Palazzo Tarsia, le chiavi alla CAN costiera

Tra qualche giorno previsto il passaggio di consegne con le «Primorske novice» che hanno traslocato nel rione di Salara

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Palazzo Tarsia, le chiavi alla CAN costiera
L’ingresso di Palazzo Tarsia. Foto: Kris Dassena

In questi giorni via Fronte di liberazione è stata piuttosto animata. La calle del centro storico è stata occupata dagli autocarri nei quali sono stati sistemati numerosi scatoloni di colore blu provenienti da Palazzo Tarsia. Blu come il colore dello splendido portone dello stabile, le cui chiavi saranno cedute nei prossimi giorni alla CAN costiera, divenuta dal primo ottobre nuova proprietaria dell’immobile, che per quasi sei decenni è stato sede del quotidiano regionale “Primorske novice”. La redazione e gli altri impiegati della testata traslocheranno a breve nell’ex edificio amministrativo dell’azienda automobilistica “Cimos” nel rione di Salara. Una delle vie principali del centro storico cambierà così completamente volto. Da distretto dei maggiori mezzi d’informazione regionali diventerà interamente all’insegna dell’italianità. Già sede del Centro regionale radiotelevisivo, della locale Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” e del costituendo Centro multimediale “Istria” dell’Unione Italiana, sotto il tetto dello storico palazzo troveranno spazio pure altri enti minoritari, attualmente dislocati in vari punti della città. Oltre alla massima organizzazione politica della CNI sul territorio con i suoi uffici, compresi quello per il bilinguismo e le attività economiche, opereranno a stretto contatto di gomito la CAN di Capodistria, il Centro culturale e di promozione “Carlo Combi”, l’AIAS – Associazione italiana arte e spettacolo, l’Agenzia giornalistica AIA e l’Associazione dei giovani della CNI. A trasferirsi nell’immobile sarà anche l’Ufficio di rappresentanza del deputato Felice Žiža e non è escluso che in futuro possano aggiungersi pure altri soggetti. Nonostante il mese prossimo gli uffici, divisi in due piani e una mansarda, saranno già sgomberati, non saranno ancora pronti ad accogliere i nuovi inquilini che, secondo le prime previsioni, ne prenderanno possesso non prima di aprile. Sono innanzitutto necessari, infatti, dei lavori di manutenzione, ai quali successivamente seguiranno degli interventi di ristrutturazione “più seri”, come ha spiegato il presidente della CAN costiera Alberto Scheriani. “Quando qualcuno esce da un immobile è chiaro che sono necessari dei lavori di manutenzione anche per dare una rinfrescata agli interni. Al momento quelli prospettati risultano davvero minimi. Dovremo, inoltre, decidere la suddivisione dei vani tra le organizzazioni che vi avranno sede. Ci siamo già fatti dare dal precedente proprietario la planimetria, così che abbiamo la possibilità di dividere gli spazi in modo consono. Ci metteremo un po’ di tempo per eseguire questi interventi, ma cercheremo di traslocare quanto prima anche per evitare di pagare il canone di locazione dove gli enti sono attualmente in affitto. Una volta entrati dovremo anche individuare un architetto che faccia un progetto serio di ristrutturazione e divisione degli spazi, nonché trovare i fondi necessari per l’opera, che credo non saranno pochi essendo un palazzo storico sotto la tutela dei beni culturali. Bisognerà agire con pazienza. Forse sarà possibile svolgere questi lavori senza la necessità di lasciare la struttura per un paio di mesi”, ha rilevato Scheriani. Uno dei motivi che ha del resto spinto i proprietari delle “Primorske Novice”, ossia le società “Svet24”, “Salomon” e “Curator Nova” di proprietà del magnate dei media Martin Odlazek, a mettere in vendita l’immobile a poco più di un milione di euro sono stati proprio i costi non indifferenti di manutenzione ordinaria. “Il settore dell’editoria si trova purtroppo in una situazione che non ci permette, in termini di reddito, di mantenere, curare o rivitalizzare questo palazzo secondo le norme richieste”, ha affermato a nome delle “Primorske novice” il direttore della testata Janez Pavčnik.

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