Madona Granda Tradizionali riti nel santuario sul colle

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Madona Granda Tradizionali riti nel santuario sul colle

STRUGNANO Nei giorni scorsi il Santuario di Santa Maria della Visione si è tradizionalmente ripopolato in occasione della festa dell’Assunta. Nonostante l’evento si sia ridimensionato nel corso degli ultimi anni, svolgendosi solamente a Strugnano, senza più praticare la processione per mare durante la quale da Pirano si riportava nel locale luogo sacro la statua della Madonna, i fedeli continuano a dimostrare l’attaccamento alla tradizione del culto presso il principale santuario mariano in zona. Quest’anno il ritrovo serale della vigilia, martedì 14, è stato guastato dalle bizze del tempo. I devoti sono comunque accorsi numerosi anche dal resto del Paese e da oltreconfine, riempiendo come sempre il sagrato e le due terrazze di prato, dove vengono posizionate le panche. L’ora prima dell’inizio della Santa Messa si sono svolte le confessioni con i sacerdoti e i fedeli raccolti in preghiera sotto le fronde degli alberi. Tanti i punti di vendita dei ceri votivi, con temi di Strugnano. Si è poi riusciti a celebrare all’aperto il rito in onore della Vergine, con la partecipazione del coro femminile “Stella Maris”, ma poco prima dell’arrivo del Mons. Jurij Bizjak, vescovo di Capodistria che da anni guida la liturgia, sulla collina di Strugnano si è abbattuto un acquazzone. Gli organizzatori hanno prontamente spostato il necessario all’interno del piccolo luogo di culto, che ha potuto contenere solamente una limitata parte dei presenti, molti dei quali sono rimasti ad assistere al rito fuori sotto gli ombrelli. La liturgia è stata accompagnata dal coro misto “Santa Lucia”. Come detto, la tradizionale celebrazione dell’Assunta nel Piranese, iniziata nel 1937 e ripresa, dopo quasi sei decenni di pausa, nel 2005, grazie all’impegno del parroco di Pirano, don Zorko Bajc, prevedeva l’arrivo della statua della Madonna di Strugnano nel Duomo di San Giorgio nella giornata dell’antivigilia. Qui veniva venerata e il 14 agosto, dopo l’ultima Santa Messa, i fedeli in processione (solitamente via mare) la riportavano al santuario di Strugnano. L’origine del culto risale all’evento, che sarebbe accaduto nella notte tra il 14 e il 15 agosto del 1512, con protagoniste due guardie del vicino vigneto. I due uomini furono testimoni dell’apparizione – scena raffigurata sulla pala d’altare, opera del pittore Francesco Valerio, risalente al 1520, posta sull’altare maggiore della chiesa locale. Videro dapprima una fiamma, che li condusse proprio nei pressi della chiesetta (allora fatiscente), dove notarono poi una donna vestita di bianco, col capo coperto, che lamentava lo stato pietoso in cui si trovava il luogo sacro a un monaco. La Madonna si rivolse poi alle due guardie, pregandole d’intercedere presso i responsabili acciocché s’intervenisse per ricostruire la struttura. Dopo un mese lo straordinario evento venne reso noto al pubblico e ben presto vi fu la prima processione sul colle. Lo stesso anno il Consiglio municipale approvò il restauro dell’edificio, che iniziò poco dopo, reso possibile anche grazie alle offerte delle migliaia di pellegrini che iniziarono ad affluire per omaggiare la Madonna. La tradizione della serata della vigilia vuole che i fedeli, recandosi in processione verso la croce a ridosso del mare, si riuniscano anche in preghiera in suffragio di marinai e pescatori. Segue la benedizione del mare. I più devoti trascorrono la nottata continuando a venerare Maria. La due giorni celebrativa si è conclusa ieri con le Sante messe celebrate dalle 7 alle 18, in lingua slovena, croata e italiana. Particolarmente sentita è stata la messa in lingua italiana, officiata da don Pietro Giassi di Trieste, consacrato sacerdote soltanto due mesi fa. “È un evento emozionante perché le mie radici sono a Strugnano, lo dice già il mio cognome. La mia vita l’ho passata a Trieste, ma già in passato venivo spesso a trovare i nonni, originari di queste terre. Inoltre, è la prima volta che celebro la messa nel Santuario” – ha detto il neo sacerdote al termine del rito, che ha visto tra l’altro la presenza di diversi appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana, nonché di fedeli giunti anche dall’Italia e dalla Croazia. Gianfranco Giassi, Presidente della Società turistica di Strugnano- ha auspicato il ripristino del pellegrinaggio via mare, sospeso alcuni anni fa per motivi finanziari ed organizzativi e soprattutto per questioni di sicurezza. (jb-red)

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