambito sociale-assistenziale e da qui il controllo. Dal quale è emerso che, nonostante il divieto, l’azienda continuava a fornire detto servizio assistenziale in struttura a otto persone anziane e gravemente ammalate. Di questi 8 assistiti, tre erano immobilizzati e in gravi condizioni di salute. Al momento dell’ispezione era presente unicamente la madre della direttrice dell’azienda, che aveva dichiarato di prendersi cura degli assistiti (pasti, cure, pulizia e igiene). La donna però aveva permesso alle persone autorizzate di prendere visione della documentazione degli assistiti e di quella e si era detta non a conoscenza dei dati personali degli stessi.
Per due assistenti non era stato nemmeno possibile stabilire l’identità, per cui nelle tarde ore pomeridiane del 30 novembre era stata richiesto l’intervento della Polizia e quindi, accompagnati dalle forze dell’ordine si era proceduto con un ulteriore controllo.
Non potendo visionare la documentazione degli assistiti e nella conseguente impossibilità di valutare la qualità e la bontà dell’assistenza prestata, gli addetti ai lavori avevano ritenuto esistere un potenziale pericolo per i diretti interessati, in modo particolare per le tre persone con demenza e immobilizzate. Subitamente al Centro per l’assistenza sociale di Pola era stata inviata la richiesta di trovare un’immediata sistemazione per le persone che alloggiavano alla Meri, viste le condizioni nelle quali si trovavano e il fatto che la struttura forniva assistenza illegalmente a persone anziane e gravemente ammalate. Detto fatto, si potrebbe dire. Il giorno seguente, ovvero ieri, 1.mo dicembre, in collaborazione con il Commissariato e il Centro per l’assistenza sociale di Pola, per gli assistiti della residenza assistenziale operante in chiare condizioni di illegalità, è stata trovata un’altra sistemazione: 6 in altre strutture e 2 in famiglia.

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