«Indovinelli per dita curiose» da scoprire

Alla Biblioteca civica di Capodistria presentata la pubblicazione tattile rivolta a bimbi ciechi e ipovedenti

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«Indovinelli per dita curiose» da scoprire

La consueta pubblicazione della Biblioteca civica “Srečko Vilhar” è stata rivolta quest’anno a un pubblico particolare. Grazie alla collaborazione tra la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università del Litorale, l’Associazione intercomunale ciechi e ipovedenti, l’Istituto penitenziario di Capodistria e la scuola elementare “Pier Paolo Vergerio il Vecchio” è nato il libro tattile “Indovinelli per dita curiose”. Alla presentazione del volume, svoltasi tramite la piattaforma social Facebook, il direttore della Biblioteca, David Runco ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare la popolazione su tale supporto e informare i ciechi e gli ipovedenti dei servizi rivolti loro nelle Biblioteche pubbliche, oltre ad auspicare che la pubblicazione del libro tattile sia soltanto il primo passo verso una realizzazione più completa di assortimenti bibliotecari personalizzati, come la possibilità di prendere in prestito audiolibri e altri strumenti adattati alla categoria dei non vedenti e ipovedenti già offerti dalla Biblioteca dedicata “Minka Skaberna” con la possibilità di ricevere il materiale direttamente a casa. L’impegno della “Vilhar” in tale direzione continuerà anche in futuro. Nel 2021 l’offerta di audiolibri sarà allargata alla possibilità di prendere in prestito audiolibri in sloveno tramite l’app “Audibook”, mentre per il servizio in italiano è a disposizione la Biblioteca digitale italiana in Istria. Nel corso del 2020 è stato rinnovato anche il sito web della Biblioteca in modo da renderlo più intuitivo anche per i non vedenti e gli ipovedenti. Alla stesura dei testi hanno partecipato quindici insegnanti della “Vergerio”, Tina Saražin della “Srečko Vilhar” e gruppi di una decina di detenuti.

David Runco e Marko Mikulin

Ad assicurarsi che il libro fosse realizzato nel rispetto di tutti gli elementi necessari ci hanno pensato Aksinja Kermauner della Facoltà di Scienze della Formazione e Ina Sulič della scuola elementare. La docente universitaria ha ricordato al pubblico virtuale che il bambino vedente ha a disposizione un mondo di letteratura per sé, quello letterario del bambino non vedente, invece, è incomparabilmente più piccolo e a questo va posto rimedio. Nel corso degli anni la Facoltà ha realizzato circa 90 libri tattili, ma soltanto in una o due copie, mentre le 120 copie di “Indovinelli per dita curiose” sono un grande traguardo. I lavori per la realizzazione sono cominciati a settembre, così la Sulič, per concludersi a metà novembre, visto che ogni copia, interamente realizzata a mano, richiede tra le 20 e le 30 ore di impegno. Il libro tattile gioca sui contrasti, rendendolo adatto anche ai bambini ipovedenti. La preside della “Vergerio”, Helena Maglica ha spiegato che il progetto ha riscosso molto interesse creando un’ottima rete di collaborazione tra i partecipanti. Marko Mikulin dell’Associazione intercomunale ciechi e ipovedenti ha colto l’occasione per ringraziare quanti hanno contribuito affinché la Biblioteca si arricchisse in questo modo. “Per anni per noi ci sono stati soltanto gli audiolibri, includere anche gli altri sensi è un’esperienza nuova e stimolante”, ha commentato Mikulin. Un ringraziamento particolare è andato anche alla direttrice Danijela Devčić, alla pedagoga Irena Vujanovič e alla responsabile del servizio pedagogico Mirjana Petrović per l’esemplare efficienza del carcere di Capodistria. Il libro tattile sarà donato alle Associazioni per ciechi e ipovedenti, nonché alle Biblioteche pubbliche. Pochi giorni fa, nell’ambito del progetto di beneficenza “Frigorifero dal cuore caldo”, una copia è andata al Centro d’istruzione, riabilitazione e formazione “CIRIUS” di Aidussina.

Tina Saražin, Ina Sulič ed Helena Maglica

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