Pirano. Per Bartole conferma al vertice della CAN

L’impasse sbloccata dalle dimissioni di Manuela Rojec

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Pirano. Per Bartole conferma al vertice della CAN
Il Consiglio della CAN riunito in Casa Tartini. Foto: KRIS DASSENA

Ci sono volute tre sedute ordinarie e un tiremmolla che sembrava non sarebbe più finito ma, a due mesi dalle elezioni, da Casa Tartini è finalmente arrivata la fumata bianca per i nuovi vertici della CAN di Pirano. I consiglieri hanno riconfermato Andrea Bartole alla carica di presidente, mentre la vicepresidenza è stata affidata ad Aleksandra Rogić. Le nomine sono state approvate all’unanimità, dunque a dare luce verde sono stati anche i consiglieri della lista “Impegno e futuro” che con i propri voti nelle ultime settimane tenevano in scacco l’elezione della dirigenza, visto che secondo Statuto era necessario il sostegno di due terzi del Consiglio, nel caso concreto 8 su 11. A far cambiare le carte in tavola sono state le dimissioni rassegnate dalla loro compagna di lista Manuela Rojec, decisione maturata dopo che la Commissione anti-corruzione ha constatato l’incompatibilità tra la carica di consigliere della CAN e quella di vicesindaco professionista. Situazione che del resto si era già verificata alla fine del 2021, soltanto che allora la Rojec faceva da braccio destro al sindaco per le questioni relative alla CNI, mentre ora ricopre questa carica come rappresentante del partito Movimento Libertà del premier Golob. Da sottolineare anche che nel precedente mandato la Rojec aveva deciso di dimettersi dalla CAN in previsione di una possibile incompatibilità, vista la delibera che era giunta dalla Commissione nel caso del parlamentare della Comunità nazionale ungherese Ferenc Horváth. Stavolta, invece, la Commissione anti-corruzione si è espressa proprio nel caso specifico della Rojec a seguito della richiesta di verifica inoltrata da Bartole, in qualità di presidente ad interim della CAN piranese. Manuela Rojec ha voluto spiegare a porte chiuse i motivi che l’hanno spinta a presentare immediatamente le dimissioni, di cui il Consiglio ha preso atto, con il rammarico espresso dai colleghi di “Impegno e futuro”. “Speravamo che non si ritirasse, considerando che si tratta di un parere e non di una delibera che la Commissione emana, indicando un dato termine entro il quale bisogna rinunciare a una delle due cariche”, ha dichiarato in calce alla seduta Christian Poletti. Il Consiglio ha così deliberato che proseguirà con il suo operato con dieci consiglieri, senza ricorrere a delle elezioni suppletive. “Abbiamo a nostro favore i precedenti che sono successi sia alle CAN di Isola e Capodistria che alla nostra stessa CAN due volte, nei cui casi sono state applicate le norme che riguardano le Comunità locali. Ove il numero dei membri dimissionari non è superiore a un terzo, il Consiglio esistente rimane attivo, quindi non è necessario andare nuovamente alle elezioni”, ha spiegato Bartole. Come aveva già annunciato in precedenza, una delle priorità del mandato sarà quella di mettere mano allo Statuto che presenta diversi “punti lacunosi”, in modo da armonizzarlo e renderlo più fruibile per scongiurare di rimanere impantanati nelle sue pieghe anche in futuro. Nel corso della sessione è stata anche nominata la Commissione dei garanti che nel prossimo quadriennio sarà composta da Aleksandar Spremo, Daniela Ipsa e Irena Argentin Novak, unici candidati in lizza. Nadia Zigante ha sollevato alcune perplessità in merito alla designazione dell’incarico alle ultime due, definendo questa scelta poco etica, poiché appartenenti alla lista di Bartole. A suo dire, il comitato in questione, per i compiti che svolge, dovrebbe essere super partes. Approvati anche i tre rappresentanti piranesi alla CAN costiera. Molto cavallerescamente il presidente aveva proposto un rappresentante per lista ossia Kristjan Knez per “Pirano insieme”, Onelio Bernetič per “Semo de qua” e la Zigante per “Impegno e futuro”. I membri di quest’ultima, nonostante le dimissioni della Rojec che desideravano vedere alla guida del massimo organo politico minoritario in Slovenia, rimangono fermamente convinti che è giunto il tempo di rispettare il principio di rotazione relativamente alla presidenza, dettato dallo Statuto e passare così le redini della Costiera a un piranese. “Mi auguro che i tre rappresentanti di Pirano facciano gli interessi della nostra CAN e si battano per la presidenza, a prescindere da chi potrebbe ricoprire questa carica”, ha rilevato Christian Poletti. Alla domanda in merito alla faccenda, Bartole, invece, non si è sbilanciato: “Sarà una questione da decidere e discutere in sede di CAN costiera, che deve essere ancora nominata e costituirsi”. A questo punto, ricordiamo, manca soltanto la nomina dei tre rappresentanti della CAN di Isola. Dovrebbe, invece, giungere presto a un epilogo la nomina del vicesindaco italiano a Pirano. Alla riunione è stato comunicato che i tre consiglieri comunali italiani, ai quali il sindaco Andrej Korenika aveva lasciato carta bianca, si sono accordati sul nominativo, proponendo Christian Poletti. I consiglieri della CAN, infine, hanno appreso con soddisfazione la notizia relativa ai mezzi destinati al programma culturale per l’anno corrente, stanziati dal Ministero preposto. “Da tantissimi anni si discuteva del fatto che la CAN di Pirano fosse quella che dal dicastero competente ricevesse meno mezzi rispetto alle altre CAN. Finalmente, disponiamo di 67mila euro per il programma culturale che sono ben 10mila euro in più rispetto alla cifra che ottenevamo negli ultimi decenni. La richiesta che avevamo inoltrato comunque prevedeva un programma più ampio, sarà quindi sarà necessario adeguarlo ai mezzi che abbiamo a disposizione”, ha rilevato il presidente Andrea Bartole.

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